... questo è ciò che potremmo esclamare incontrando (con una bella macchina del tempo) un abitante della Terra del 1750; chissà invece se potremmo dirlo anche incontrando (sempre con la nostra efficiente macchina del tempo) un abitante della Terra del 2150: ci saranno ancora primule, convolvoli e prati verdi?
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Nulla fra noi c’è stato!
Non confidenze, nessuna promessa,
nulla l’un l’altro ha unito,
se non i traditori
sogni di primavera;tranne bagliori, colori
e aleggianti profumi
tranne dei boschi il canoro
fruscìo e il verde dei prati;tranne torrenti e cascate
che irroravano i fossati
tranne nubi e arcobaleni
e la natura incantata;tranne le limpide fonti
a cui bevevano i nostri
cuori inebriati, tranne
le primule e i convolvoli
nulla tra di noi c’è stato!Adam Asnyk (Kalisz, 1838 – Cracovia, 1897), da Poesie, Cracovia, 1984, traduzione di Valeria Rossella, in “Poesia”, n. 24, marzo-aprile 2024
°ascoltando Ezio Bosso- Clouds, The mind on the (Re)Wind– https://www.youtube.com/watch?v=pEB_3cxzKv8