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3 dicembre 2024

Chi mente?

 

 

 Capita che a volte non si capisca chi manipoli di più la realtà:

 la memoria che parla a noi 

 o noi che vogliamo credere a lei? 

***

 

Memoria

Non prendere molto sul serio
ciò che ti dice la memoria.

Forse questa sera non è mai esistita.

Chissà se tutto fu un autoinganno.
La grande passione
esiste soltanto nel tuo desiderio.

Chi ti dice che non ti racconta finzioni

per prolungare il finale
e per suggerire che tutto questo
aveva almeno qualche senso.

            *

Memoria

No tomes muy en serio
lo que te dice la memoria.

A lo mejor no hubo esa tarde.
Quizá todo fue autoengaño.
La gran pasión
sólo existió en tu deseo.

Quién te dice que no te está contando ficciones
para alargar la prórroga del fin
y sugerir que todo esto
tuvo al menos algún sentido.

José Emilio Pacheco (Città del Messico, 1939 - 2014), da La arena errante, Ediciones Era, 1999, traduzione di Susanne Detering

 

°ascoltando Ezio Bosso -The Things That Remain - https://www.youtube.com/watch?v=No1V8OwFaMU

28 settembre 2024

Tipi di(versi)

 


 Che cos'è meglio? 

Mi piacerebbe saperlo. 

Ma non lo saprò mai.

***

 

Poesia sulla poesia scritta in mancanza di meglio vicino a Porto Recanati

 

Che cosa è meglio?
È meglio una poesia dove si capisce tutto?
È meglio una poesia con gli uccellini e il vento?
È meglio una poesia lunga quattrocento pagine?
È meglio una poesia dove ci sono dei personaggi?
È meglio una poesia che fa diventare tristi per due ore?
È meglio una poesia giapponese?
È meglio una poesia dove non c’è mai la lettera effe?
È meglio una poesia che a guardarla bene non sembra neanche una poesia?
È meglio una poesia che fa divertire i bambini?
È meglio una poesia scritta da un vero poeta?
È meglio una poesia con le parole antiche?
È meglio una poesia che si può leggere anche stando in pigiama?
È meglio una poesia d’amore scritta a pennarello sul muro della sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Porto Recanati?
È meglio una poesia di Giacomo Leopardi?
È meglio una poesia che si può leggere all’incontrario e sembra uguale?
È meglio una poesia fatta con il computer?
È meglio una poesia che si può cantare come una canzone?
È meglio una poesia recitata ad alta voce in autobus mentre tutti fanno finta di non sentire?
È meglio una poesia che ho scritta io?
Che cosa è meglio?

 

Giulio Mozzi, da Fantasmi e fughe - Un libro di storie, Einaudi, 1999

 

°ascoltando  Vince Guaraldi Trio - Linus and Lucy - https://www.youtube.com/watch?v=dURiJSJkWFM&t=14s


18 settembre 2024

La poesia del giorno no

 

         (In poesia, solo fiori,  nuvole rosa e bei sentimenti? No, no.)

***

 

Giorno no


Di paesaggi menzogneri

di aurore e chiar di luna

di roseti e di profumi

di vertigini simulate

la poesia si denudi

di questi abiti prestati

e sia secca sia rude

come pietre calcinate

e non parli più di cuori

né di cose delicate

e dica no quando è no

e non finga mascherate

se sul volto sente il pianto

per vergogna si nasconda

e rivolga le sue urla

alle orecchie più turate

e se parlerà di me

con parole amareggiate

la poesia sia così

porte e strade ben serrate


Ah che saudade del sì

in queste rime desolate


José Saramago, da Fino al midollo, in Le poesie, Feltrinelli, 2017, traduzione di Fernanda Toriello

 

  °ascoltando Alex Turner - It's Hard To Get Around The Wind - https://www.youtube.com/watch?v=YOZZomkMZLk


17 settembre 2024

Come va?

 


 

“Va tutto bene, sì, sì!”.

(Ma definiamo meglio questo “tutto bene”...)

***


Nessuno ascolta
il demone di un altro
l'anonimo richiamo
l'insensato boato
o pigolio musica sghemba
per irreali fuochi
d'artificio sta tutto
nel non detto
il dito sulle labbra
per non piangere.

Ottavio Fatica, da Vicino alla dimora del serpente, Einaudi, 2019

 

°ascoltando This Will Destroy You -“Quiet”-  https://www.youtube.com/watch?v=F836tdz1Meo

26 luglio 2024

T di tenerezza

 


(Dov’è?)

***

La tenerezza non si occupa di eroi
e presto brucia l’aureola dei santi.
Si apre un sorriso nel centro della mano
nel palmo bianco che impasta la farina
e ragionevole si muove alla carezza.
Sfiorando il cuore si sciolgono al contatto
scorie e detriti d’inverni cittadini.

Vittorio Lingiardi, da La confusione è precisa in amore, Nottetempo Ed., 2012

 

°ascoltando Ólafur Arnalds – Near Light  https://www.youtube.com/watch?v=0kYc55bXJFI



22 luglio 2024

Da dove (ri)partiresti?

 




Qual è la tua idea di  libertà?

***

io così, e tu?

vorrei ripartire a piedi nudi 
e spettinata nel mio esistere

una corsa sulla sabbia un sole
lentissimo a Est e nessun cancello
a far barriera tra cielo e terra

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

 

°ascoltando Peter Green (Fleetwood Mac) – Albatross https://www.youtube.com/watch?v=tMp6uSsbgtg


17 giugno 2024

Che incubo!

 



“Che incubo la poesia!”
Chi non l’ha mai pensato, almeno una volta? 
Eppure…

***

 

Niente poesiole

E poi la peggior cosa è la poesia,
che non piace a nessuno e infatti leggerla
è un incubo, perché non si sa mai
cosa il poeta abbia davvero in mente.

Anziché scrivere quello che ha in mente,
sta lì a pensare, e a inventare, per scrivere
proprio di tutto, infine, ad eccezione
di ciò che aveva in mente per davvero

e con l’aria furbetta scribacchia
lettere a un Ciottolo, ad Amleto, a un Gatto
nell’appartamento vuoto, ai Cannibali
o alla Povera Lingua, ma non vuole

parlar chiaro agli Umani, come noi,
cui i versi appaiono nei brutti sogni.

Tomasz Różycki (Polonia, 1970), in “Poesia”, Crocetti Editore, vol. 25, maggio/giugno 2024, traduzione di Andrea Ceccherelli

°ascoltando Neutral Milk Hotel – The Fool https://www.youtube.com/watch?v=JsjqxU1Jg88

8 giugno 2024

Visti da fuori

 




Come ci vedono gli altri?
E come vediamo, noi, gli altri?

(Appare forse tutto più semplice ciò che viene visto dal di fuori.)

***

Beato il mio vicino

Beato il mio vicino che dalle sue finestre
coglie con gli occhi i fiori che io curo,
i colori che veglio dal buio della casa.
Io penso a togliere le foglie secche
a dare l’acqua ai vasi appena serve,
devo sempre patire quando un giorno
vedo che sono morti eternamente.
Per lui sono soltanto vivi, solo belli,
non ha bisogno di saperne i nomi
per imparare come amarli meglio.
Beato lui, il vicino,
che chiama il mio balcone il suo paesaggio
e che di fronte a sé tra strada e cielo
vede distintamente il mio destino.

Silvia Bre, da Marmo, Einaudi, 2007

°ascoltando Bert Jansch – Bett’s Dancehttps://www.youtube.com/watch?v=c94g57Iobpw

19 marzo 2024

Giorni di un brutto colore

 





(Certi giorni così)

***

a che cosa servono?

 

ci sono giorni – ne senti la voce
nel sonno – che si muovono opachi
in disequilibrio sul non tempo
desolati come i pendii d’erba
lungo l’autostrada, e a che servono
– ti chiedi – questi giorni di un verde
secco e muto e impietoso,
il verde disperanza
 
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Arlo Parks – Black Dog https://www.youtube.com/watch?v=QOu0Ht0-D4M&t=127s

 

.

6 marzo 2024

Un complice

 


(Come si chiama il tuo complice?)

***

Abbiamo tutti bisogno prima o poi  di un complice
di qualcuno che ci aiuti a usare il cuore
che ci attenda sicuro nelle vecchie soffitte
che denudi il passato e disarmi il dolore

prodigioso / semplice / padrone del suo silenzio
qualcuno che sia del quartiere dove siamo nati
o che per lo meno prenda su di sé i nostri rimorsi
fino a che la coscienza non conceda il suo perdono

complice dell’immaginario ci difende dal mondo
dalla sciabolata del raggio e dalle fiamme del sole
tutti abbiamo bisogno qualche volta di un complice
di qualcuno che ci aiuti a usare il cuore

***

Todos necesitamos alguna vez un cómplice
alguien que nos ayude a usar el corazón
que nos espere ufano en los viejos desvanes
que desnude el pasado y desarme el dolor

prodigioso / sencillo / dueño de su silencio
alguien que esté en el barrio donde nacimos o
que por lo menos cargue nuestros remordimientos
hasta que la conciencia nos cuelgue su perdón

cómplice del trasmundo nos defiende del mundo
del sablazo del rayo y las llamas del sol
todos necesitamos alguna vez un cómplice
alguien que nos ayude a usar el corazón

Mario Benedetti (Uruguay, 1920-2009), da Adioses y bienvenidas, 2005

 

°ascoltando Pink Floyd (Feat. Stéphane Grappelli) – Wish You Were Here – https://www.youtube.com/watch?v=Bm4sDyCW0k8


5 marzo 2024

Crederci o no?

 


(Passerò ai fondi di caffè)

 

la sfera di cristallo
 

la sfera di cristallo – ebbene sì –
mi sta prendendo in giro predice
eventi senza logici agganci
alla realtà confonde numeri
e colori, con forza la getterei
a terra – in mille pezzi taglienti –
ma poi no, mi trattengo, non vorrei
che si avverasse soltanto questo:
un chiaro improvviso frantumarsi
 
Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Pearl Jam – Retrograde https://www.youtube.com/watch?v=n9xaDlY2hPE&t=50s


31 gennaio 2024

Tornare indietro

 

anibmab eranrot ierrov 

orteidni eranrot ierrov

(provo a scrivere al contrario per vedere se mi ritrovo bambina)

 

Ieri

Un segno di matita
che dice la mia altezza sopra il muro:
passarci su la mano,
andare verso terra con due dita.
Così, rimpicciolire,
scordarmi delle cose che già so
per impararle meglio, o forse no.
Tornare un poco indietro, un poco giù,
ed essere di nuovo una persona
che già non sono più.

Iraria Rigoli, da A rifare il mondo, Bompiani, 2022, illustrato da Ilaria Faccioli

°ascoltando Tangerine Dream – Dolphin Dance https://www.youtube.com/watch?v=1Nw1CNZ1Vtg&t=4s