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17 gennaio 2025

Come un fiore

 

Fermati un attimo e

  r e s p i r a

***


Felice

 

Guarda,

quando sono 

felice veramente

lo sono proprio

di niente.

 

Alberto Vigevani, da Anche le più lievi, in L'esistenza - Tutte le poesie 1980-1992, Einaudi, 2010

 

°ascoltando Peter Broderick - And It's Alright - https://www.youtube.com/watch?v=TJZTFSabeec


9 gennaio 2025

Riconoscere gli angeli

 


Non solo ali piumate e vesti bianche: ci sono angeli che vestono in modo meno classicangiolesco o che sono decisamente stravaganti. Ricordi che cosa indossava l’ultimo angelo (perché ne sei cert*: era/è un angelo) che hai incontrato?

***

 

Angeli

 

Gli angeli li incontro di rado

non so perché sempre in tram:

difficile prevedere

su quale linea, in che orario.

 

Ci sono i corrotti del sabato sera,

riccioli ossigenati, labbra viziose,

senza pensiero gli occhi sfrontati.

Vestiti unisex come loro conviene,

gli stivaletti viola o d’argento,

salgono e scendono a frotte

scontrando le ali gualcite

da poveri uccelli che non volano più.

 

Ci sono quelli di una sera qualunque,

angeli tristi e solitari

seduti nell’angolo di un tram semivuoto:

messaggeri che tacciono

sapendo quanto pesano

le parole che sono

costretti a portare:

non sai a chi, non sai dove.

 

Alberto Vigevani (Milano, 1918-1999), da L’esistenza – Tutte le poesie 1980-1992, Einaudi, 2010

 

°ascoltando Sebastian Rochford, Kit Downes -    Silver Light -     https://www.youtube.com/watch?v=IQUXveCEdzI

5 gennaio 2025

A volte

 Succede anche a te? (A me, sì)

***

 

A volte mi sento

sfiorare da un soffio,

un gesto, qualcosa

 di passato o futuro

che misteriosamente

voglia giocare

col mio presente.

 

Alberto Vigevani (Milano, 1918-1999), da L'esistenza - Tutte le poesie 1980-1992, Einaudi, 2010

 

°ascoltando  Robert Forster - Roads - https://www.youtube.com/watch?v=0-EOWHGBYk8


2 gennaio 2025

La bugia bianca

 

La neve è bellissima ma un po' bugiarda: ti fa credere, per qualche attimo, che tutto possa ricominciare da quel bianco senza macchia. Poi ti giri e vedi le tue orme...

***


quasi

 

come i passi nella neve

lasciano segni di presenza

così toccare il silenzio

dei cristalli ci fa sentire vivi

forse più soli ma vivi

segni su un foglio bianco

 

potremmo quasi rinascere

 

©i.m.2025

 

°ascoltando Mumi - The Four Seasons: Winter - https://www.youtube.com/watch?v=t5x-ZrB7c8Y&t=16s

 

 

29 dicembre 2024

Quattro chiacchiere con la luna

 

Tu ce l’hai una scala per salire sulla luna (e poi ridiscendere) quando non riesci a dormire?

***

 

Disabitata la luna?
Ma è lei il suo bianco abitante.
Condomina e casa
abitante e abitata
inquilina pallida
finestrella e affacciata.

Vivian Lamarque, da “Poesia”, n.350,  luglio/agosto 2019, Crocetti Editore

 

°ascoltando King Crimson - Moonchild -  https://www.youtube.com/watch?v=86kiDFgs_II

28 dicembre 2024

Come stranieri

 

Ill. di Hannah Arnesen, da Stardust, 2023 (nell'edizione italiana da Orecchio Acerbo, 2024)

Qual è il tuo modo di stare al mondo?

***

Nevicano gli anni
la schiena trascina bauli
di fiocchi di neve
eppure ogni giornata
è un capolavoro in sé compiuto
e tace. Molte cose la poesia
ignora di me. Molte cose
io ignoro della poesia.
Come stranieri venuti
da luoghi lontani
reciprocamente ci stupiamo
dei nostri modi di stare al mondo.

Chandra Candiani, da Pane del bosco, Einaudi, 2023, p.61

 

°ascoltando Sparklehorse – Blue - https://www.youtube.com/watch?v=EdNrIH_QkXM

27 dicembre 2024

Lingua universale


Ill. tratta da “L’imagier des senses,” di Anne Crausaz, éditions Askip, 2022

(Quel linguaggio universale per tradurre l’essenza delle cose)

***

 

dimmi la parola per mare
e la parola per erba dimmi
dimmi le parole che dicevamo
in quella lingua
quando ancora non sapevamo nessuna parola
ma pronunciavamo l’essenza
attraverso l’alito del vento
il gusto del latte
l’aroma della mela
il sangue sulle ginocchia
sbucciate
negli spigoli
che non formavano ancora
cose.

Antoaneta Nikolova (Bulgaria, 1961), da Sega rekata e preljala (“Adesso il fiume è straripato”), 2020,  traduzione di Alessandra Bertuccelli

 

°ascoltando Sainkho Namtchylak – Old melodie - https://www.youtube.com/watch?v=Em4lTlFGJ9g



25 dicembre 2024

Da imitare

 


La poesia qui sotto è perfetta in questo periodo di buoni propositi: smettere di preoccuparsi troppo per tutto e finalmente respirare (se non proprio cantare).

(A me è stata regalata da mia figlia, che mi conosce bene… e penso che la attaccherò sulla porta del frigorifero...).

***

Mi preoccupavo

 

Mi preoccupavo parecchio.

Per il giardino: crescerà?

Per i fiumi: scorreranno nella giusta direzione?

Per la Terra: sta girando nel mondo in cui dovrebbe?

E se non è così, come posso io correggere le cose?

Avevo torto o ragione,

sarò perdonata? Posso fare di meglio?

Sarò mai in grado di cantare? Persino gli uccelli

sanno farlo mentre io… io sono senza speranza.

La mia vista sta già calando

o me lo sto solo immaginando?

Mi verranno i reumatismi, l’artrite, la demenza?

Finalmente mi resi conto che preoccuparmi non mi portava da nessuna parte.

E ho lasciato perdere. Ho preso il mio vecchio corpo,

sono uscita fuori nella luce del mattino

e ho cantato.

 Mary Oliver, da Swan: Poems and Prose Poems, Beacon Press, 2010

*

I Worried

 I worried a lot. Will the garden grow, will the rivers
flow in the right direction, will the earth turn
as it was taught, and if not how shall
I correct it?
Was I right, was I wrong, will I be forgiven,
can I do better?
Will I ever be able to sing, even the sparrows
can do it and I am, well,
hopeless.
Is my eyesight fading or am I just imagining it,
am I going to get rheumatism,
lockjaw, dementia?
Finally, I saw that worrying had come to nothing.
And gave it up. And took my old body
and went out into the morning,
and sang.

 

°ascoltando Caroline Shaw & Sō Percussion - Other Song - https://www.youtube.com/watch?v=s5YNFT1VFK0