Poesie da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015 (di questa prima raccolta ho deciso di lasciare qui ➡ https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:eu:947b1639-1dd0-4747-968d-bb1efd7def1b, una nuova versione liberamente scaricabile, con pochi e lievissimi cambiamenti rispetto alla versione del 2015).
Chi sei?
Mi chiedi chi sono,
qual è la mia posizione:
io sono la crepa sul muro
il cuscino macchiato
la tazza bella, scheggiata.
Come te
sono solo imperfezione.Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
Noi
Abitiamo lʼintercapedine buia
tra domande e non risposte
il fiato breve
che scivola tra un grido
e il canto
la linea fredda tra bianco e fango,
quel tempo tra il bene e il male
che si curva con i giorni.
Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
Malesseri
Sono allergica
alle finzioni,
ai sorrisi che ti pestano i piedi,
ai cerimoniali di ogni mondo
scritti dagli uomini
spacciati per divini.
Sono allergica
alle frasi fatte,
a chi ti parla e non ti ascolta,
alle gerarchie di ogni mondo
scritte dagli uomini
spacciate per naturali.
Sono allergica,
sto sempre male.
Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
Design e mine
Scegliamo bene
i nostri interruttori della luce:
lucidi, satinati, fintolegno
e la forma sia in linea con lʼarredo.
Scegliere bene è importante
che scelgano bene lʼappoggio
dei loro passi
quei bambini,
mentre attraversano quel campo.
«Sì, sì, ma che mi dici delle finiture delle tende?».
Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
Sulle strisce, almeno
Vorrei che tutti ci fermassimo
per un istante
più intenso di un aperitivo
più vero di un cenno del capo
almeno il tempo di scambiarci lo sguardo
o di farci attraversare sulle strisce
invece di travolgerci
pensieri e corpi,
costantemente.
Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
La nausea
So di fabbriche
che sputano borse con il certificato
so di fabbriche di schiavi:
valgono meno di poche lettere
incise sopra a un bottone.
So che si indaga la contraffazione
ma so che nulla ci importa
di prigionieri dentro a un capannone:
«Capirai, una borsa val bene una vita!».
Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
Senza cattiveria
Vorrei che piovessimo parole
come a marzo:
non per rovina
ma per lenire,
ché già nei petali si vedono i graffi
dellʼaria ruvida.
Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale Editore, 2015
***
Poesie da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
il punto esatto
fermati lì, alla giusta distanza
dalla paura dal vuoto dai tuoi
desideri e nel punto esatto
fermati in cui ti riconosci
dove puoi piangere e urlare
io qui adesso sono proprio ioIrene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
io così, e tu?
vorrei ripartire a piedi nudi
e spettinata nel mio esistereuna corsa sulla sabbia un sole
lentissimo a Est e nessun cancello
a far barriera tra cielo e terraIrene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
controvento
mi stringo ai rami
di questa pianta, ai colori
che respirano anche di notte
e alle radici
che promettono futuromi stringo a questa pianta,
non ne conosco il nome
ma so che ha trovato il suo postomi stringo alla sua pace
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, novembre 2023
l’amplificatore
ho un maledetto amplificatore
di emozioni e di brutti scherzi:
il volume delle paure
arriva a dieci
all’improvviso, quando – suvvia! –
normalmente deve stare a cinque.
La mia scheda non conosce normalmente
che mi consigli, faccio riparare o butto?Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
poesia intervallo (tra una ricerca e l’altra)
cerco la definizione di posto giusto
la cerco in ogni dove
dove può essere il posto giusto
se non ne esiste definizione?Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
non ho avuto il tempo
non ho neppure avuto il tempo
di salutare le mie vecchie paure
che già le nuove fanno e disfano,
giostra feroce tutto gira e gira
il mondo non smette d’impazzire
non smette il mondo di scherzare
col fuoco del male. Non ho avuto
il tempo di salutare – feroce
giostra – una persona sulla strada:
mi salutava con la mano. Chi era?Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
a che cosa servono?
ci sono giorni – ne senti la voce
nel sonno – che si muovono opachi
in disequilibrio sul non tempo
desolati come i pendii d’erba
lungo l’autostrada, e a che servono
– ti chiedi – questi giorni di un verde
secco e muto e impietoso,
il verde disperanza
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
distaccandomi
conpiùdistacco mi dicono tutti
prendi le cose conpiùdistacco
– ma che brutta parola,
che ci fa in una poesia? –
con più distacco, quindi,
farsi scivolo di ogni accadimento
e poi di ogni mancata gentilezza
di ogni imbroglio e incomprensione
di ogni gesto di questo nostro
insensato mondo narciso
…
cameriere, per favore,
mi porti un conpiùdistacco analcolico
(senza oliva e senza cannuccia)Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
la sfera di cristallo
la sfera di cristallo – ebbene sì –
mi sta prendendo in giro predice
eventi senza logici agganci
alla realtà confonde numeri
e colori, con forza la getterei
a terra – in mille pezzi taglienti –
ma poi no, mi trattengo, non vorrei
che si avverasse soltanto questo:
un chiaro improvviso frantumarsi
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
al semaforo
al semaforo rosso posso pensare
guardare le nuvole
– non troppo a lungo, lo so –
e poi guardarmi negli occhi
del retrovisore – che brutte occhiaie ho
arrivano da lontano da cinquant’anni fa –
al semaforo rosso vorrei non pensare
soltanto guardare quel gatto, lui
chissà chissà dove va…Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
poi
nasciamo tutti innocenti
per questo, poi, la terra ci accoglieràcosì, quando (poi) non ci sarò
cercami laggiù tra quegli alberi
nelle parole che si scambiano le foglie:
se qualcosa di me resterà, andrà lì a respirare
e, quelle, saranno le mie parole più belleIrene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023
***
Poesie da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Dimmi come stai
dimmi come stai,
nelle giunture dei pensieri
nelle ossa della memoria
e nel respiro di un giorno
dopo un giorno e ancoradimmi come stai
nel tempo che è della sera
mentre di nuovo ti domandi
quando comincia la tua vita
quella veraIrene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Rassicurazione
avere la testa tra le nuvole
mi ha salvato tante, tante volte
dal cadere male nella realtà
mi ha insegnato a respirare,
a parlare e ora riconosco
chi ha fili leggeri di nuvola
tra i capelli. A chi riderella
o ci dà per spacciati dico – seria –
su, state tranquilli, a modo nostro
sappiamo camminare sulla terra
perché siamo in mezzo alla nebbia, sì,
ma ci vediamo benissimoIrene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Obsolescenza
smettono di funzionare
Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022
le cose fanno a turno
− oggi questo, domani quello −
e così il nostro corpo
i tentativi e i piccoli
fantascenari futuri
smettono di funzionare
si esauriscono soccombono
− oggi questo, domani quello −
ieri ad esempio si è rotto
il forno, l’equilibrio
e un altro pezzetto di cuore
Tracce nascoste
aspetta
ascolta bene,
siamo come un vinile
sembriamo finiti – senza più voce –
e invece siamo solcati, tutti,
da una traccia nascosta – profonda –servono solo pazienza e voglia
di aspettarci
di ascoltarci
fino in fondo al nostro silenzioperciò ora non togliere quel disco
Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022
Time has told me***
il tempo mi ha detto
che anche il sole, di notte, ha paura
e in un solo rimpianto affondiamo
giù – e più giù – che in un mare di pianto– e poi – il tempo mi ha detto
che il coraggio s’impara cadendo
mentre le rose con tante, troppe spine
insegnano – forse – a non sanguinareIrene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022
*** Il titolo è “rubato” alla canzone Time Has Told Me di Nick Drake
Assertività sfumata
Ti senti innaturale anche tu
appena uscita dal parrucchiere
mentre spettini quella testa nuova?
Che poi di ben nuovo non c’è nulla
sei sempre tu, la te stessa di prima,
oltre quello svaporio più brillantee infatti ancora una volta
hai risposto sì, sì
– ma volevi dire no –
quando ti hanno chiesto sorridendo
allora, ti piacciono così?Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Avvertenze
Tra le pagine dell’ultimo libro
che ho letto, vagava l’idea
birbante e ottimista che sempre
ogni cosa sia legata al filo
rosso del proprio senso. Certi libri
son pericolosi, ché poi magari
qualcuno ci crede. Sulla fascetta
dovrebbero avvertire: vietato
ai sensibili alle illusioni.Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Il nome delle cose
Se vola una piuma e il petalo
sfuggito alla sua rosa
anche tu volerai
volerò anch’io:
dopo tanto tempo ho capito
quale nome dare al peso
buio
in fondo alla memoria.Dare il nome a ogni cosa
è la prima lezione di volo.Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Invisibile
Ho sempre scelto ombrelli grigiazzurri:
se mi mimetizzo, pensavo, la pioggia
mi parlerà come parla al suo cielo
e forse potremmo essere amiche.
L’invisibilità è un abito
che ti veste dentro, così le emozioni
sono addomesticate, ma il corpo
– è una legge fisica – riflette comunque
la luce. Mi chiedi se alla fine
ho ingannato la pioggia… ti risponderò,
però vòltati, io sono da questa parte!Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022
Divieto di affissione
Divieto di affissione,
queste tre parole voglio tatuarmi
sul polso così da essere, oggi,
inattaccabile da giustissime
e sagge decisioni o da nuovi
pensieri illuminati. Ci sono
momenti in cui Lasciarsi Vivere
è l’unico evento e luogo
in cui è possibile ritrovarsi.Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta, 2022
Pioverà?
sono stanca
di aggiustare ombrelli coprirmi
i capelli ragionare i passi
per salvare due scarpe e correre
volendo invece andare piano
sono stanca di scrutare il cielo
limando movimenti e pensieri
sono stanca
sai che ti dico? se domani piove
farò finta di essere un fioreIrene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta, 2022
Qualcosa in comune
t i a m o c’è scritto su un muro
di ogni paese del mondo forse
anche sulla luna se in piccolo
in cubitale in rosso in nero
non ha alcuna importanza: in ogni
paese del mondo tutti – nessuno
escluso – almeno per un attimo
abbiamo desiderato anche tu
che le parole urlate per sempre
su quel muro fossero lì per noi
Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Sono qui
Ho chiesto alla brina
che mi vestisse di nuvoledolcissima
lei mi ha accontentata
e ora chiedo a voi,
nuvole bianche di vento,sono qui, esisto: mi vedete?
Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
Nella prima luce
vorrei imparare a vivere
come se in ogni istante
ci avvolgesse
– silenziosa –
la prima luce della mattinaIrene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, giugno 2022
dentro quella luce
il buio che di notte ci morde
sembra stupido,
ogni cosa è accarezzata
– in silenzio –
soltanto per quello che è
Ho cambiato idea
la luce che adesso si distende,
bianca, sui rami di quella betulla
è così dolce, non voglio lasciare
muti sulla terra viva i miei battiti
non voglio dormire – muschio
verde all’ombra del vento che ride –adesso no, non voglio più morire
Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022
***
Poesie da L'uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
Fatti nuvola
Il tempo t’insegnerà
a essere nuvola:
cambierai forma nel vento
senza aspettare il tramonto
per sentirti colore.Fatti nuvola
per sfiorare gli alberi
per vedere meglio ogni cosa
per sorridere nel buioe fatti nuvola – se vuoi –
anche per piangere.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020
Imparare
Saper andare via
è un’arte
che s’impara col tempo
oppure devi essere un gatto:
con un balzo– elegantissimo e muto –
torni a essere randagio.
Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
Una carezza
Questa mattina
per un momento
qualcosa si è posato sui miei occhi,
sulle mie dita
è scivolato un riflesso di cielo.
Allora ho capito,
era la carezza di una nuvola.
Non l’aspettavo
ma è arrivata.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020
Parole in saldo?
Se non vuoi spenderti
fai bene – sono sincera –
a non regalare parolele parole che regali
devono essere macchiate
di fiori
di terra
di sonno persoe poi di pioggia
di coraggio
di sole
e di paura,non di svendite di pensiero.
Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
Lezioni di punteggiatura (prima parte)
Mi chiedi come farti capire, tu,
impacciato e acerbo di scrittura
– tu che l’ami e glielo vuoi scrivere –
quali parole? quali pause?Posso dirti poco,
temo che l’amore
non conosca la punteggiatura
– e neppure l’educazione –
ma ho sentito dire che una virgola
a volte è un punto fisso
reso incerto da una lacrima.
I due punti invece non hanno dubbi:
due punti
e tutto diventa chiarissimo
come un bacio improvviso
appoggiàti a un muro.Perciò, se sei sicuro, prova con
Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020
Volevo dirti questo: ti amo
– e lascia perdere gli esclamativi.
Ne riparliamo alla prossima lezione.
Solo domande
Se io sapessi leggere la musica
riuscirei a ritrovare l’armonia
chissà dove perduta?Se io sapessi amarmi
riuscirei a posare ogni dubbio
lì, accanto a quegli abiti da scena?Se io sapessi estirpare le parole
piantate male
riuscirei a salvare le vecchie radici?Quante mancate abilità
dirigono le nostre vite?Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
Una cosa
Sabbia negli occhi, le parole
non dette
e nessun pianto basterà.
Una cosa ho capito
da tutte le cadute
– non so nemmeno contarle –il bene che vuol essere detto
non va tenuto in tasca,
va detto.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020
Nevica
Se questa carezza
bianca
penetrasse ogni buio
vorrei imparare
a rinascere albero.
I miei capelli
danzerebbero piano
e miei pensieri
con loro,
silenziosi e chiari
finalmente.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
Nudi
A terra gli abiti
e tutte le definizioni
– salirà il vento che strappa la paura –
balleremo sopra le distanze
rideremo dentro agli occhisolo nude
le anime si possono parlare.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020
Quello che serve
Quello che serve
lo accarezzo nel gestolento
di afferrare una nuvola
mi serve l’aria
per volare,
la luna
per la tavola della sera
e un pezzo di cielo
per alzarmi di nuovo,
domani.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
Scusa
Che cosa vuol dire la parola scusa?
Questa parola sciocca – come me –
sempre in ritardo, spettinata
uscita da un bosco fitto,
ma vestita di limpido
senza bugie nelle tascheche cosa vuol dire la parola scusa?
Vuol dire aver letto lo spartito
dalla fine
e aver capito
ogni nota
ogni tempo
ogni movimento.Pesa,
questa parola,
come un cielo di novembre:
cinque lettere faticose
che a dirle tutte in fila si mastica la terras c u s a
cinque lettere di pioggia
su una pagina di vento.Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020
Tu lo sai?
Forse dalle nuvole, talvolta
Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020
̶ li hai visti i raggi di luce scendere leggeri? ̶
puoi raccogliere
piccoli frammenti di coraggio:
ne basterebbe uno
a illuminare
la nostra infinita salita.
Ne basterebbe uno.
Tu lo sai
dove vanno a cadere?
***
Poesie da La parte in ombra, Ensemble Editore, 2018
Visite di cortesia
Non portarmi fiori,
ti prego,
ma una confezione piccola
di ascolto
che varchi la soglia
del comune farfintadisentire.
Non regalarmi enormi promesse
̶ ti chiamo, ci vediamo ̶
mantieni la verità
senza la logica
almeno per pochi attimi
degli occhi
per poche pieghe
del sorriso.
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Non ho
Non ho certezze
anche se leggo le etichette
anche se vado a votare.Non ho sicurezze
anche se riconosco
lalineadell’orizzontee so che ora sono qui
persa nel vento
che piano si tinge di viola.Non ho punti fissi
se non quelle due o tre stelle,
ma non è sereno tutte le notti
il cielo.Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Confusi
Di nuovo con lʼanima
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
tagliata
teli squarciati
̶ quello che vogliamo
quello che dobbiamo ̶
e siamo proprio noi
questo brusio
di cuore confuso.
Verbo essere (comunque)
Nonostante tutto
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
io sono
tu sei
noi siamo
oltre lʼinvisibile notte
che ci è caduta addosso
oltre la voglia
stanca
di non essere più
oltre il silenzio che ci soffia contro.
Io sono tu sei noi siamo.
Parole che respirano
̶ e possono urlare ̶
punti fissi ma liberi
di ogni invisibile notte
che ci attraverserà.
Dopo tanta strada
Siamo arrivati
alla riva di un mare
troppo grande
per poterlo capire
troppo piccolo
per annegarci le nostre paure.Irene Marchi, da La parte in ombra, Ensemble Edizioni, 2018
Illuminiamoci più spesso
Illuminiamoci più spesso,
bevendo un caffè
parlando di te e di me
parlando anche col gatto.
Illuminiamoci lo stesso
anche se fa troppo freddo
anche se cʼè sempre la guerra.
Illuminiamoci per dispetto
alla faccia del dolore
facendo il verso al buio.
Forza, illuminiamoci vivendo.
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Oggi no
Oggi non ho il tempo
per scrivere
per leggere
per ridere di meoggi non ho la forza
per ascoltare la musica
per guardare gli alberi
per camminare fino all’angolo
oggi sono occupata:
devo raccoglierei miei
pezzi
sparsi.
Irene Marchi, da La parte in ombra, Ensemble Edizioni, 2018
Aspettare
Le nuvole tra le mani
attutiscono i pensieri
mentre sbandano ubriachi
del nulla, tra pareti
di occhi
e di memoria.Aspettare
è camminare sul filo teso
tra vuotoe vuoto.
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Controcorrente (una domanda per te)
Ho bisogno di annodare
la calma
ai passi di ogni estate,mentre il mondo si mischia
tra risate afose
ho bisogno d’invernarmi.E tu?
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Voglio il temporale
Una corda nellʼaria
si spezza
e sono schegge dorate
su campo nero.
Poi ti rotola il suono
dentro ai pensieri
e senza pudore
finalmente piangi
insieme al cielo.Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
La lista
Il pane il latte i fiori
il tempo la voglia il lavoro
gli sguardi le mani le risposte.Le risposte.
Nemmeno negli angoli bui
̶ in quelli troppo in luce
non ci sono mai state ̶
troverai risposte
– tra polvere e false cortesie.Il pane il latte i fiori
le rispostesempre lì, nella lista
delle cose che mancano.Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Quelle stupide domande (m’ama? non m’ama?)
Tanto, mai ci amava,
stupida margherita:
che avevi da chiedere sempre
con le tue ali ballerine?
Ché, sempre,
ne rimaneva una
con quel
non
trapiantato nel cuore.
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
Risposta
Sconosciuta, la parola,
ma, pronti, sinonimi infiniti
pallidi di scuse:
«Avrei voluto ma si è persa…
destinazione sbagliata…
non è stata salvata…
domanda non capita…
il tempo non mi basta…».Risposta,
lʼutopia
in questo mondo (s)connesso.
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018
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