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3 febbraio 2024

E intanto il tempo passa

 



Il tempo che fa? Va, passa, vola… purtroppo (o per fortuna?).

***

Per distrarsi dal tempo bisogna avere molte occupazioni,
obblighi, scadenze, conti da pagare e rimandare
rimandare l’attuazione, finché tutto finisce
e tutto scade naturalmente inevitabilmente.
Restano fogli di carta spiegazzati, guardati
mille volte e poi buttati. Sembra uno scherzo
ma passano gli anni e accompagnati da questa sensazione
di avere qualcosa da fare, molto importante,
molto urgente, si resta sempre
in un eterno l’altro ieri.

Patrizia Cavalli, da Poesie (1974-1992), Einaudi, 1992

°ascoltando Porcupine Tree – Time Flieshttps://www.youtube.com/watch?v=JTEWlSTQ1RI


10 aprile 2023

Basta

 



Io non sono (mai stata, e mai sarò) perfetta, e tu?

Ma poi, che cosa vuol dire perfett*? Quali sono i canoni di perfezione, esteriori ed interiori? Chi li ha stabiliti, dove, quando, in relazione a cosa?

Quello che so è che cerco di fare del mio meglio per non calpestare gli altri né me stessa né il mondo in cui vivo. E basta. Basta.

***

Se posso perdonare, allora devo
riuscire a perdonare anche me stessa
e smetterla di starmi a giudicare
per come sono o come dovrei essere.
Qui non si tratta di consapevolezza
ma è la superbia che mi tiene stretta
in una stolta morsa che mi danna.
Eccomi infatti qui dannata a chiedermi
che cosa fare per essere perfetta.
Tenersi all’apparenza, forse descrivere
soltanto cose in mutua tenerezza.

Patrizia Cavalli,  da Vita meravigliosa, Einaudi, 2020

°ascoltando  Alanis Morissette – Perfect https://www.youtube.com/watch?v=i9WIM2zZ2nI

 

15 ottobre 2022

Essere (saggi) o non essere (saggi)?

 

Li segui i consigli della tua parte saggia
o non li ascolti nemmeno di sfuggita?

***

 

Sono diventata molto saggia
dico saggezze una dietro l’altra
facilmente molto facilmente
le dico e le dimentico
posso dimenticarle
perché ne ho sempre un’altra.
D’altronde io
non sono mica il tipo che risparmia!

Patrizia Cavalli, da Pigre divinità e pigra sorte, Einaudi, 2006

°ascoltando  Uriah Heep – Wise Manhttps://www.youtube.com/watch?v=QNNg2WbH4io


5 ottobre 2022

De-si-dè-rio (e stelle)

 



Il verbo latino desiderare deriva dal composto di de più sidera (stelle): l’etimologia quindi suggerisce una mancanza di costellazioni.
Quali sono le stelle di cui senti maggiormente la mancanza?

***

Mi sembra di volere, ma che cos’è che voglio?
Desidero che cosa? Non lo so.
È come quando d’estate alzo gli occhi
al cielo sperando di vedere una stella
che cade, o che potrebbe cadere, incerta
dei miei voti mi affido pigra a quell’ambigua
parte di me segreta, separata da me,
da me dimenticata nel mio retrobottega
che forse tiene ancora in sé, se c’è,
la forma originale, lo stampo del piacere
e a voce chiusa dico: si compia ciò che voglio
si avveri il desiderio. Anche se non lo so
non lo conosco, la stella lei lo sa,
perché è lontana.

Patrizia Cavalli, da Amore non mio e neanche tuo, in Pigre divinità e pigra sorte, Einaudi, 2006

°ascoltando Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna – https://www.youtube.com/watch?v=VYRdH8zYMSk&t=12s


23 giugno 2022

Cercando i ponti

 

Cercando i ponti, e soprattutto i bei pensieri.

***

Nascono i bei pensieri sopra i ponti
e sempre ci si ferma sopra i ponti
per contenere quell’atomo di grazia
sospesa in equilibrio
tra gravità di sponde e cieca corsa d’acqua.
Ti darò appuntamento sopra un ponte,
in questa mezza terra di nessuno.

Patrizia Cavalli (Todi, 1947 – Roma, 21 giugno 2022), da Sempre aperto teatro, Einaudi, 1999

°ascoltando Simon & Garfunkel – Bridge Over Troubled Waterhttps://www.youtube.com/watch?v=nvF5imxSaLI


17 giugno 2022

Inesistenze


A ben guardare, la nostra testa  “pensante” è piena di cose che non sono mai esistite (anche se ci sembrava facessero un gran rumore).  Tu quali inesistenze vorresti farti scivolare via?

***

Ormai è sicuro, il mondo non esiste
la sua materia labile che si trasforma
in gioia o dannazione. Quella parete
quella parete, quella strada, quel muro,
quell’occasione infetta che è nella mia testa.
I pensierini. Il tempo.
Mi scivola via l’anima
e io non la trattengo.

Patrizia Cavalli, da Poesie (1974-1992), Einaudi, 1992


°ascoltando John Renbourn – The Lady And The Unicorn (a proposito di inesistenze…) – https://www.youtube.com/watch?v=xFrkrb2GwSI

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30 giugno 2021

Non collassiamo!

 


  (Che ognuno segua la propria strada, il proprio ritmo)

***

Tu mi vorresti come uno dei tuoi gatti
castrati e paralleli: dormono in fila infatti
e fanno i gatti solo di nascosto
quando non li vedi. Ma io non sarò mai
castrata e parallela. Magari me ne vado,
ma tutta di traverso e tutta  intera.

Patrizia Cavalli (Todi, 1947) da Pigre divinità e pigra sorte, Einaudi, 2006

 

°ascoltando Bandabardò – Beppeanna https://www.youtube.com/watch?v=4aSnVhst1YA (e la versione del 2018, Se mi rilasso collasso https://www.youtube.com/watch?v=bTmxLA-MCHk)


 

 

27 maggio 2021

Rassicurante confusione

 

Mantenere il caos per non rischiare di capire tutto chiaramente è una strategia che a volte può sembrare un buon rifugio.

Qual è stata la strategia di “sopravvivenza” più efficace che hai sperimentato?

***

Ma prima di morire
forse potrò capire
la mia incerta condizione.

Forse per non morire
continuo a non capire
sicura in questa chiara confusione.

Patrizia Cavalli, da Vita Meravigliosa, Einaudi, Torino 2020.

°ascoltando King Crimson – Epitaph https://www.youtube.com/watch?v=vXrpFxHfppI

 

16 marzo 2021

“Cantami, o Diva…”



Qual è la musa della tua creatività?

***

 

Dovrò dare una paghetta alla mia musa,
perché non smetta mai di amusarmi.
Se non mi amusa più che scusa trovo
per le mie commediole e pei miei drammi?

Patrizia Cavalli, da In questa chiara confusione, in Vita meravigliosa, Einaudi, 2020

°ascoltando Joe Satriani – Mind Storm https://www.youtube.com/watch?v=sRDY3xHMoKc


 

6 agosto 2020

Le scale, a piedi (e saltellando)

 


 Che dici tu,
cuore,
ce la fai?

***

Al cuore

Al cuore fa bene far le scale
al cuore fa bene far le scale
al cuore
ma se non fa le scale
al cuore
fa bene far l’amore
il cuore
qualcosa deve fare
che altrimenti muore
sì muore sì muore
il cuore…
non può sparire
non può dormire
e va in pensione
non è più cuore…

Lo tieni a pianterreno
l’hai chiuso in un cassetto
l’hai congelato bene
ci hai messo un bel fiocchetto…

Ma al cuore
fa bene far le scale
al cuore
fa bene far le scale
al cuore
ma se non fa le scale
al cuore
fa bene far l’amore
il cuore
qualcosa deve fare
che altrimenti muore
sì muore sì muore
il cuore…

Fallo impazzire
fallo soffrire
non dare retta
a chi ti dice
di andare piano
che vada in fretta
fallo sfrenare
la vita è questa
deve scaldarsi
deve eccitarsi
il cuore è cuore
si ferma e muore
non lo fermare
non lo fermare
il cuore
il cuore
il cuore

 
Patrizia Cavalli, poesia inedita musicata da Diana Tejera, in Patrizia Cavalli – Diana Tejera,  Al cuore fa bene far le scale, Voland, collana Finestre, Roma 2012

*ascoltando Massive Attack – Teardrop  https://www.youtube.com/watch?v=u7K72X4eo_s


27 luglio 2020

Ragionevole?


Quanto sei ragionevole da 1 a ± 10?

***

 

Non sono nata per essere ragionevole. Sono nata per amare, per essere felice, per odiare, per immaginare, per inventare, per capire e anche, di tanto in tanto, per essere ragionevole,
ma non devo essere ragionevole. Essere ragionevole vuol dire adattare i propri pensieri a quel che gli è contrario (…). La lagione pretende la felicità. La ragionevolezza tende al possibile. La felicità non può essere catturata dal possibile. La felicità è l’avvento del miracolo. Il miracolo produce la virtù e la grazia, non viceversa.

Patrizia Cavalli, da Varietà, in Con passi giapponesi, Einaudi, 2019

*ascoltando  Danny Cudd – To the Mirage https://www.youtube.com/watch?v=V60EvIqedvw


2 luglio 2020

Ti ascolta

 

Immagina che il vento ti venga ad ascoltare: sì, proprio ad ascoltare te.
Che cosa gli diresti?
(Che poi  anche quando il vento sembra non esserci, forse ci ascolta lo stesso)

***

 

Ma per favore con leggerezza
raccontami ogni cosa
anche la tua tristezza

Patrizia Cavalli, da Poesie. 1974-1992, Einaudi, 1992

*ascoltando  Axel Rudi Pell – Emotional Echoes https://www.youtube.com/watch?v=KcXz4_bb1zE


3 gennaio 2020

Se li (ri)conosci, li eviti

 


Riconoscere in qualcosa o in qualcuno il profilo di un “gattoevolpe": fidarsi oppure no (del proprio intuito)? E tu? Li (ri)conosci i tuoi “gattoevolpe”?

 

Non affidarti alla mia immaginazione,
non ti fidare, io non ti conservo,
non ti metto da parte per l’inverno…
io ti apro e ti mangio in un boccone.

Patrizia Cavalli, da Le mie poesie non cambieranno il mondo – Poesie (1974-1992), Einaudi

°ascoltando Edoardo Bennato – Il gatto e la volpe https://www.youtube.com/watch?v=YoBuv7HR-Fw


1 ottobre 2019

Muoviamoci!

 

Se le cose intorno a noi non si muovono, muoviamoci noi intorno a loro.
(Ballando, per esempio)

***

 

Ah smetti sedia di esser cosi sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono. Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch’io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.

Patrizia Cavalli (Todi, 1947), da L’io singolare proprio mio (Einaudi, 1999)

°ascoltando (per ballare) Surfaris – Wipe out https://www.youtube.com/watch?v=p13yZAjhU0M


25 settembre 2019

Che albero saresti?

 

Se tu fossi un albero, che albero saresti?
(Io sono nella foto qui sopra, un autoscatto con molto vento).

***

Com’era dolce ieri immaginarmi albero!
Mi ero quasi in un punto radicata
e lì crescevo in lentezza sovrana.
Io ricevevo brezza e tramontana,
carezze o scuotimenti, che importava?
Non ero io a me stessa gioia né tormento,
io non potevo togliermi al mio centro,
io senza decisioni o movimento,
se mi muovevo era per il vento.

Patrizia Cavalli, da Sempre aperto teatro, Einaudi, 1999

*ascoltando Tom Waits – Last Leaf  - https://www.youtube.com/watch?time_continue=17&v=c-uEjO9zfbc

 

29 maggio 2019

Il filo tirato

 


Bisogna sempre fare attenzione a non impigliarsi da qualche parte.

***

Il destino figurato

Poco fa me ne stavo rannicchiata
dentro un mezzo sogno coscienzioso
quando mi è apparso il mio destino figurato,
non visibile al presente o nel futuro
ma sicura proprietà del mio passato:
qualcosa che era lì con me al mio inizio
e che mi equipaggiava, come una maglia nuova,
bella compatta, che poi, non si sa quando,
s’è disfatta. Sì, avevo il mio destino
e si è sciupato. Ma a quale duro ferro
mi si è impigliato il filo? Ecco, lo vedo
che se lo tira via mentre io incosciente
senza girarmi mai per liberarlo
per distrazione mia continuo sempre
a muovermi in avanti, avanti non davvero
che ero in un cerchio dove però molto
mi muovevo con la mia maglia ormai
tutta un groviglio. O dio, o dio,
dunque è così, più avanzo e più mi spoglio!
Avrei dovuto far la balia al mio destino,
tenermelo vicino, buono, al caldo,
ma quel feroce gancio che mi ha strappato
il filo, cosa sarà quel gancio
scostumato per cui ora striscio nuda
dietro al tempo? Ah che stupida idea
questo destino! Rinuncio al suo corredo,
non lo voglio, sarò comunque nuda
quando verrà il momento. Ma come
mi presento, come faccio
con questo assurdo malloppetto sfatto!

Patrizia Cavalli, da Datura, Einaudi, Torino, 2013

 

*ascoltando Stealers Wheel – Stuck In The Middle With Youhttps://www.youtube.com/watch?v=ofs_GyQXJ9k


29 aprile 2019

Nascosti sotto il tempo


Quanto tempo ti è caduto addosso? 

Eppure tu ci sei ancora,  sotto i frammenti.

***

Addosso al viso mi cadono le notti
e anche i giorni mi cadono sul viso.
Io li vedo come si accavallano
formando geografie disordinate:
il loro peso non è sempre uguale,
a volte cadono dall’alto e fanno buche,
altre volte si appoggiano soltanto
lasciando un ricordo un po’ in penombra.
Geometra perito io li misuro
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
Ma veramente aspetto
in segretezza di distrarmi
nella confusione perdere i calcoli,
uscire di prigione
ricevere la grazia di una nuova faccia.

Patrizia Cavalli, da Il cielo, in Patrizia Cavalli, Poesie (1974-1992), Einaudi, Torino, 1992

*ascoltando Pink Floyd – The Great Gig In The Sky https://www.youtube.com/watch?v=iw8wlede_fk

 



16 maggio 2018

“Il resto è per i pazzi”

 


“Man and Woman”, scultura mobile d’acciaio realizzata dall’artista georgiana Tamara Kvesitadze. Installata sulla costa di Batumi, in Georgia.


Inutile parlare, presupporre o ragionare d’amore. 

La semplicità dei fatti a volte stupisce.

***

È tutto così semplice, sì, era così semplice,
è tale l’evidenza che quasi non ci credo.
A questo serve il corpo: mi tocchi o non mi tocchi,
mi abbracci o mi allontani. Il resto è per i pazzi.

 
Patrizia Cavalli, da Pigre divinità e pigra sorte (2006)

*

Per riposarmi
mi pettino i capelli,
chi ha fatto ha fatto
e chi non ha fatto farà.

Dietro la bottiglia
i baffi della gatta,
le referenze
le darò domani.

Ora mi specchio
e mi metto il cappello,
aspetto visite aspetto
il suono del campanello.

Occhi bruni belli e addormentati…

Ma d’amore
non voglio parlare,
l’amore lo voglio
solamente fare.

Patrizia Cavalli, da Le mie poesie non cambieranno il mondo, 1974

°ascoltando Ben E. King – Stand by Me - https://www.youtube.com/watch?v=esKuC6iXhvs


14 aprile 2018

Nessuno se ne accorge

 

Un rumore inascoltato

 

 

Una media di quattrocentottanta
miliardi di battiti al minuto.
E non ci metto gli animali
che non so contarli. E lascio stare gli anni,
e lascio stare i giorni e anche le ore.
Quattrocentottanta miliardi
di battiti mi bastano. Messi insieme
fanno un gran rumore, un rumore
infernale e nessuno se ne accorge.

 
Patrizia Cavalli, da Datura

*ascoltando Oasis – Stop Crying Your Heart Out https://www.youtube.com/watch?v=dhZUsNJ-LQU



30 marzo 2018

Andiamo a dormire

 

Scrivi i sogni che vuoi fare e metti il foglio sotto al cuscino. Vediamo se funziona.

***

Cosí schiava. Che roba!
Cosí barbaramente schiava. E dai!
Cosí ridicolmente schiava. Ma insomma!
Che cosa sono io?
Meccanica, legata, ubbidiente,
in schiavitú biologica e credente. Basta,
scivolo nel sonno, qui comincia
il mio libero arbitrio, qui tocca a me
decidere che cosa mi accadrà,
come sarò, quali parole dire
nel sogno che mi assegno.

Patrizia Cavalli, da Datura, Einaudi

*ascoltando Funkadelic – Maggot Brain
https://www.youtube.com/watch?v=elCC5JKmh54