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31 ottobre 2024

Vari gradi di oscurità

 

                                                                                 Immagine tratta da https://www.galileonet.it

(Anche questo novembre non sfuggiremo al “venerdì nero”)

***

Progredendo?

nuovi studi stanno indagando
dell’universo lontano
la materia oscura,
mai osservata prima d’ora
la parte più segreta delle galassie

ma che c’importa a noi dell’universo
tra pochi giorni c’è il Black Friday!
ecco sì, eventualmente, si potrebbe
sfruttare (anche) quel vuoto oscuro
lassù, come nostra cosmica discarica

©IreneMarchi2023

°ascoltando The Orb – Supernova at the End of the Universe
https://www.youtube.com/watch?v=W_E8sC6Osns&t=11s


7 ottobre 2024

Per la pace di tutti




 

Preghiera al dio della quiete

Voglio stendermi su un letto
sedermi su una sedia

fermarmi su un suolo
che non si muovano

Nostalgia della calma
Elogio della fissità

Non parlo del riposo dei morti
Parlo della pace dei vivi

Signore della quiete
placa l’ira dei mostri che abitano
le viscere della Terra

Infondi a loro il sonno
Fai che s’addormentino in silenzio

E soprattutto Signore
che non tornino a svegliarsi
nei secoli dei secoli

Óscar Hahn (Cile, 1938), da Tutte le cose scivolano, Raffaelli Editore, 2015, traduzione di Gianni Darconza

 

°ascoltando  Joe Hisaishi –The Lost Paradise https://www.youtube.com/watch?v=bae1XYLvmSo


6 ottobre 2024

Non siamo perfetti

 


(… per fortuna)

***

L’amore è un’arte degli angeli
e noi siamo umani, tu e io
fallibili siamo, e fragili
e quindi più che perfetti
noi ci prendiamo tali rischi che attraversano il vuoto!
la perfezione è un paradiso statico
ma noi siamo umani, tu ed io, e quindi sogniamo
e lanciamo i nostri sogni oltre il margine finito
per sfiorare passando la certezza
di una tintinnante beatitudine
che fa risuonare i nostri sogni
obbligandoci a essere quell’arte
che gli angeli si sforzano di emulare

 

Leonore Kandel (poetessa della Beat Generation,  New York 1932 - San Francisco 2009), da Collected poems of Lenore Kandel, North Atlantic Books, 2012, traduzione di Dianella Bardelli

 

°ascoltando Peter Green – Timless Time - https://www.youtube.com/watch?v=rCCp4MKjldw

5 ottobre 2024

Sospensione

 

(Il non-tempo nel non-luogo)

***


 

Chi sei (o chi non sei)

 

al bar dell’aeroporto

bevi un caffè e osservi il mondo

che arriva  parte si dice addio

al bar dell’aeroporto non ci sono stagioni

non ci sono indirizzi né ricordi – ti perdi –

intercapedine tra due mondi

puoi dimenticare chi sei (o chi non sei)

 

poi esci – un biglietto ti chiama

al  volo o al parcheggio – e devi

ricominciare a decidere

chi sei (o chi non sei)

 

©irene.marchi.2024

 

°ascoltando Harold Budd · Brian Eno - First Light - https://www.youtube.com/watch?v=BTMu-o4lZgA

1 ottobre 2024

"... e si chiamava autunno"

 

 

Che cosa farai con i tuoi giorni d'autunno?

 Hai già programmi o improvvisi momento per momento?

(Io la seconda)

***



E venne il giorno

 

E venne il giorno che prese l'estate

e le tirò il colllo

la spennò e e se la mangiò.


E adesso con gli alberi che ci faccio?

disse il giorno, disse il giorno.

Spogliali ignudi, spogliali ignudi.

Cosa c'è veramente sotto così dischiudi.


E con il sole, cosa ne faccio?

disse il giorno, disse il giorno.

Finché non è freddo e piccolino, fallo ruzzolare.

Poi tornerà riposato, se proprio vuol tornare.


E degli uccelli, cosa me ne faccio?

disse il giorno, disse il giorno.

Li ho già spaventati io, lo svolazzo comincia,

appenderò fuori il grasso per la coraggiosa cincia.


E con i semi, cosa ci devo fare?

disse il giorno, disse il giorno.

Mettili sottoterra, vediamo se son degni.

Vediamo come se la cavano in quei regni.


E con la gente come mi devo comportare?

disse il giorno, disse il giorno.

Rimpinzali di torte di mele e crostate di more...

La gente mi adorerà fino al giorno che muore.


E venne questo giorno e si chiamava autunno.

La sua bocca era larga

e rossa come un tramonto.

E per coda aveva un ghiacciolo.

 

Ted Hughes (1930-1998), da Il borsellino della sirena e altre poesie, Mondadori, 2024, traduzione di Riccardo Duranti

 

°ascoltando Miles Davis - Autumn Leaves - https://www.youtube.com/watch?v=rFbQOB2UMVk


30 settembre 2024

Amoreamaro

 

Ill. di Andrea Pazienza, dalla copertina di Paz - Scritti, disegni, fumetti, Einaudi


 

Tasto le mie piante di neve

Tasto le mie piante di neve
vo
lo sulle tue angosce
riversano amore sulle mie membra
e s’agitano a farmi morire
vorrei non mi guardassi rapita
ma diventassi per un attimo pratica
non puoi dirmi di fare tesoro
fai quello che vuoi
ho bisogno di sentirmi guidato
dalla tua fantasia di donna che sa
ritorno ad un tempo ubriaco
della tua pelle soffice
quando per un tuo sorriso prezioso ero disposto
a rinunciare alla parte migliore di me
quando per i tuoi occhi di niente
mi trascinavo idiota e stanco
quando per tutta la gente
ero un solitario
acrobata santo
per non averti mai chiesto nulla
che andasse oltre la tua dimensione
catastrofica e ridicola insieme
di ricca fanciulla ragazza perbene
ora la mia vena si è esaurita
ti giuro non oso parlare
per farti star male un momento per bene
per farti capire per riuscire ad amare
ho chiesto soldi alle mie sicarie
ho chiesto in ginocchio un mese di tempo
le mie promesse le ho rispettate ed ancora
della tua infedeltà sono monastico tempio
non riuscirei mai continuando
a fingermi ancora mercante di noia
si vende a peso o a metro quadrato
nella mia anima è un vero lerciaio
sono disposto ancora a una cosa amore
vecchia giovane vamp
a ritruccare il tuo mito di gloria
all’altare nascosto della viltà
per consolarmi osservando l’immagine
dei tuoi capelli da capogiro
delle sacre bibbie del tuo seno
che troppo spesso ho confuso con Dio.

            (1974)

Andrea Pazienza (San Benedetto del Tronto, 1956-1988), da Paz - Scritti, disegni, fumetti, a cura di Vincenzo Mollica, Einaudi, 2023, p. 102


°ascoltando Bandabardò - Quello che parlava alla luna - https://www.youtube.com/watch?v=DTK4AZhF8ZQ&t=15s


28 settembre 2024

Facce da (in)certezze

 

Quanto invidio quelli che sanno con certezza chi diventeranno "da grandi".
Anche tu come me o rientri nel gruppo degli invidiabili?

***



Occhiaie incerte

 

Quello che so

è che mai ho capito

chi sarei potuta diventare

le certezze

sono sempre state belle

sulla faccia degli altri


io poi 

bella non mi sono vista mai

e di certezze nemmeno le occhiaie


©irene.marchi.2024

 

°ascoltando øneheart - This Feeling - https://www.youtube.com/watch?v=J4RxO3lRsi0


Tipi di(versi)

 


 Che cos'è meglio? 

Mi piacerebbe saperlo. 

Ma non lo saprò mai.

***

 

Poesia sulla poesia scritta in mancanza di meglio vicino a Porto Recanati

 

Che cosa è meglio?
È meglio una poesia dove si capisce tutto?
È meglio una poesia con gli uccellini e il vento?
È meglio una poesia lunga quattrocento pagine?
È meglio una poesia dove ci sono dei personaggi?
È meglio una poesia che fa diventare tristi per due ore?
È meglio una poesia giapponese?
È meglio una poesia dove non c’è mai la lettera effe?
È meglio una poesia che a guardarla bene non sembra neanche una poesia?
È meglio una poesia che fa divertire i bambini?
È meglio una poesia scritta da un vero poeta?
È meglio una poesia con le parole antiche?
È meglio una poesia che si può leggere anche stando in pigiama?
È meglio una poesia d’amore scritta a pennarello sul muro della sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Porto Recanati?
È meglio una poesia di Giacomo Leopardi?
È meglio una poesia che si può leggere all’incontrario e sembra uguale?
È meglio una poesia fatta con il computer?
È meglio una poesia che si può cantare come una canzone?
È meglio una poesia recitata ad alta voce in autobus mentre tutti fanno finta di non sentire?
È meglio una poesia che ho scritta io?
Che cosa è meglio?

 

Giulio Mozzi, da Fantasmi e fughe - Un libro di storie, Einaudi, 1999

 

°ascoltando  Vince Guaraldi Trio - Linus and Lucy - https://www.youtube.com/watch?v=dURiJSJkWFM&t=14s


27 settembre 2024

Parole sulla pelle

 



Parole come carezze.
E in questo caso sono parole d’amore.

***

II

Tua la mia bocca, amore, sul tuo sapore
la mia vergogna di vivere adesso
che ti tocco che ti sfioro e ti corro
come un gatto nella notte rade i muri;
io ti corro come un gatto rade i muri
sebbene sappia che nei calcoli d’amore
due meno uno dia meno di zero
e uno piú uno dovrebbe dare uno
benché resti, adesso che vai
il mio cercarti sulla tua pelle,
sulla mia lo stillare dei tuoi capelli
 
è dentro la tua la mia paura
di smemorarmi di me.

 

Tô la mê bocje amôr sul to savôr
la mê vergogne di vivi cumò
ch’o ti tocji ch’o ti sflori e o ti cor
come inte gnot un gjat adôr dai mûrs;
jo o ti cor come un gjat adôr dai mûrs
siben ch’o sai che intai conts di amôr
doi mancul un mancul di zeri al fâs
e un plui un un al varès di fâ,
siben che e reste cumò che tu vâs
la mê cerce di te su la tô piel
su la mê il risinâ dai tiei cjavei

e je dentri te tô la mê pôre
di smenteâmi di me.

Pierluigi Cappello, da Amôrs, in Azzurro elementare, 2013, Bur.

 *

Poesia verticale, 51

Un giorno troverò una parola
che penetri il tuo corpo e ti fecondi,
che si posi sul tuo seno
come una mano aperta e chiusa al tempo stesso.
Incontrerò una parola
che trattenga il tuo corpo e lo faccia girare,
che contenga il tuo corpo
e apra i tuoi occhi come un dio senza nubi
e usi la tua saliva
e ti pieghi le gambe.
Tu forse non la sentirai
o forse non la capirai.
Non è necessario.
Vagherà dentro di te come una ruota
fino a percorrerti da un estremo all’altro,
donna mia e non mia
e non si fermerà neanche quando tu morirai.

 

Roberto Juarroz, da Poesía Vertical, 1958

 

°ascoltando  Paul McCartney – Maybe I’m Amazed -  https://www.youtube.com/watch?v=slF3EBxZE6A

 

Chi ti piace?


 

Ill. di Hannah Arnesen, da Stardust, Orecchio Acerbo Ed., 2024


 

 

(Le persone con cui poter stare senza maschere, e senza paura)

***

 

Mi piaccion le persone chiare

percorse da sguardi trasparenti

persone che coniughi in "amare"

con un vago sorriso in mezzo ai denti.


Vittorio Lingiardi, da La confusione è precisa in amore, Nottetempo, 2012


°ascoltando Lynyrd Skynyrd - Simple Man - https://www.youtube.com/watch?v=8eNoms9wsGc



26 settembre 2024

Le giuste pretese

 



(Come minimo)

***

Non posso essere soddisfatta finché non parlo con gli angeli

Pretendo di vedere l'occhio di dio

lanciare il mio essere nel cosmo come esca per i miracoli

respirare aria e vomitare visioni

aprire quella porta che è già aperta e trovarmi di fronte

a quello che non posso immaginare

 

Ho bisogno di risposte per le quali non ho ancora compreso le domande

Pretendo l'accesso all'illuminazione, la permutazione nel miracoloso

la presenza dell'insostenibile luce

forse come i bruchi invocano le loro ali di lepidotteri

o i girini invocano di farsi rana

o il figlio dell'uomo invoca di uscire

dal caldo sicuro grembo

 

Lenore Kandel (poetessa della Beat Generation,  New York 1932 - San Francisco 2009), da Collected Poems of Lenore Kandel, North Atlantic Books, 2012, (mia traduzione libera)

*

 

I cannot be satisfied until I speak with angels

I require to behold the eye of god

to cast my own being into the cosmos as bait for miracles

to breath air and spew visions

to unlock that door which stands already open and enter into the presence

of that which I cannot imagine

 

I require answers for which I have not yet learned the questions

I demand the access of enlightenment, the permutation into the miraculous

the presence of the unendurable light

perhaps in the same way that caterpillars demand their lepidoptera wings

or tadpoles demand their froghood

or the child of man demands his exit

from the safe warm womb

 

Lenore Kandel (poetessa della Beat Generation,  New York 1932 - San Francisco 2009), da Collected Poems of Lenore Kandel, North Atlantic Books, 2012

 

°ascoltando Buffy Sainte-Marie – Starwalker -  https://www.youtube.com/watch?v=eU0fS0GA6Ek

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...