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15 novembre 2024

Tutto per noi, niente per noi

 



Supermercati, centri commerciali, cataloghi virtuali. Tutto sembra essere lì per noi, basta allungare un braccio (o un dito sulla tastiera del pc); in realtà nulla è davvero per noi; ma forse i carrelli della spesa (veri o virtuali) sono quelli che ci conoscono meglio di tutti.

***

 

Il centro dell’universo

Quando spingo il carrello in giro per il supermercato,
sono il centro dell’universo;
su e giù per le corsie dei fagioli e dei succhi,
sono il centro dell’universo;
che vivo solo non è importante;
che sono un amante mollato non è importante;
che nuoto nel mio lavoro come un pesce fuor d’acqua non è importante;
sono il centro dell’universo.

Sono sempre qui, se hai bisogno –
sono il centro dell’universo.

 

Paul Durcan (Dublino, 1944), da Blue and Blue: un’antologia di poeti anglo-irlandesi-americani, Sometti, 2000, traduzione di  A. Bertoni

°ascoltando Villagers - Truly Alone - https://www.youtube.com/watch?v=1EMwxrgka08


14 novembre 2024

“Le cose che non lasciano in pace”

 


(Dove le metti?)

***

 

Le cose

– Dove metti tutte le cose che leggi? –
mi chiedi dopo l’acquata
mentre il cielo s’accende di lampi
tardivi. Blu cobalto con cenere. Io sto seduto
come un indiano, spio dal divano. Dove le metto?
Un po’ vanno a finire negl’ingombranti
ogni primo giovedì del mese passa il camion
e se li porta via i falsi tappeti
le poltrone slabbrate, i giocattoli zoppi.
Un po’ s’impigliano ai fili, altre il vento
le porta via, le seppellisce nella sabbia.
Restano le cose che non lasciano in pace
le cose che tagliano, che feriscono
quelle che scavano gallerie
le cose che cinguettano e luccicano
le cose vive
le cose.

Alberto Nessi (Mendrisio, 1940), da Ladro di minuzie – Poesie scelte, 1969-2009, Casagrande, 2010

 

°ascoltando Kenny Barron - Soul Eyes · https://www.youtube.com/watch?v=QEhlyMlZtV8

4 novembre 2024

Che cosa vedi?

 

  

Illustrazione di Hannah Arnesen, da “Stardust - Polvere di stelle”, Orecchio Acerbo Edizioni, 2024

 

Guarda! Dalla tua finestra, proprio adesso, si vede qualcosa di bello e illuminato, sì... guarda bene.


***

 

A volte crede di essere il solo
a guardare un passaggio di nuvole
sui tetti di questa città
una avanza, è tutt'uno con l'altra
rispunta, è diversa, scompare
la finestra è il suo microscopio
le nuvole i suoi minimi quanta.
 
Luciano Erba (Milano 1922-2010), da Negli spazi intermedi: poesie '96 - '98, All'insegna del pesce d'oro, 1998 

 

°ascoltando Angel Olsen - Windows - https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=0CQSOoFlaxI

2 novembre 2024

Oltre l’abitudine

 


(Poesia da aggiungere senza dubbio a quel quinto di cui parlavo qui: poco o tanto?)

***

 

Per Julia al supermercato

 

Donna strana, bella e distante,

che spingi un carrello lungo un viale di lattine,

un bambino al seguito, la lista della spesa in mano,

 

quanto adoro la curva della tua vita,

l’ondulare del tuo corpo, la pausa, il tuo voltarti

e chinarti sul fianco come una canna.


Lasciami riempire  il tuo carrello di pane fresco

e colmarti le braccia di carciofi e vino,

lasciami spiegare che pensarti altrove


ma trovarti qui ha stracciato il velo

con cui l’abitudine mi offusca gli occhi

e dalla crepa esplodi, come la prima volta,


tu, donna con le labbra morbide, i fianchi caldi

e la sciarpa rossa che respiri, parli, ti affretti e ridi.

 

Chris Mann (Port Elizabeth, Sud Africa, 1948-2021),  da Rudiments of grace, traduzione di Marina Brancaccio e Rossella Pedone, in "Poesia. Rivista internazionale di cultura poetica", vol. 26, 2024

°ascoltando The Cure - Lovesong - https://www.youtube.com/watch?v=kplT6ftFokA

31 ottobre 2024

Si divertono?

 


(Già. Che cosa fanno?)

***

 

 

I gatti

 

Cosa faranno i gatti

Per divertirsi

Quando non ci siamo

Non so.

Hanno il giardino

E le siepi

Dei vicini,

E, talvolta, può darsi

Che si spingano fino alla porta miagolando,

Con gocce di latte sul mento,

Ondulando lustre le code

E dando segni d’allarme

Quando la luce

Nel frigorifero

Si accende. Ma cosa

Faranno il giorno intero.

È un quartiere uggioso.

Bambini urlano

Al parco giochi.

Le auto passano in una luce bluastra.

Alle sei i gatti ci corrono incontro

Quando rientriamo dal lavoro

Accoglienti, eccitati, danzanti,

Dopo la lunga giornata.

 

Weldon Kees, da The Collacted poems of Weldon Kees (1960, 2003), traduzione di Graziano Krätli, in “Poesia”, Crocetti,  maggio 2024, nr. 25

 

 

° ascoltando Weakerthans - Plea from a Cat Named Virtute - https://www.youtube.com/watch?v=pmkNPOBWdGs

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...