11 marzo 2020

Lontano

 


Lettera II


Piove sulla sera e sul tuo ritratto.
La farfalla rinchiude la sua allegria.
Dentro il calamaio è rimasta vuota
la penna con cui scrivo. Dorme il gatto.

Io guardo il sale, guardo la mia scarpa,
guardo la sera che diventa fredda.
Non mi appartiene nulla. Si direbbe
che il cielo abbia traslocato per un po’.

Ora che la brezza prega e il mare arde
le ragazze appostate nella sera
si sorrideranno dentro ogni specchio.

Poiché è domenica e nessuno piange,
lancerò nel tempo i miei garofani
senza pensare a dove sei. Lontano.

 

°°°

Carta II

Llueve contra la tarde y tu retrato.
La mariposa enferma su alegría.
Sobre el tintero se quedó vacía

la pluma con que escribo. Duerme el gato.

Miro para la sal, para el zapato,
para la tarde que se pone fría.
Nada me pertenece. Se diría
que el cielo se ha mudado por un rato.

Como la brisa reza y el mar arde,
las muchachas que están bajo la tarde
se sonreirán en todos los espejos.

Como es domingo, como nadie llora,
yo echaré mis claveles en la hora
sin acordarme de que tú eres. lejos.

Carilda Oliver Labra (Matanzas, Cuba, 1922 – 2018), da Antología de la poesía heroica y cósmica de Carilda Oliver Labra https://studylib.es/

°ascoltando Astor Piazzolla – Libertango qui



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