Visualizzazione post con etichetta eventi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta eventi. Mostra tutti i post

29 maggio 2023

4 e mezzo (ma c’è margine di miglioramento)

 


 


Da 1 a 10, quanto riesci a guardare (e affrontare) gli eventi della vita con lucidità?

***

 

Gaslighting (quando la vita ti prende in giro)

 
certa d’avere intravisto
un grumo tondo di tranquillità
– mi sembravano evidenti segnali
gli incubi meno frequenti e poi
più ordinati i battiti più luce
alla mattina – e invece
e invece
manipolata dagli eventi
non so se incedere o arretrare
 
le mie rosee visioni erano soltanto visioni?
 
©IreneMarchi2023

 

°ascoltando Dream Theater – Dystopian Overture – https://www.youtube.com/watch?v=VUayZvdXCaw


27 agosto 2022

A di Altrove



L’altrove è il luogo di tutte le possibilità, di quello che sarebbe potuto accadere o non accadere se…, di quello che forse, nel Qui, non accadrà mai. Altrove  è il posto giusto per le probabilità più improbabili. Sei mai stat* Altrove?

***

La stazione

Il mio arrivo nella città di N. è avvenuto puntualmente.
Eri stato avvertito con una lettera non spedita.
Hai fatto in tempo a non venire all’ora prevista.
Il treno è arrivato sul terzo binario. È scesa molta gente.
L’assenza della mia persona si avviava verso l’uscita tra la folla.
Alcune donne mi hanno sostituito frettolosamente in quella fretta.
A una è corso incontro qualcuno che non conoscevo, ma lei lo ha riconosciuto immediatamente.
Si sono scambiati un bacio non nostro, intanto si è perduta una valigia non mia.
La stazione della città di N. ha superato bene la prova di esistenza oggettiva.
L’insieme restava al suo posto. I particolari si muovevano sui binari designati.
È avvenuto perfino l’incontro fissato.
Fuori dalla portata della nostra presenza.
Nel paradiso perduto della probabilità.
Altrove. Altrove. Come risuonano queste piccole parole.

Wislawa Szymborska, da Vista con granello di sabbia, Adelphi, 1998, traduzione di Pietro Marchesani

°ascoltando Rory Gallagher – A Million Miles Away  https://www.youtube.com/watch?v=JR-cMLa-Shw





20 dicembre 2020

Effetto farfalla

 



«Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?». Questo il titolo di un articolo (scritto nel 1972) del matematico e meteorologo Edward Lorenz. Egli, rifacendosi concettualmente alla teoria del caos, teorizzò l’imprevedibilità dei sistemi complessi dinamici e non lineari (come ad esempio il clima), sostenendo che infinitesime variazioni nelle condizioni iniziali di un sistema producono grandi e crescenti cambiamenti nel comportamento successivo di quegli stessi sistemi.

Io di fisica non ci ho mai capito un granché, ma nel “sistema dinamico non lineare” della mia vita credo di aver sperimentato qualche effetto  farfalla (sia in bene*** che in male), come penso sia capitato un po’ a tutti.  Del resto,  la nostra vita non è forse un continuo effetto farfalla determinato anche dalla più piccola delle nostre scelte?

 

*** Apportare un piccolo cambiamento alla nostra vita, per quanto la situazione vissuta in un determinato momento possa essere complessa, può portare a differenze profonde e importanti. Questa strategia tramandata da diversi popoli, in Oriente è nota come “Metodo Kaizen” o  tecnica dei piccoli passi e consiste nel focalizzarsi sul più piccolo e apparentemente innocuo intervento da realizzare, il quale sarà seguito da un secondo, e così via.

P.S.Nella poesia che segue non si parla di una farfalla, ma di una foglia che, cadendo a terra, innesca comunque una serie di cambiamenti (chissà quali e chissà quanti…) all’equilibrio del suo sistema.

Una foglia cadendo
fa il piccolo tonfo
scuote un poco la stella
e una geometria d’universo
si sbilancia negli assi.

Tutto un tratteggio di rette infinite
un pulsare di gradi angolari
nessuna ala distesa fa a meno
e la caduta non è che un’
algebra infinita che va giù
nella cifra, nel rigo.

Mariangela Gualtieri, da Naturale sconosciuto, in Bestia di gioia, Einaudi, 2010

 


14 ottobre 2019

Trova le connessioni

 


No, non è un gioco enigmistico né un’accorata richiesta al tecnico informatico. Semplicemente mi piace trovare le connessioni, i collegamenti tra gli eventi, con le persone, con quello di cui facciamo parte.
Sono forse un po’ “sconnessa”?
Tu le cerchi, le connessioni?
***
 

(…) Quegli alberi sono i tuoi polmoni. La Terra ricicla come il tuo corpo. I fiumi riciclano come la tua circolazione. L’aria è il tuo respiro. Allora cos’è l’ambiente che chiamiamo tale? (…)”

Deepak Chopra da Physical Healing, Emotional Well Being

*

(…) Noi siamo Natura, a lungo siamo mancati, ma ora torniamo,
diventiamo piante, tronchi, fogliame, radici, corteccia,
siamo incassati nel terreno, siamo rocce,
siamo querce, cresciamo fianco a fianco nelle radure,
[…] siamo ciò che l’atmosfera è, trasparente, ricettiva, pervia, impervia,
siamo neve, pioggia, freddo, buio, siamo ogni prodotto, ogni influenza del globo,(…)

Walt Whitman (West Hills, Stati Uniti, 1819-1892), versi da We Two, How Long We Were Fool’d, in Foglie d’erba (Leaves of Grass, 1855) traduzione di G. Conte

*

Noi ci tocchiamo.
Con che cosa?
Con dei battiti d’ali.
Con le lontananze stesse
ci tocchiamo.

Rainer Maria Rilke (Praga, 1875 –1926), dedica a Marina Cvetaeva sulla prima pagina delle Elegie Duinesi

*

(…) La nostra giornata è fatta, come tutta la vita, di misteriose rispondenze, di sottili collegamenti (…).

Leonardo Sciascia, da Nero su nero, Adelphi, 1991

°ascoltando Fleetwood Mac – Albatross https://www.dailymotion.com/video/x2ob704


Chi mente?

     Capita che a volte non si capisca chi manipoli di più la realtà:  la memoria che parla a noi   o noi che vogliamo credere a lei?  ***  ...