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11 marzo 2025

T di tempo

 


 (Quel tempo che continua a scorrere)

***

La pepita

 

Vorrei mordere il tempo come il pane.

Trovare resistenza, lasciare il segno dei denti.

Inghiottirne l'essenza, sentire il nutrimento

che dolcemente invade il sangue.

 

Ma il tempo scorre, invisibile fiume.

Mi fruscia intorno. A portata di mano

mi passa un pesce-favola, una pepita d'oro

già risucchiata dai vortici.

 

Maria Luisa Spaziani, da Tutte le poesie, Mondadori, 2002

°ascoltando The Alan Parsons Project - Time - https://www.youtube.com/watch?v=zhRzORqNa0E

 

 


10 marzo 2025

Ho visto un drago

 

Ho visto un drago, volevo fotografarlo,

 ma è uscito improvvisamente dall'inquadratura

***

 Vi sono giornate di vento

di fine marzo, di nuvole a strisce:

così allineate sembrano costole

di dinosauri che i cacciatori di fossili

trovano nei sabbioni del Sud Dakota,

ma i miei sauri affondano nell'azzurro

a un nuovo vento, scompaiono un'altra volta.

 

Luciano Erba, da Poesie. 1951-2001, Mondadori, 2002

 

°ascoltandoVasco Rossi - Dannate nuvole - https://www.youtube.com/watch?v=2-jYScNwyLo


4 marzo 2025

Chissà se il tipo in foto...


Chissà se il tipino in foto legge anche le poesie

***

Eccoci qui ancora una volta
seduti di fronte al pubblico della poesia
che è seduto di fronte a noi minaccioso
ci guarda e aspetta la poesia

in verità il pubblico della poesia non è minaccioso
forse non è neanche tutto seduto
forse c’è anche qualcuno in piedi
perché sono venuti così entusiasti e numerosi

o forse ci sono un po’ di sedie vuote
ma quelli che sono venuti sono i migliori
hanno fatto questo grande sforzo proprio per noi
perché poi mai dovrebbero minacciarci

il pubblico della poesia non minaccia proprio nessuno
è invece mite generoso attento
prudente interessato devoto
ingordo imaginifico un po’ inibito

pieno di buone intenzioni di falsi problemi
di cattive abitudini di pessime frequentazioni
di mamme aggressive di desideri irrealizzabili
di dubbie letture e di slanci profondi

non è assolutamente cretino non
è sordo indifferente malvagio non è
insensibile prevenuto senza scrupoli non è vile
opportunista pronto a vendersi al primo venuto

non è un pubblico tranquillo benpensante credulone
senza troppe pretese
che se ne lava le mani
e giudica frettolosamente

è invece un pubblico che persegue degusta apprezza
lento da scaldare ma che poi rende
come direbbe Pimenta
e soprattutto è un pubblico che ama

il pubblico della poesia è infinito vario inafferrabile
come le onde dell’oceano profondo
il pubblico della poesia è bello aitante avido temerario
guarda davanti a se impavido e intransigente

mi vede qui che gli leggo questa roba
e la prende per poesia
perché questo è il nostro patto segreto
e la cosa ci sta bene a tutti e due

come sempre io non ho niente da dirgli
come sempre il pubblico della poesia lo sa benissimo
ma se lo dice tra sè e sè e non a alta voce
non solo perché è cortese volonteroso bendisposto

e in fondo anche cauto ottimista trattabile
ma soprattutto perché ama
ama di un amore profondo sincero irresistibile
di un amore tenace esclusivo lacerante

chi
ama il pubblico della poesia
fingete di chiedere anche se lo sapete benissimo
ma state al gioco perché siete svegli e simpatici

il pubblico della poesia non ama mica me
questo lo sanno tutti lui ama qualcun altro
di cui io non sono che uno dei tanti valletti
diciamo messaggeri se proprio vogliamo farci belli

il pubblico della poesia ama lei
lei e
solo lei e
sempre lei

lei che è sempre così imprevedibile
lei che è sempre così impraticabile
lei che è sempre così imprendibile
lei che è sempre così implacabile

lei che attraversa sempre col rosso
lei che è contro l’ordine delle cose
lei che è sempre in ritardo
lei che non prende mai niente sul serio

lei che fa chiasso tutta la notte
lei che non rispetta mai niente
lei che litiga spesso e volentieri
lei che è sempre senza soldi

lei che parla quando bisogna tacere
e tace quando bisogna parlare
lei che fa tutto quello che non bisogna fare
e non fa tutto quello che bisogna fare

lei che si trova sempre così simpatica
lei che ama il casino per il casino
lei che si arrampica sugli specchi
lei che adora la fuga in avanti

lei che ha un nome finto
lei che è dolce come una ciambella
e feroce come un labirinto
lei che è la cosa più bella che ci sia

il pubblico della poesia ama lei
chi
bravi lei la poesia
e come potrebbe il pubblico della poesia non amarla

perché ama la poesia vi chiederete
forse perché la poesia fa bene
cambia il mondo
diverte

salva l’anima
mette in forma
illumina rilassa
apre orizzonti

chissà ognuno di voi ha certamente i suoi buoni motivi
se no non sarebbe qua
ma meglio non essere troppo curiosi dei fatti degli altri
se si vuole evitare che gli altri ficchino il naso nei nostri

sia dunque lode al pubblico della poesia
lode al suo giusto nobile grande amore per la poesia
nel cui riflesso noi pallidi e umili messaggeri
viviamo grati e benedicenti

lui tace e si alza
un foglio cade giù dal tavolo
lui s’inchina agli applausi
lei raccoglie il foglio e lo legge

SEGRETISSIMO
DA NON RIVELARE
ASSOLUTAMENTE MAI
AL PUBBLICO DELLA POESIA

il pubblico della poesia ama la poesia
perché vuole essere amato vuole essere amato
perché si ama profondamente e vuole essere rassicurato
del suo profondo amore per se stesso

per sua fortuna il pubblico della poesia
crede solo di ascoltare la poesia
perché se la ascoltasse veramente capirebbe
la disperata impossibilità e inutilità del suo amore

e si prenderebbe a schiaffi dalla mattina alla sera
brucerebbe tutti i libri sulle piazze
si butterebbe in un canale
o finirebbe i suoi tristi giorni in un convento

CONCLUSIONE
LA POESIA FA MALE
MA PER NOSTRA FORTUNA
NESSUNO CI VORRÀ CREDERE MAI

Nanni Balestrini, da Il pubblico del labirinto-Quarto libro della signorina Richmond 1985 - 1989, Libri Scheiwiller, 1992

°ascoltando Yasmin Williams · Kaki King · Darian Donovan - Harvest - Thomashttps://www.youtube.com/watch?v=VXm_QsklrWQ

2 marzo 2025

A bassa voce

 (In un mondo ideale)

*** 

Bisogna 

parlare

a bassa voce

 

c'è sempre

una metà

del pianeta

che dorme 

 

Tonino Milite (Tirana, 1942-2015), da  Meteora. Poesie scelte 1988-2008, Mondadori, 2015

 

°ascoltando Steve Smith&Vital Information - In A Low Voicehttps://www.youtube.com/watch?v=CybfFErJSqI

26 febbraio 2025

Qualcosa da (ri)ascoltare




A casa di mia nonna c’era un piccolo carillon a manovella (suonava la melodia de Il dottor Živago, di Maurice Jarre); da bambina sarei rimasta a guardarlo (e ad ascoltarlo) per ore: mi ipnotizzavano le  lamelle che si muovevano al passaggio delle puntine e il progressivo rallentare della musica. L’ho tenuto con me per molti anni, poi l’ho regalato, ma spero che ogni tanto suoni ancora.

***

 


little music box

 

piccolo carillon senza ballerina

e senza quel francese un po’ retrò

- troppo nostalgica soffitta -

meglio questa della-musica-scatolina

ma in fondo che c’importa del tuo nome?

dimmi invece se c’è un millimicrospazio

lì da te, per nascondersi qualche ora

o anche decenni

 

i.m.2025

 

°ascoltando Dave Swarbrick - Lift The Lid And Listen · https://www.youtube.com/watch?v=aUHoR2EqXoY

20 febbraio 2025

A di ascolto (o S di silenzio)

 


Hai mai la sensazione, quando parli con qualcuno, di avere pochi secondi a disposizione prima che l’attenzione dell’interlocutore si disperda? Così parli in fretta, ometti l’ottanta per cento di quello che volevi dire, e alla fine ti senti inascoltat*?

***

 

intrecciare silenzi

 

la cura – forse  al non ascolto

è intrecciare silenzi

attorno ai pensieri,

più di parole serve l’approdo

a un dolore che morde

soltanto un rifugio attento

inutili le facili soluzioni

puro silenzio che dice ti ascolto

 

©irene.marchi.2025

 

°ascoltando Sam Amidon - Relief - https://www.youtube.com/watch?v=tVUG5GAZ-W8

19 febbraio 2025

Cose più o meno semplici/difficili da imparare

 

                             Imparare a:

- giocare a scacchi 

- accordare la chitarra 

- lavorare a maglia 

- riconoscere i pericoli silenziosi

- riconoscere i pericoli 

- ... 

- ...

***

Quello che posso insegnare

 

Intanto impara le cose semplici
non come ieri che hai attraversato
la strada senza guardare
per la paura poi ti ho abbracciato
gridando

hai spiegato che non si sentiva
il suono di nessun motore

intanto impara due cose semplici

le auto di domani saranno sempre più silenziose
e non è detto che chi ti sta aspettando
sia sempre qualcuno che ti vuole bene

 

Francesco Tomada (Udine 1966), da Portarsi avanti con gli addii, Raffaelli Editore, 2014

 

        °ascoltando Yann Tiersen – Childhood https://www.youtube.com/watch?    v=rOvcoY10xMg


13 febbraio 2025

Se si potesse scegliere

 


 (Il mese del Carnevale mi mette sempre un po' di tristezza)

***

 

tipo il gatto rosso

 

perseguitata dall’ipocondria

di mia madre, non mi curo troppo

dei miei mali tiro a (s)campare

veloce e senza disturbare spero

sarà il mio inevitabile momento

tipo il vecchio gatto rosso:

un martedì

non s’è fatto mai vedere

e il mercoledì

l’abbiamo trovato

           addormentato  senza vita

i.m. 2025

 

°ascoltando Supertramp – Dead’s Man Blues - https://www.youtube.com/watch?v=HEvifCQp8hI

24 gennaio 2025

Una poesia

 

Ill. tratta da Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei, di Grant Snider, Feltrinelli

 

Poesia, poesia... perché sei tu poesia? e soprattutto: che cosa sei tu, poesia?

***

Una poesia

 

Al posto del pensiero ha parole

e qualche volta persino cose,

ma di un’altra razza se un romanzo

srotola 300 pagine da una specie di mulinello,

un filo con un peso in corsa verso il fondo,

fossero anche trecento metri,

 

lei invece riposa, nel dormiveglia

segue una fila di formiche

che portano, per una fessura,

cibo nella tana  e aspetta le cicale

che tacciono appena piove

e subito escono col loro canto

                                              appena c’è il sole.

 

Ermanno Krumm, da Animali e uomini, Einaudi, 2003

 

°ascoltando Jon Lord – Pavane ://www.youtube.com/watch?v=xl7cIDRvPak