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24 luglio 2022

Confidenze con l’aria

Come stai respirando?
C’è abbastanza luce nel tuo respiro?

 ***

A volte l’amore c’entra poco
con i corpi e pure con le anime,
è una cosa tra te e la luce,
una confidenza con l’aria,
un’intimità con i tuoi passi,
con i segreti del tuo respiro.
Non ti allontani e non ti avvicini
a nessuno, ti scorre un sorriso
silenzioso tra le braccia,
è tua, è solo tua questa grazia.

Franco Arminio, da Una luce più grande, in Studi sull’amore, Einaudi, 2022

°ascoltando  Gabriel Yared – C’est le vent, Betty https://www.youtube.com/watch?v=A9dJWO25VB4


26 giugno 2022

(Infinitamente) ridicoli?

 




– Dai,  andiamo a  fare un giro.
Col macchinone?
– No, dentro una lettera d’amore.
Ma quel poeta lì, quel Pessoa diceva: “Tutte le lettere d’amore sono
ridicole…”
– Vero, ma poi continuava: “Non sarebbero lettere d’amore se non fossero
ridicole… Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene
lettere d’amore ridicole”.
– Mah, se lo dice lui…

***

Fernando e Ophélia

Il poeta portoghese e le sue lettere d’amore
che da vecchio definì ridicole.
Ma noi se siamo qualcosa
è quando scriviamo lunghissime lettere d’amore,
se non siamo in quelle lettere
non siamo in nessun posto,
in nessun libro, in nessun gesto.
Solo le lettere d’amore
ci procurano un cenno di vita,
solo quando aspettiamo una risposta
siamo veramente svegli.
Pessoa come tanti poeti
ha provato a imbrigliare la vita nella scrittura.
Il segreto non è corteggiare l’infinito
con le parole, ma essere corteggiati
dall’infinito, scoprire che ha bisogno di noi
e non sappiamo perché.
L’infinito arriva nelle lettere d’amore,
non conosce altri luoghi per spostarsi.

Franco Arminio, da Una luce più grande, in Studi sull’amore, Einaudi, 2022

°ascoltando Gabriel Yared – To All The Ships At Sea https://www.youtube.com/watch?v=cgqK0ibaeMs


22 agosto 2020

Un attimo di bene

 




Lo so che ognuno è il gigante
delle sue ferite,
ognuno è dentro una lotta
senza fine.
Non c’è riparo al guasto
che ci attende,
non si può diluire la morte,
ma ogni giorno si può avere
un attimo di bene,
si può con umana pazienza
guardare questo mondo
che si scuce.
Se nulla è sicuro
e nulla sembra vero
restiamo vicini,
strofiniamo il buio
per farne luce.

Franco Arminio, da La cura dello sguardo – Nuova farmacia poetica, Bompiani 2020

*ascoltando Wolf Hoffmann – Blues For Elise -  https://www.youtube.com/watch?v=v8QtrY3iIg0


20 agosto 2020

Consigli utili

 


Altri buoni consigli in questo brano tratto dall’ultimo libro di Franco Arminio: già il primo verso ne contiene uno fondamentale, secondo me. Resta imperfetto. Già, perché la perfezione non esiste e incaponirsi a volerla raggiungere fa sicuramente male. Poi, come minimo, subentrano tutti quei disturbi psicosomatici… quelli che il dottore imputa al “troppo stress”. Perché è vero: abbiamo tutti un nostro “troppo stress” da mettere a tacere, da  calmare, da lasciar andare. Cercando, una buona volta, di fare pace con la nostra umana imperfezione.

Anche tutti gli altri consigli sono comunque molto interessanti: tu quale preferisci?

 ***

Consigli per ammalarsi poco

Resta imperfetto.
Non preoccuparti se ti opprimono. Peggio per loro.
Resta pronto a cambiare.
Fatti a pezzi, ma non troppo piccoli, non ti puoi riattaccare.
Tieni conto dei tuoi difetti, non di quelli degli altri.
Cerca di conoscere bene il luogo in cui ti trovi.
Abbaglia, sfavilla senza pensare al risultato.
Bada all’attimo e all’impressione.
Non trattenerti troppo, non farti il nido.
Fai molto sesso, specialmente quando non ti sembra il caso.
Non confidare troppo nella medicina: ci sono malattie che sono pericolose solo quando sai di averle.
Sappi che i poeti sono più forti dei politici e anche dei mafiosi, ma non lo sanno, non sanno che può vivere solo chi ha le zanne di un animale nella carne. Noi siamo quello che ci accade mentre veniamo morsi.
Sappi che si continuerà ancora per un poco con le solite manfrine ma nel complesso è finita, appartieni a una specie stanca, superata.
Puoi essere sicuro che si muore e su quello che accade prima cerca di rimanere incerto.
Conduci la tua esistenza al buio e per conto tuo.
Cerca le tue parole. Chi cerca le sue parole si ammala assai poco.

Franco Arminio, da La cura dello sguardo – Nuova farmacia poetica, Bompiani, 2020

*ascoltando Luminescent (Harpe & Handpan) – Nuages https://www.youtube.com/watch?v=R_MXH2pvPdY


30 gennaio 2020

Il disamore

 


Se l’alchimia dell’amore è incomprensibile,
quella del disamore lo è altrettanto.
Ma è molto meno simpatica.

***

 

Il disamore non è mai reciproco.
Uno dice che l’amore è finito,
l’altro è sempre un po’ stupito.

Franco Arminio, da L’infinito senza farci caso – Poesie d’amore, Bompiani, 2019

***

Bolero

Che vanità immaginare
che posso darti tutto, l’amore e la felicità,
viaggi, musica, giocattoli.
Certo è così:
tutto quel che ho te lo do, certo,
ma tutto quel che ho non ti basta
come a me non basta
tutto il tuo.
Per questo non saremo mai
la coppia perfetta, la cartolina,
se non siamo in grado di accettare
che solo in aritmetica
il due nasce da uno più uno.
Perciò ecco un bigliettino
che dice solo:
Sei sempre stata il mio specchio,
Voglio dire che per vedermi devo guardare te.

E questo frammento:
La lenta macchina del disamore
gli ingranaggi del riflusso
i corpi che abbandonano i cuscini
le lenzuola i baci
e in piedi davanti allo specchio si domandano
ognuno a se stesso
e senza guardarsi
non nudi l’uno per l’altra
io non ti amo,
amore mio.

Julio Cortázar, da Salvo el crepúsculo, 1985

*ascoltando Manu Chao – Je ne t’aime plus https://www.youtube.com/watch?v=Qn6IBCYVQAY


 

20 gennaio 2020

I baci

 


Disegno autografo di  Raymond Peynet, da Codice dei fidanzati, di Achille Campanile, Milano, Federico Elmo Editore, 1958


 

I baci non vengono mai uguali.
I baci sono la prova che i corpi
hanno leggi che non conosciamo.
Le lingue come pietre al sole, come barche,
come animali preistorici,
le lingue come reni, come polmoni,
come organi gemelli.
L’umanità se non ci fossero i baci
sarebbe un ammasso di parole e carne,
un’ombra nella piazza assolata
dei  viventi.

Franco Arminio, da L’infinito senza farci caso – Poesie d’amore, Bompiani, 2019

* ascoltando Lucinda Williams & Elvis Costello Kiss Like Your Kiss https://www.youtube.com/watch?v=WLQDVAY0wE4


18 gennaio 2020

Stiamo luccicando?





La poesia
ci assicura un grado intenso
dell’essere vivi,
ci distrae dalla vita
come intrattenimento,
ci porta alla vita come amoroso
corteggiamento
col tempo che passa.
Si tratta di un’operazione fallimentare,
non c’è poesia senza fallimento,
ma nel fallimento fiammeggia l’amore.
La poesia è l’esercizio migliore
per restare sensuali:
nessun corpo è inerte,
ogni abbraccio porta doni,
ogni sguardo porta lontano.
La poesia e l’amore
sono il nostro cadere più vero
nel mondo:
stiamo luccicando prima di spegnerci.

Franco Arminio, da L’infinito senza farci caso – Poesie d’amore, Bompiani, 2019

°ascoltando Miles Davis – Concierto de Aranjuez  https://www.youtube.com/watch?v=CsWidlDldVk


4 maggio 2019

Anatomia emozionale

 


Che cosa c’è dietro lo sterno

 (che a volte va troppo veloce e a volte quasi non si sente)?

***

C’è un piccolo lupo di pietra
dietro lo sterno,
lo vedi in momenti rarissimi della vita,
e forse quando muori torna in compagnia
perché tutta la carne diventa fredda
e a tutto il mondo hai detto addio,
ma ora quel piccolo lupo
chiede una carezza,
chiede di essere avvistato.
Fuori piove, il cielo è nero,
anche gli altri hanno un piccolo animale
dietro lo sterno.

Franco Arminio, da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

*ascoltando Pearl Jam – In Hiding - https://www.youtube.com/watch?v=kSeZO6UWa6g


27 aprile 2019

Sensazioni incurabili

 


Ci sono “malattie” da cui (per onestà verso noi stessi) 

non sarebbe nemmeno giusto guarire 

(sempre ammesso che fosse possibile).

***

Non mi sono curato
nessuna malattia, sono tutte qui con me
assieme a questa contentezza
che mi visita ogni tanto e poi va via.
Chiamatela poesia.

Franco Arminio, da Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di terra, Chiarelettere, 2017

 

*ascoltando Franco Battiato – La cura 


25 aprile 2019

Rinascite

 

Una rinascita: 

non sai quando, ma può arrivare.

***

Le persone si incontrano
per rinascere.
Nascere
non basta mai a nessuno.

Franco Arminio (Bisaccia, 1960), da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

*

(…) Io,
conosco una piccola triste fata
che abita in un oceano
e suona, dolcemente,
il suo cuore in un flauto magico.
Una piccola triste fata
che muore di notte con un bacio
e rinasce all’alba con un altro bacio.

Forugh Farrokhzad (Teheran, 1935-1967), (ultimi versi di Rinascita) da Un’altra nascita, 1964

*

Specchio

Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.

Salvatore Quasimodo (Modica, 1901-1968), da Acque e terre, 1930

*ascoltando Carole King- Goin’ Back https://www.youtube.com/watch?v=cS3SEvW-0dA


21 aprile 2019

Quando sai che cosa cerchi

 

Quando sai che cosa cerchi sei già a buon punto.

***

Datti alla vita intensa,
cercala,
non fare altri errori,
resta sulla tua strada,
cammina senza muoverti,
resta fermo nei tuoi passi,
il mondo sarà buono
se resti fedele
a ciò che stai cercando.

Franco Arminio, da Resteranno i canti, 2018, Bompiani

*ascoltando Camel – Stationary Traveller https://www.youtube.com/watch?v=acb3wRtzuBE

 

8 aprile 2019

La prima volta

 


 


La prima volta non fu quando ci spogliammo
ma qualche giorno prima,
mentre parlavi sotto un albero.
Sentivo zone lontane del mio corpo
che tornavano a casa.

Franco Arminio (Bisaccia, 1960), da Cedi la strada agli alberi. Poesie d’amore e di terra, Chiarelettere, 2017

*ascoltando Zucchero & Miles Davis – Dune Mosse -  https://www.youtube.com/watch?v=A60xWr-nqv0


22 dicembre 2018

Gioia

 


(Un’altra parola che va vissuta e non pensata)

 

Non pensarla la gioia, sentila,
è una fioritura nella carne,
è il maggio delle ossa,
l’aprile degli occhi.
La gioia non è un fatto,
una cosa, un luogo.
La gioia crea spazio,
scioglie, fa il vuoto.
 
Franco Arminio, da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

 

*ascoltando Niccolò Fabi, Costruire https://www.youtube.com/watch?v=mhH0X7RtZyM


 

9 dicembre 2018

La ricerca dell’oro

 



… di quell’oro che non si vende e non si compra

***

Passo le mie mani
sul tuo corpo
come un archeologo.
L’amore è leggere il sacro
seppellito nei corpi,
è quella cosa che si sgretola,
fa cadere le vernici,
rivela il fondo d’oro,
l’archivio di luce
da cui veniamo.

 Franco Arminio, da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

*ascoltando Neil Young – Heart of Gold  https://www.youtube.com/watch?v=u925g6CgKuw





24 ottobre 2018

Parlare con le nuvole


Non prendertela con me se parlo con le nuvole”.
Henry David Thoreau

Parlare con le nuvole è da tipi strani? Secondo me no (e non lo dico per non essere catapultata nel gruppo dei tipi strani – ammesso che esista, questo gruppo, o ammesso che esista la normalità). Secondo me parlare con le nuvole è un bel modo per chiarirsi le idee. (E le nuvole non rideranno mai di noi).

***

 

Punta sulle nuvole
sugli alberi e su altre cose mute,
non tue, non vicine,
non addestrate a compiacerti,
punta sulla luce, cercala sempre,
infine punta sulla tua follia,
se ce l’hai, se non te l’hanno rubata
da piccolo.

Franco Arminio, da Per tornare assieme nella casa del mondo (manifesto per il nuovo anno), 2017/2018, AnimaMundi Edizioni.

*ascoltando Peter Green –The supernatural https://www.youtube.com/watch?v=YoasUjXBkm8

 

3 giugno 2018

Chi scrive poesie dice che…

 

Esporsi non è facile, è anche pericoloso,
ma in certi casi è necessario

***

(Da Piccolo decalogo trascurabile)


3
Nessuno ha mai finito la poesia.
Ne resta sempre tanta
per gli altri, per chi viene.

5
Per la poesia ci vuole
sogno e ragione, e notte
e vento e ribellione.
6
Le poesie sono tazzine di luce
nel cuore della notte.

10
Il poeta è uno che si espone.
Ai versi bisogna affidare cose
che ancora non abbiamo confidato a nessuno.
Altrimenti si fanno ombrelli, merendine.

Franco Arminio, da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

 

*

Scrivo quando la passione
mi travolge l’anima
e non posso acchiapparla
con le mani.
Essa vuole scappare
correre in turbinii
con il vento.
Allora, con le dita
trasferisco sulla carta
i sentimenti,
le paure, gli amori
le inquietudini,
tutto in bianco e nero,
e torno ad essere
ancora una volta
la più imperterrita
delle statue.
 
Adriana Alarco de Zadra (poetessa peruviana, 1937)

 *


Poesia è
notizie dalla frontiera
della coscienza

Poesia è
il grido che grideremmo
al risveglio in una selva oscura
nel mezzo del cammin
di nostra vita

Poesia è lamina luccicante
dell’immaginazione
deve risplendere
e quasi accecarti

Lawrence Ferlinghetti, da Cosʼè la poesia  –  Sfide per giovani poeti  (titolo originale What Is Poetry?), 2000, traduzione di Stefania Benini, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori

* ascoltando Led Zeppelin – Moby Dick - https://www.youtube.com/watch?v=r9-42mu1D9Y


29 maggio 2018

Pochi calcoli e poche chiacchiere

 

Alcuni consigli che trovo poeticamente umani. Entrambe le poesie sono di Franco Arminio, tratte da Resteranno i canti.

***

 

Consigli semplici

Per prima cosa attenzione al luogo,
un pensiero che viene in un bosco
è diverso da un pensiero che viene in ascensore.
Disertare le chiacchiere quanto più è possibile,
fanno sbiadire l’anima.
Essere entusiasti di se stessi, ogni tanto.
Procurarsi del tempo per visitare i dintorni.
Sentirsi in pericolo
e vivere sapendo che sei in pericolo.
Rivelarsi, sanguinare,
mostrare miserie non visibili a occhio nudo.
Badare alla propria lingua.
Capire che la questione non è farsi spazio
nel mondo, ma sentire lo spazio
lo spirito che c’è in ogni spazio.

*

Sereno
e senza speranza,
esci di casa,
guarda.
Segui la terra,
regala le tue vertebre
ai passanti.
Alla fine dei tuoi giorni
resteranno
le tue imprudenze,
più che gli indugi
resteranno
i canti.

Franco Arminio, da Resteranno i canti, 2018, Bompiani

 

*ascoltando Max Gazzè – Splendere ogni giorno il sole https://www.youtube.com/watch?v=zLurBvISW34



12 gennaio 2018

Cosa sei, cosa non sei, da dove vieni, dove vai, …?

 

Tutte domande troppo difficili, almeno per me (la strada dell’ignoranza di sicuro la sto percorrendo).

***

Per arrivare là,
per arrivare dove voi siete,
andar via da dove non siete
dovete fare una strada nella quale non c’è estasi.
 
Per arrivare a ciò che non sapete
dovete fare una strada che è quella dell’ignoranza.

Per possedere ciò che non possedete
dovete fare la strada della privazione.

Per arrivare a quello che non siete
dovete andare per la strada nella quale non siete.

E quello che non sapete è la sola cosa che sapete
e ciò che avete è ciò che non avete
e dove siete è là dove non siete.

Thomas Stearns Eliot (1888-1965), da Quattro quartetti, (East Coker III), traduzione di F. Donini, Garzanti

 

Io vengo dalla spina dorsale
delle farfalle,
e tu
da dove vieni?
 
Franco Arminio, da Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di terra, Chiarelettere, 2016

*ascoltando Pink Floyd – Any Colour You Like https://www.youtube.com/watch?v=l266jJZnppI




11 gennaio 2018

Scegli un posto dove restare

 

Io nel cassetto della cucina, quello disordinato (ma forse anche nel tronco di una betulla), e tu?

 

Ho un alloggio di fortuna:
il mio corpo.
Ieri sera non sapevo dove sistemarmi:
lo stomaco bruciava,
gli occhi erano spine,
la lingua amara,
nelle ossa
temporali.
Bisogna prendere casa nel mondo,
dare confidenze a un muro,
alla curva di una strada.
Così quando moriamo
muore il corpo
e noi siamo immortali
perché siamo in un rovo,
nella tasca di un cappotto,
nella gamba di un tavolo.

Franco Arminio, da Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di terra, Chiarelettere, 2016

°ascoltando Eric Clapton –Tears in heaven https://www.youtube.com/watch?v=AscPOozwYA8


8 gennaio 2018

Ancora suggerimenti


Ancora alcuni suggerimenti per vivere il tempo che abbiamo…  proprio come se fosse il nostro!

 

 

Guarda.
Sei in un posto qualsiasi
e ti raggiunge un albero,
un muro, un viso.
Il centro del mondo è poco lontano da te,
è nelle vie secondarie, ti aspetta
dove non ti aspetti niente.
Prendi una forchetta in mano
come se fosse un momento solenne,
porta il bicchiere alla bocca
come se fosse un gesto sacro,
sorridi perché ogni sorriso apre
una piega nel muro della vecchiaia.
Fai cose coraggiose,
ti fa ringiovanire.
E poi torna, pensa che sei contento,
fallo sapere ai tuoi errori
che li vedi, li riconosci
e li guardi con clemenza.
Guarda dentro e guarda fuori,
guardare è una culla.

 *

Io dico che si deve partire da un punto qualunque,
per esempio dal fatto che alle nove del mattino
puoi andare in un paese vicino
e sentire quello che dicono al bar
un muratore, un vecchio ammalato, un postino.
Quello che conta è capire che la giornata,
una giornata qualsiasi, è il tuo splendore.
Abbi cura di andare in giro,
non restare fermo come uno straccio
sotto il ferro da stiro.

 
Franco Arminio, da Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di terra, Chiarelettere, 2016

°ascoltando Pink Floyd – Shine On You Crazy Diamond