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20 giugno 2021

Agguati

 


Ha ragione la poetessa: anche la bellezza è sempre in agguato (per fortuna).
Qual è stato l’ultimo agguato della bellezza da cui sei stat* sorpres*?

***

L’agguato

M’ero scordata il canto delle rane
nel silenzio di un anno – non avrei
forse dovuto avventurarmi sola
al crepuscolo in questa via deserta.
La Bellezza è in agguato. Chi si muove
fra me e quel grido di rane? Prego
la selvaggia Bellezza di aiutare
nel cammino una timida creatura
che da una casa all’altra deve andare!
 
Edna St. Vincent Millay (Rockland, Maine, 1892 – 1950), da Poesie, traduzione di Silvio Raffo, Crodetti Editore, 2020
 
°ascoltando Martin Denny – Quiet Village https://www.youtube.com/watch?v=Nnq2Z2Iu9S4&t=10s

 

24 ottobre 2020

Te li ricordi gli animali?

 

 Un rimedio per l’insonnia e una bella domanda:

I.

A notte fonda, se non funziona
la pastiglia, guardo gli animali
sullo schermo del computer.
Mi calmano le ali, la savana,
lo sterno carenato degli uccelli.
Aspetto gli sbadigli dei felini
quelli docili dei gatti soprattutto.
Dopo sbadigliando torno a letto.

2.

Come mai di colpo poi spariscono
senza dare spiegazioni, come mai
nessuno vuole più sentire il verso
del cavallo, nessuno dice più nitrito,
raglio, nessuno vuole più un barrito.
Sono grandi glaciazioni, gli animali
se ne vanno dalle case nottetempo.
Ci si sveglia e non c’è più l’infanzia.

Andrea Bajani, da Dimora naturale, Einaudi, 2020




23 marzo 2019

Meglio al Polo Sud

 

Strano animale,

l’Homo sapiens.

***

A un pinguino all’acquario di New York

In genere si comincia coi giochi acrobatici. L’esibizione
degli animali si svolge in file ordinate, le coccarde davanti:
un trio di foche, la palla in bilico sul muso, agili,
snelle statue sincronizzate dai domatori
come i ballerini di Broadway, come nei ghetti i vagabondi,
i corpi magri, contorti, contro le scale antincendio.
Poi venne lui, questo giovane pinguino col nome del dotto
tedesco, e stava lì, e nulla sapeva fare, nulla voleva, un eroe
di vecchi vaudevilles, di lampeggianti film comici,
stagliato in bianco e nero, in balia dei gradini, delle
                                                       storture del mondo.
Segreto beniamino di una minoranza di elettori bambini,
era lui l’impiegato in frak, sul bordo della vasca
traballante, brividi alle pinne, fremiti nelle ali.
Misero e perfetto il suo far nulla, fino all’uscita senz’inchini.

Durs Grünbein, (Dresda,  1962), da A metà partita (Poesie 1988 – 1999), a cura di Anna Maria Carpi, Einaudi, 1999

°ascoltando  Paul McCartney & Wings – Wild Life https://www.youtube.com/watch?v=PVBmogGl5xc