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28 dicembre 2024

Come stranieri

 

Ill. di Hannah Arnesen, da Stardust, 2023 (nell'edizione italiana da Orecchio Acerbo, 2024)

Qual è il tuo modo di stare al mondo?

***

Nevicano gli anni
la schiena trascina bauli
di fiocchi di neve
eppure ogni giornata
è un capolavoro in sé compiuto
e tace. Molte cose la poesia
ignora di me. Molte cose
io ignoro della poesia.
Come stranieri venuti
da luoghi lontani
reciprocamente ci stupiamo
dei nostri modi di stare al mondo.

Chandra Candiani, da Pane del bosco, Einaudi, 2023, p.61

 

°ascoltando Sparklehorse – Blue - https://www.youtube.com/watch?v=EdNrIH_QkXM

25 settembre 2024

C'è tempo e tempo (da perdere)

 


Non so tenere il tempo. In musica, intendo: lo perdo, batto le mani per conto mio, con risultati comici. E invece l'altro tempo?  quello degli orologi? Di quello ne abbiamo perso tutti quanti, credo, nella nostra vita: da qualche parte, in qualche età, in qualche attesa. Pensa se ci tornasse tutto indietro...

***


 

Che faresti?

 

se potessimo riavere il tempo

perso ti chiedevo

ma tu tacevi

mentre io calcolavo i decenni

(più le ore per scrivere i miei versi)

 

©irene.marchi.2024

        

         °ascoltando Yann Tiersen - Le valse des vieux os https://www.youtube.com/watch?v=xtUl2nhmQis


24 settembre 2024

Autunnando

 

Foto di Irina Cucoveica da   storie_daltrove_

Nelle “Correzioni e aggiunte al vocabolario degli accademici della Crusca” del 1869, compare la voce autunnare: passare, godere l’autunno. Quindi… stai autunnando bene?

***

autunnando

 

ma tu lo senti nel vento il rosso

profumato delle mele di settembre?

È dolce come un bacio rubato

per amore e più intenso – quasi –

del retrogusto grigio della tua paura

 

lo senti ancora nel vento,

leggero un soffio di bellezza?

 

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

          (https://www.instagram.com/lapoesianonsimangia/)


°ascoltando Van Morrison – Autumn Golden Day https://www.youtube.com/watch?v=73PrxdAfZ2A&t=156s


3 febbraio 2024

E intanto il tempo passa

 



Il tempo che fa? Va, passa, vola… purtroppo (o per fortuna?).

***

Per distrarsi dal tempo bisogna avere molte occupazioni,
obblighi, scadenze, conti da pagare e rimandare
rimandare l’attuazione, finché tutto finisce
e tutto scade naturalmente inevitabilmente.
Restano fogli di carta spiegazzati, guardati
mille volte e poi buttati. Sembra uno scherzo
ma passano gli anni e accompagnati da questa sensazione
di avere qualcosa da fare, molto importante,
molto urgente, si resta sempre
in un eterno l’altro ieri.

Patrizia Cavalli, da Poesie (1974-1992), Einaudi, 1992

°ascoltando Porcupine Tree – Time Flieshttps://www.youtube.com/watch?v=JTEWlSTQ1RI


21 gennaio 2024

Età percepita

 



Tu quanti anni ti senti?
(Rispondi senza ascoltare i messaggi che ti invia la  schiena… )

***

Diciassette

indecisa come davanti alla vetrina
dei dolci, mi chiedo
devo provare a dimenticare
o continuare a ricordarla,
la mia vera età? Forse conviene
ricordarla: se dico di avere
i diciassette anni che mi sento,
potrei anche esser presa per matta.
E ti giuro, ho diciassette anni,
però del tutto matta non lo sono

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine editoriali, 2023

°ascoltando Max Gazzè – Buon Compleannohttps://www.youtube.com/watch?v=IctSIsCuNlY

 

27 ottobre 2023

Oggetti smarriti

 


(Mi spaventano – anche – i programmi a lungo breve termine)

***

Anche tu?

ho smarrito il coraggio
di pensare a dopodomani
ché già questo pomeriggio
mi pare un programma azzardato
eppure – e questo è buffo –
ho cassetti pieni di cose che
chissà un giorno potranno servire
 
forse, allora, il coraggio
per il tempo a venire,
se cerco bene e ancora
cerco, magari lo ritrovo 
 

©IreneMarchi2023

°ascoltando The Beatles – Here comes the sunhttps://www.youtube.com/watch?v=fKLV8GCrveQ&t=3s

 

15 settembre 2023

Sta per cominciare

 



Sta per cominciare un nuovo autunno:
ai piedi di quale albero vorresti sederti,
per ascoltare le parole delle foglie?

***

Un autunno come quello

Dammi un autunno come quello
degli alberi cedui, mia vita.
Il tremolio glorioso e tintinnante
di una luce superstite e infinita,
di esistere ancora la voglia,
il sogno di essere il sole che fa ogni foglia
prima della caduta.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da Poesie 1983-2015, Mondadori

°ascoltando Simon & Garfunkel – “Leaves That Are Green” – https://www.youtube.com/watch?v=WwOgXWOX-iE


28 agosto 2023

Un nome per ogni istante

 

Il diario degli istanti scriviamolo adesso,
adesso,
adesso…

Fuori

Fuori ormai non vado più,
ci sono, fuori. A metà strada tra la palma
e il fico. Sotto la mezza
luna, sette ore ancora alla rugiada.
Gocce sulla piombaggine.

Come si chiama ogni ora
della notte, come si chiama ogni minuto
dell’ora? Se i giorni hanno nomi,
perché non i minuti?

Ogni istante della nostra vita
dovrebbe avere un nome
che non assomigli al nostro,
che ci dimentichi. Ogni secondo
una cifra su un registro
di battiti di ciglia, sussurrio
origliato, versi di poesia
inframmezzati ai giornali,
sussurrio di brina e di neve,
la più lenta poesia
della durata.

Tutto a formare un cerchio,
tondo come un quadrato,
ogni cosa per sempre
sposata a se stessa.

Cees Nooteboom, da Luce ovunque, Einaudi, traduzione di Fulvio Ferrari

°ascoltando Explosions in the Sky – Remember me as a time of day
https://www.youtube.com/watch?v=DGGYl4kMuPs&t=5s


15 luglio 2023

Dal punto più alto del cielo

 



Una poesia per chi non c’è più, per chi abbiamo perso nel tempo, o anche per un angelo.

***

Punti di luce

Basta un respiro nel silenzio e tutto il tempo sussulta
come la notte quando si allontana
cantando più addentro

Ho messo da parte per te lampi inutili
argenteria fatta di misure incerte
l’implacabile superficie inclinata
botole e cordame

Dal punto più alto del cielo a cinquantasei milioni di chilometri
un giorno mi dirai
“è dall’era glaciale che non eravamo più così vicini”

José Tolentino Mendonça, da Estranei alla Terra, traduzione di Teresa Bartolomei, in “Poesia”, n. 20, anno IV, luglio/agosto 2023, Crocetti Editore

°ascoltando Penguin Cafe Orchestra – Air à Danser –  https://www.youtube.com/watch?v=mFlKxfhMYls

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29 dicembre 2022

Niente che sia d’oro…

 


Niente che sia d'oro resta.

Nothing Gold Can Stay

Nature’s first green is gold,
Her hardest hue to hold.
Her early leaf’s a flower;
But only so an hour.
Then leaf subsides to leaf.
So Eden sank to grief,
So dawn goes down to day.
Nothing gold can stay.

 

(1923)

***

Niente che sia d’oro resta

In Natura il primo verde è dorato,
e subito svanisce.
Il primo germoglio è un fiore
che dura solo un’ora.
Poi a foglia segue foglia.
Come l’Eden affondò nel dolore
Così oggi affonda l’Aurora.
Niente che sia d’oro resta.

Robert Frost (San Francisco, 1874-1963), traduzione riportata dal film  “I ragazzi della 56ᵃ strada” (“The Outsiders” https://www.youtube.com/watch?v=cOwPaC3ZaQQ&t=79s) di Frnacis Ford Coppola, 1983

°ascoltando Stevie Wonder – Stay Gold https://www.youtube.com/watch?v=0lRH6h2xH0w
 


19 novembre 2022

Ti riconosci?

 


Ti riconosci quando guardi una vecchia fotografia che ti ritrae?
E ti ricordi  come ti sentivi in quel periodo?

***

 

L’uomo che rideva

La prima impressione. Una stampa perfetta:
carta Kodak originale, colori vivaci,
esatti l’angolo visuale e la luminosità.
Non c’è dubbio, riconosco me stesso
nella persona raffigurata. Nondimeno
la tenebra che stabilmente alberga negli occhi
è venuta color marrone, il turbine della bocca
è rimasto circoscritto in due labbra rosse, quei
capelli ben pettinati in nessun modo
riflettono il disordine nella mia testa
e questo volto in permanenza sorridente
– come posso dire? – mentisce spudoratamente,
cari amici miei.

Sotirios Pastakas,  (Larissa, 1954), da L’apprendimento del respiro, traduzione di Crescenzio Sangiglio

°ascoltando  Jim Capaldi – Old Photographs https://www.youtube.com/watch?v=ArnPSjYu1kQ


19 maggio 2022

In bianco e nero

 


Certi ricordi.

Luminosi sempre.

 

Vecchia fotografia (1940 circa)

Dietro di te il mare muore, in bianco e nero.
Di spalle alle onde,
catturi la luce
di un lento tramonto,
negli ultimi giorni d’estate.
Sorridi e ci guardi intensamente:
irradi giovinezza. Di più: l’allegria,
la felice pienezza di quell’istante
scolpito nella luce, come il tuo corpo.
Sappiamo che verranno, che sempre arrivano
il tempo e la sua schiera di disgrazie.
Eppure quella luce, quello sguardo.
Sulla fragile carta
quell’adesso è già sempre.

César Rodríguez De Sepúlveda, da Luz del instante, Ommpress Bookcrafts, 2020; traduzione di Emanuela Breda

***

Vieja fotografía (circa 1940)

Tras de ti muere el mar, en blanco y negro.
De espaldas a las olas,
acaparas la luz
de un lento atardecer,
en los últimos días del verano.
Sonríes y nos miras fijamente:
irradias juventud. Más: la alegría,
la feliz plenitud de aquel instante
esculpido en la luz, como tu cuerpo.
Sabemos que vendrán, que vienen siempre
el tiempo y su cohorte de desgracias.
Sin embargo, esa luz, esa mirada.
Sobre el frágil papel
ese ahora es ya siempre.

César Rodríguez De Sepúlveda, da Luz del instante, Ommpress Bookcrafts, 2020; traduzione di Emanuela Breda

°ascoltando Al Di Meola – “Yesterday” –https://www.youtube.com/watch?v=14TqOqhcd-k


8 maggio 2022

Non dimenticare di…

 


… capovolgere la clessidra.

 

La clessidra è una capriola,
con la testa nelle mani, amica,
capovolgi questa bolla
di vetro e altra sabbia
sui nostri giorni acrobati
scivoli segreta.

Filippo Strumia (Roma, 1962), da Pozzanghere, Einaudi, 2011

°ascoltando Yann Tiersen – Sur le fil (violino) https://www.youtube.com/watch?v=gKqHjFtX7iE


11 aprile 2022

Nessuna paura


                        ciliegioinfiorepg

(Tutto continuerà)

 

Quando

Quando il mio corpo marcirà e io sarò morta
Continueranno il giardino, il cielo e il mare,
E come oggi ugualmente balleranno
Le quattro stagioni alla mia porta.
Altri in aprile passeranno nel frutteto
In cui tante volte sono passata,
Ci saranno lunghi ponenti sopra il mare,
Altri ameranno le cose che io ho amato.
Sarà lo stesso splendore, la stessa festa,
Sarà lo stesso giardino alla mia porta,
E i capelli dorati della foresta,
Come se io non fossi morta.

Sophia de Mello Breyner Andresen (Porto, 1919 – Lisbona, 2004), da Il giardino di Sophia (testo tratto da Giorno del Mare, 1947), Il ramo e la foglia Edizioni

***

Quando

Quando o meu corpo apodrecer e eu for morta
Continuará o jardim, o céu e o mar,
E como hoje igualmente hão-de bailar
As quatro estações à minha porta.
Outros em Abril passarão no pomar
Em que eu tantas vezes passei,
Haverá longos poentes sobre o mar,
Outros amarão as coisas que eu amei.
Será o mesmo brilho, a mesma festa,
Será o mesmo jardim à minha porta,
E os cabelos doirados da floresta,
Como se eu não estivesse morta.



°ascoltando Carlos Paredes – Nas Asas da Saudade
https://www.youtube.com/watch?v=bj9XCJiYdo0


1 aprile 2022

(Tempo di) dimettersi?


                                         

Da che cosa vorresti dimetterti?
(Da quanto tempo ci stai pensando? Comunque vada, non è mai tempo perso)

 

Dimissione dall’essere nel tempo

Mi dimetto dall’ortodossia del tempo
dall’infilata dei giorni
dalla trama e dall’ordito delle ore
dall’assioma del tendere verso la fine
però non so come si fa
allora mi impazzisco per volontà
faccio come quella vecchia di Torino
ballo in strada e cammino all’indietro
maledico i gatti e le sette vite
salto sul filo da stendere
spreco il cibo di notte
di giorno, non so, rimango confusa

Alessandra Racca, da Consigli di volo per bipedi pesanti, Neo edizioni, 2016


° ascoltando Donovan – Lost Time https://www.youtube.com/watch?v=I3-JxzWPI48


31 dicembre 2021

Buone stelle!

 


Oggi solo una parola:

auguri!

***

 

Anno vecchio, anno nuovo

preferisco le stelle,
ma non le vedo
tra gli artificiali
fuochi

come un gatto
mi spavento del rumore
e di questi comandati balli
vestiti da sera,
travestiti da allegria.

Perché festeggiamo in una notte
quello che detestiamo ogni giorno?
Il tempo che passa
lo vorrei celebrare
potendo dire che nel cielo
vedo solo
soltanto le stelle

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015

 

♥ ascoltando The Fifth Dimension – Aquarius – Let The Sunshine In https://www.youtube.com/watch?v=vbCH5lnZ6sA


5 novembre 2021

Un passo alla volta

 

Pezzettino dopo pezzettino il nero comincia a schiarirsi e potrebbe addirittura arrivare un po’ d’azzurro. Un passo alla volta.

***

 

Raccolta differenziata

Si prende una cosa che fa soffrire
la si mette sul tavolo
tutta intera,
la si bagna con qualche lacrima,
la si impasta,
si prova a dividerla in tante parti,
più grandi
più piccole
così come viene.
Un bel pezzo lo si butta nel cestino dell’umido.
Un altro lo si nasconde in una valigia.
Un altro lo si mette nello scatolone dei ricordi.
Un altro lo si imbusta e si rispedisce al mittente.
E così via.
L’ultimo pezzo
è una sofferenza più piccola,
si può portarla con sé.

Vasco Mirandola, da 100 Poesie in gioco per so/stare poeticamente nel mondo, Campi magnetici, 2020

° scoltando Pink Floyd (David Gilmour) – Sorrow (live) – https://www.youtube.com/watch?v=q3ATfbYXqpc

 

1 novembre 2021

Novembre

 


La scansione del tempo in piccoli segmenti ci aiuta forse a non avere troppa paura pensando a quello che verrà? E che cosa ci porterà novembre? E se qualcosa porterà, per quanto tempo resterà con noi? Se lo chiede anche il poeta:

 

Ti ha portata novembre. Quanti mesi
dell’anno durerà la dolceamara
vicenda di due sguardi, di due voci?
Se io avessi una leggenda tutta scritta
direi che questo tempo che ci sfiora
ci appartiene da sempre. Ma non sono
che un uomo tra mille e centomila
ma non sei
che una donna portata da novembre
e un mese dona e un altro ci saccheggia.
Sei una donna
che oggi tiene un naufrago impaziente
dimmi tu
sei scoglio
o continente?

Luciano Erba (Milano, 1922-2010), da Il nastro di Moebius, Mondadori, 1980

 

∞ ascoltando Mark Eliyahu – Always Now  https://www.youtube.com/watch?v=0TULOuRCF0M




2 settembre 2021

Che colore?

 

Che colore ha il tuo tempo, oggi?

Qual è il colore del tempo?
Ognuno guarda in segreto la propria tavolozza
Se il giallo è un giovedì
Perché il bianco s’impossessa del domani?
Ci sono giorni sposati al grigio
Sono immortali
Altri sono infedeli
Passano dal rosso al blu
Attraversano cieli e mari
Poi cantano da mattina a sera
Sono sole e silenzio
Qual è il colore del silenzio?
Quello dell’anima sicura
Del corpo danzante nel giardino fatato
Perché dare agli istanti un colore?
Per evitare la solitudine il pozzo secco e profondo
La notte bianca e le stelle cadenti
Come fiori dimenticati in un vaso
Lasciato sulla soglia di una casa abbandonata.

Tahar Ben Jelloun (Fès, Marocco, 1944), da Dolore e luce del mondo, La nave di Teseo, 2021

° ascoltando (e immaginando di dedicarla al tempo che resta) Ben Harper and The Innocent Criminals – In The Colors https://www.youtube.com/watch?v=BmwpzyLI74U