“Che incubo la poesia!”
Chi non l’ha mai pensato, almeno una volta?
Eppure…
***
Niente poesiole
E poi la peggior cosa è la poesia,
che non piace a nessuno e infatti leggerla
è un incubo, perché non si sa mai
cosa il poeta abbia davvero in mente.Anziché scrivere quello che ha in mente,
sta lì a pensare, e a inventare, per scrivere
proprio di tutto, infine, ad eccezione
di ciò che aveva in mente per davveroe con l’aria furbetta scribacchia
lettere a un Ciottolo, ad Amleto, a un Gatto
nell’appartamento vuoto, ai Cannibali
o alla Povera Lingua, ma non vuoleparlar chiaro agli Umani, come noi,
cui i versi appaiono nei brutti sogni.Tomasz Różycki (Polonia, 1970), in “Poesia”, Crocetti Editore, vol. 25, maggio/giugno 2024, traduzione di Andrea Ceccherelli
°ascoltando Neutral Milk Hotel – The Fool – https://www.youtube.com/watch?v=JsjqxU1Jg88
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