17 giugno 2024

Che incubo!

 



“Che incubo la poesia!”
Chi non l’ha mai pensato, almeno una volta? 
Eppure…

***

 

Niente poesiole

E poi la peggior cosa è la poesia,
che non piace a nessuno e infatti leggerla
è un incubo, perché non si sa mai
cosa il poeta abbia davvero in mente.

Anziché scrivere quello che ha in mente,
sta lì a pensare, e a inventare, per scrivere
proprio di tutto, infine, ad eccezione
di ciò che aveva in mente per davvero

e con l’aria furbetta scribacchia
lettere a un Ciottolo, ad Amleto, a un Gatto
nell’appartamento vuoto, ai Cannibali
o alla Povera Lingua, ma non vuole

parlar chiaro agli Umani, come noi,
cui i versi appaiono nei brutti sogni.

Tomasz Różycki (Polonia, 1970), in “Poesia”, Crocetti Editore, vol. 25, maggio/giugno 2024, traduzione di Andrea Ceccherelli

°ascoltando Neutral Milk Hotel – The Fool https://www.youtube.com/watch?v=JsjqxU1Jg88

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