È quasi primavera, io dipingo
già fuori sul terrazzo, tra odori
di mari lontani e queste vicine
piante di odori. La salvia la menta
il basilico e i sedani dipingo
su tele bianche con pochi colori.
Il verde perché son verdi le piante,
e bianco il bianco nulla della tela,
e il rosso dei tramonti su la vela
del cielo che apre un teatro vero
a questi miei pensieri. Io dipingo
la sera quando i tormenti più vivi
accendono il cielo e bruciano il cuore,
e all’alba quando già nulla è la vita.

Beppe Salvia (Potenza, 1954-1985), da Cuore (cieli celesti), 1988

ascoltando  Donovan – Hurdy Gurdy Man, perché a primavera, più che mai, viene voglia di sentir cantare d’amore (è una cosa da matti cantare d’amore in un mondo così? forse sì, ma è comunque necessario) https://www.youtube.com/watch?v=CHxfOZH8cew