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1 marzo 2019

Sempre dubbi

 


Non so… non so… non so? Non so! Non so, non so… non so…:
il ritmo delle notti insonni.

***

L’oscurità

Non so dove vanno questi giorni miei
né dove mi portano queste notti.
Non so.

Non so il perché di questa fitta bruma
su tutte le attese,
né il perché del negletto disordine
su tutte le fatiche,
e nemmeno il perché dell’oblio mesto,
su quel che si è amato.

Nebbia.
Chi mi dirà stanotte cosa sono
i volti, le cose e i ricordi dei giorni passati?
E dove vanno questi giorni miei
E perché s’inebria il tenebroso cuore mio?
Dove? Perché?

Ivo Andrić (1892, Dolac, Bosnia-Erzegovina/1975, Belgrado, Serbia), da Poesie scelte, Le Lettere, 2000, a cura di S. Šmitran

°ascoltando John Mayall and The Bluesbreakers- Mists Of Time https://www.youtube.com/watch?v=kmyoDqbitUc

 

21 aprile 2018

Trovarli è difficile (i parcheggi, e i perché dati in risposta. I secondi nemmeno a pagamento)

 


Da bambini chiediamo insistentemente il perché di ogni cosa. Poi smettiamo di farlo: probabilmente capiamo che non esistono risposte certe (e talvolta nemmeno incerte). Oggi, per esempio, vorrei chiedere un altro perché? ma so già che non avrò mai una risposta e quindi… non lo chiedo.

***

L’oscurità

Non so dove vanno questi giorni miei
né dove mi portano queste notti.
Non so.

Non so il perché di questa fitta bruma
su tutte le attese,
né il perché del negletto disordine
su tutte le fatiche,
e nemmeno il perché dell’oblio mesto,
su quel che si è amato.

Nebbia.
Chi mi dirà stanotte cosa sono
i volti, le cose e i ricordi dei giorni passati?
E dove vanno questi giorni miei
E perché s’inebria il tenebroso cuore mio?
Dove? Perché?

Ivo Andrić, da Poesie scelte (Le Lettere, 2000), a cura di S. Šmitran

*

Perché

Ha bisogno di qualche ristoro
il mio buio cuore disperso

Negli incastri fangosi dei sassi
come un’erba di questa contrada
vuole tremare piano alla luce

Ma io non sono
nella fionda del tempo
che la scaglia dei sassi tarlati
dell’improvvisa strada
di guerra

Da quando
ha guardato nel viso
immortale del mondo
questo pazzo ha voluto sapere
cadendo nel labirinto
del suo cuore crucciato

Si è appiattito
come una rotaia
il mio cuore in ascoltazione
ma si scopriva a seguire
come una scia
una scomparsa navigazione

Guardo l’orizzonte
che si vaiola di crateri

Il mio cuore vuole illuminarsi
come questa notte
almeno di zampilli di razzi

Reggo il mio cuore
che s’incaverna
e schianta e rintrona
come un proiettile
nella pianura
ma non mi lascia
neanche un segno di volo

Il mio povero cuore
sbigottito
di non sapere.

Carsia Giulia 1916

Giuseppe Ungaretti, da L’allegria – Il porto sepolto

°ascoltando  Looking For An Answer [Live from the Hollywood Bowl 2017] – Linkin Park https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=labrkIEGxyA


Ipotesi di percorso

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