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12 aprile 2025

“ (…) lascio essere me all’aria aperta”

 


“Allora sì allora adesso/esco e danzo danzo come matta/e lascio essere me all’aria aperta”: bellissimo questo intento di esistenza...

Le poesie andrebbero sempre interpretate liberamente, seguendo quello che le parole risvegliano in ognuno, e a me questa poesia  suggerisce due percorsi: 1- l’io lirico chiede a sé stesso, che  ancora non sa riconoscere, se sente la sua mancanza; 2 - l’io lirico chiede a qualcuno che ancora non conosce (ma diverso da sé stesso)  se sente la sua mancanza.  Quale tra questi, o quale tra altri eventuali percorsi (di ricerca), ti risuona di più?

***


E se non mi fossi ancora

in te imbattuta? se tu non,

se tu mai, se tu perduto

indirizzo?

Se fossi troppo bene travestito

in altro da te, in giostra e ottovolante,

in gonna e camicetta, in calice sul banco,

in sguardi e unghie della fame?

Se tu all’angolo o sotto l’asfalto,

se tu sete di sé smarrita

tra gambe della scrivania

soffocata di schiuma

sotto il rasoio del barbiere,

se aperta finestra e tende bianche

al vento, se tu improvvisazione

d’abbraccio e.

Allora sì allora adesso

esco e danzo danzo come matta

e lascio essere me all’aria aperta

come ferita di guerra

che si asciuga al sole

sopra spiaggia dello scampo,

come ferita che sboccia

albero frondoso con uccelli

tanti

intenti a loro vita

intenti al compito felice

incuranti di essere

soli al mondo

senza anima viva.

Io

ti manco?

 

Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile Ovvero La precisione dell’amore, Einaudi, 2014

 

°ascoltando John Frusciante -  Before The Beginning - https://www.youtube.com/watch?v=J76MeYAGaH8

9 aprile 2025

Senza annunciarsi

 


La poetessa, qui, sta forse parlando delle parole delle poesie che (fanno sempre così!) quando arrivano non avvertono mai prima, ma le fanno comunque "cantare" il cuore. C'è qualcosa che ti fa lo stesso effetto? Spero di sì.

***


Quando vengono a trovarmi

a cavallo di un biscotto con le staffe

di glassa ─ sedute dentro una noce

moscataaggrappate al manico

tondo di una tazza di caffè

non si annunciano mai le mie amiche

di poche musicanti parole ma io

mi ritrovo di colpo il cuore

socchiuso e  se pure è l'inverno

che incontrom'accorgo

che canta

 

Giusi Quarenghi, da Ho incontrato l'inverno, in Tiramore, Marsilio, 2006

 

°ascoltando John Smith - The Living Kind  -  https://www.youtube.com/watch?v=FoKz1CIHTLA

6 aprile 2025

"C'è una dolcezza (...)"

 



 

C’è una dolcezza giù nella vita
che non cambierei con niente

di ciò che appartiene al cielo.
È quando chissà da che, perché cominciano

fra due bocche estranee sino ad allora
i miracoli tiepidi d’aurora

dei baci.

 

Giuseppe Conte, da Canti d’Oriente e d’Occidente, Mondadori, 1997

 

°ascoltando AVAWAVES - Heartbeat - https://www.youtube.com/watch?v=BGaq50UEplE

5 aprile 2025

Poesia compagnia


 


La poesia riesce spesso a fare compagnia, se poi è un sonetto-gatto la compagnia sarà dolcissima.

***

 

Sonetto nuovo, fa' come il gatto:
saltale in grembo molto dolcemente,
così garbato che non senta niente,
tanto leggero che non senta affatto.

Non la svegliare con male di graffi
col caldo e vellutoso strofinio,
o qualche piagnistoso miagolio:
neppure col solletico dei baffi.

Sfiora soltanto con la tua presenza
la calma del suo corpo sognatore:
levale solo il sogno dell'assenza.

Appoggiati, poesia, quieta bestiola,
alla sua mente avvolta nel sopore,
levale il sogno di esser sola.


Roberto Piumini, da I silenziosi strumenti d’amore, Interlinea, 2014 (già in L’amore in forma chiusa, 1997)

° ascoltando Jimmy Smith – The Cat - https://www.youtube.com/watch?v=PaKLB71QE4k

29 marzo 2025

Marzo

 

(Benché sia un po' a modo suo)

***

 

marzo sempre mi sorprende

per il verde che improvviso

                              ritorna

e verso sera si confonde

con le ombre con la fatica.

è un mese buono per nascere, marzo

è un mese buono anche per morire

 

i merli salutano,

fiori viola tra le nuvole

 

©i.m.2025

 

°ascoltando Mary Chapin Carpenter · Julie Fowlis · Karine Polwart - Send Love -https://www.youtube.com/watch?v=gyr9Ut8Y0VI&t=3s

21 marzo 2025

A che cosa serve?

 

 

Ill. tratta da La vendetta dei bibliotecari - Cartoons by Tom Gauld, Mondadori

A cosa serve la poesia? Questa domanda l'ho posta molte volte, qui, in questa stanzetta eterea che è il blog, e varie sono state le risposte. E questa forse non sarà l'ultima... anche tu hai una risposta al riguardo?

***

 

la poesia serve a fare cose semplici

mettere in ordine le tempeste

allacciare le scarpe ad un bambino

fotografare quello che cade nell'ombra

la poesia serve a cercare le tracce dimenticate

della vita

la poesia serve la vita al contrario

partendo dalla morte

Giuseppe Semeraro, da A che cosa serve la poesia-Un dierio. 365 giorni, AnimaMundi, 2019

 

°ascoltando Adam Baldych, Paolo Fresu – Poetry  –  https://www.youtube.com/watch?v=AJap8HP841s


12 marzo 2025

Come fossero semi

 


(Scegliere le parole)

***

 

Sceglie le parole come un tubero o un seme da interrare

e sa che da questi verrà un frutto, un fiore,

una foglia minuscola. Sa pure

che la parola non è più di un cenno, un avvio

per un altrove nemmeno ancora intravisto.

 

Elio Pecora, tratta da Terra, in Quel che c'è sotto il cielo -  Poesie del mondo che è in me, scelte e commentate da Chiara Carminati (già in Elio Pecora, Rifrazioni, Mondadori, 2018)

°ascoltando Mary Elizabeth Remington - All Words - https://www.youtube.com/watch?v=mYZzyl-qoZY

4 marzo 2025

Ma che mondo è?!

 

Mi piace andare al mare al di fuori della stagione del mare; mentre ascolto la sua voce, mi illudo che anche lui si accorga di me (visto che non c’è quasi nessuno, solo per questo).                                            E chissà che cosa pensa il mare di noi: non credo abbia una gran bella opinione, anzi penso stia peggiorando di giorno in giorno. E come dargli torto?

***


(e c’hai ragione)

 

caro mare e tu mi dirai: "Guarda
la meraviglia di nuvole lente
che si specchiano nel mio infinito
movimento,  e poi tocca la sabbia
che porta l’eco d’ogni singola
stella,  sentilo il sale che resta
sulle mani
". Urlerai,  caro mare, 
tu urlerai: "Che razza di idioti…
che cosa direte a ogni figlio:
un giorno saranno tue,

tutte queste bombe?"

Caro mare… e  c’hai ragione

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

 

°ascoltando Devendra Banhart - Heard Somebody Say -

https://www.youtube.com/watch?v=efEPjjKhYlA