Con questo testo apro una nuova rubrica del blog: immagina un cesto di vimini con dentro tante poesie tenute arrotolate da un nastro colorato a cui è legato un cartellino: “poesia per chi ha perso qualcosa”, “poesia per chi è giù di morale”, “poesia per chi aspetta qualcuno o qualcosa”, “poesia per chi è felice come non mai”, e così via. Se ti va, potrai cercare la poesia che fa al caso tuo.
Comincio con una poesia per… chi di notte (o di giorno) è tormentato dagli incubi.
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Rimedi officinali
a Emi
Ho deciso, amica mia,
mi curerò con il colore dei fiori:
ogni mattina a digiuno guarderò
negli occhi una rosa
e ogni sera ascolterò il canto
azzurro della lavanda.
Se gli incubi urleranno ancora
berrò foglie di ederacosì, notte dopo notte, imparerò
a resistere contro ogni veleno(se funziona ti passerò le ricette).
Irene Marchi, in Poetare – Quaderno 2021, a cura di La scuola di Editoria, Samuele Editore, 2021
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... una poesia per chi ha bisogno di rubare un giorno (tutto per sé) al tempo...
Ieri ho rubato
al tempo
un giorno ー un giorno
segreto ー guadagnato per sbaglio
l'ho tenuto
riparato fra le mani
così smarginato
senza ieri domani così
stranito splendente
nel suo essere
niente per nessuno
solo per me gigante
l'ho nascosto
al calendario
ai panni da
lavare stendere stirare
appuntamenti
appunti da prendere
telefonate
all'aspirapolvere al nòcciolo
della questione
al sugo
di pomodoro
al dovere al lavoro
ho tentato
l'equilibrioacrobazia
tra clandestinità e euforia
sparire dal radar-sistema di tracciabilità
sono stata brava
silenziosa tutta
dentro una parentesi
tasca piega rosa
a dieta
dall'esistenza indaffarata
sfamata da scoperte inutili
inaudite
come per esempio
un infinito
e l'infinitesimo
e che dà
spavento ed ebbrezza
il non essere
saputi
Cristina Bellemo, da Bambina senza alleati, AnimaMundi Edizioni, 2024, ill. di Sara Dalla Pozza
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...Una poesia per chi ha bisogno di credere agli angeli (o per gli angeli che hanno bisogno di credere agli uomini)...
Loro e noi
Probabilmente gli angeli
hanno uomini tatuati sulle spalle,
e custodiscono le proprie ombre
nello scrigno dei ricordi.
A volte appaiono
come una voce che annuncia l’alba
o come una luce soffusa
sotto un letto d’ospedale.
Noi esistiamo perché loro esistono,
loro volano perché noi camminiamo.
Siamo così vicini e lontani
come i protoni e i neutroni
nel nucleo di tutti i mondi.Nikola Madzirov (Strumica, 1973), da Ciò che abbiamo detto ci perseguiterà, Crocetti Editore, 2025, traduzione di Piero Salabè
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... una poesia per chi sente il bisogno (momentaneo!) di sparire:
Ho elaborato un piano:
mimetizzarmi un poco
alla volta sul murofino a diventare
calce, colore,
macchiadi pioggia,
muffa, polvere
di stucco, crepae scomparire.
Stefano Simoncelli, da Sotto falso nome, PeQuod, 2022
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Una poesia giusta giusta per chi tende a vedere segni dove segni non ci sono (ma solo casi o concidenze): fatta eccezione per quella piccola e significativa (lei sì) bandiera di cui parla la poetessa qui⇊
Guarda le cose
sono
per tutt’altre ragioni
oppure per il caso
l’inutilità o il vento
proprio là in quel punto
nel preciso momento
ma tu se vuoi
di tanto in tanto
puoi
crederle segni
segreti per te
per ricordare
come una piccola
bandiera
piantata davanti al mare
può dire
– ricordati – tutte le volte
che pensavi di non farcela
e invece
Cristina Bellemo, da Bambina senza alleati, AnimaMundi, 2024
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... una poesia per chi sta per cominciare una nuova vita🌼
Anna, ho comprato un pezzo di terra,
ho un cavallo, una frusta e sollevo la polvere
e chiamo il vicino e gli tocco la spalla.
Oppure un altro, un sogno più piccolo,
io e te insieme abitiamo una stanza
e abbiamo vetri contro il vento e la pioggia
e un cuscino un po’ grande che basta per due,
guardami in faccia ho gli occhi castani.Tito Balestra (Longiano, 1923 -1976), da Se hai una montagna di neve tienila all’ombra, Garzanti, 1979
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... una poesia per chi si chiede il perché di certi sogni che tornano (e ancora ritornano) alla fine della notte.
Chi sa se è perché dormo
con i vetri spalancati sui vicoli
o sulle nebbie che montano
bagnate dalla valle, chi sa
se è perciò che ci incontriamo,
e perché canta prestissimo, agli uccelli.
Appartiene alla luce che ancora non è
io me ne vado a tastoni nel suo canto.
Non c'è un congedo: dilegua quello
mentre io sdipano, fra le dita, l'alba.
Cristina Alziati, da Come non piangenti, Marcos Y Marcos, 2011
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... una poesia per chi è un po' stanchina/o di chiedersi: 'Ce la farò?'.
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forte abbastanza
starai alla finestra
ad aspettare che ritorni
nei pensieri la luce
ti lascerai attraversare
dalle malerbe e dal dolore
metterai dei fiori alla finestra
e sapraidi essere forte abbastanza
Irene Marchi, da Un po' in disordine, Cicorivolta Editore, ottobre 2025
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... una poesia per chi ha lasciato qualcosa nei sogni
Niente che ti assicuri.
Nessuna lettera, telefonata,
abbraccio dato o ricevuto,
nemmeno i fiori che ho sognato
di mandarti.
In mezzo ci sta il silenzio
frastornato. Io ci porto il mio:
bisticciano - e nella lite ti perdo.
Igor De Marchi, da Resoconto su reddito e salute, Ediciclo Editore, 2003
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... una poesia per chi sta pensando “quando saremo...”
Due
Quando saremo due saremo veglia e sonno,
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà,
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l’uguale di nessuno
e l’unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome pure l’universo
diventerà diverso.Erri Di Luca, da Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo, Feltrinelli, 2005
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