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4 settembre 2023

Parole-nuvole


 

Le parole-nuvole di questa poesia sono così leggere, così riposanti e musicali che ti senti dondolare in aria e potresti addormentarti, lì, tra quelle nuvole…

 

(Non sono solo nuvole le nuvole
che nuvola più nuvola più nuvola
fanno disfanno nel cielo figure
di maghi di draghi o serpi o sirene
ma sillaba più sillaba con cura
staccano voci musiche serene
queste che fra parentesi ho posate
sulla prora di nuvole d’estate)

Pierluigi Cappello, da Azzurro elementare, Rizzoli, 2014

°ascoltando Max Richter – Written on the Sky https://www.youtube.com/watch?v=h2L3yoRgI3E

 
 

 


19 giugno 2023

Voli metaforici



Vuoi volare per un momento? Metti una nuvola per cappello e lascia andare i sassi che hai nelle tasche (e nelle scarpe).

***

 

Il cielo è così basso che, calcata,
come un panama, sul capo questa nuvola,
sfrecci con le altre nuvole al séguito
– balenio di talloni, acciottolio di tasche –
scampando all’acquazzone, sassi in tasca,
ti torna in mente ogni pietruzza-trovatella,
– la gravità terrestre – ma buttarle spiace
e sotto i piedi un pastone di schiuma,
selvatichezza e vuoto sulla lunga spiaggia
e, tolto il panama, ti sembrerà di non 
raggiungere, inciampare e che l’onda ti spiani,
e a un tratto ti involi – così vicino è il cielo.

 

Irina Ermakova (Crimea, 1951), da Lo specchio di bronzo, Einaudi, traduzione di Alessandro Niero

°ascoltando Giovanni Allevi – Born to flyhttps://www.youtube.com/watch?v=5UOLAX5_AHo


21 dicembre 2022

Clouds Therapy

 



(Non serve neppure prendere appuntamento)

***

 

La storia delle nuvole, II

 

Contemplare le nuvole va raccomandato
a stressati, affannati, gelosi, depressi.
Al tramonto con quei loro lembi
rosso-oro superano Patinir e Tiepolo.
I più fugaci di tutti i capolavori, più
difficili da contare dei branchi di renne,
non vanno a finire in alcun museo.
Archeologia di nuvole – scienza d’angeli.
Sì, senza le nuvole tutto quel che vive
morirebbe. Sono degli inventori: nessun
fuoco senza di loro, nessuna luce elettrica.
Sì, è raccomandabile, se presi da stanchezza,
rabbia e disperazione, volgere gli occhi
verso il cielo.

Hans Magnus Enzensberger, da “Poesia” n. 227, Maggio 2008, La storia delle nuvole: 99 meditazioni, traduzione di Gio Batta Bucciol,Crocetti Editore, 2008

°ascoltando The Cult – In The Cloudshttps://www.youtube.com/watch?v=Mi_TaQwjTEg


10 ottobre 2022

Le nuvole vanno di fretta

 


 


(Le nuvole vanno di fretta, e non sono sempre rosa)

***

Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole –
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.

La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose, disposizione.

Non gravate della memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.

Ma quali testimoni di alcunché –
si disperdono all’istante da tutte le parti.

In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.

Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.

Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole,
non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.
Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.

Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.

Wislawa Szymborska, da Elogio dei sogni, traduzione di Pietro Marchesani,  collana Un secolo di poesia – Corriere della Sera

°ascoltando  Joni Mitchell – Both Sides Now – https://www.youtube.com/watch?v=7cBf0olE9Yc


17 luglio 2022

Il grande gioco delle nuvole

 


Camminando insieme alle nuvole (e sotto un cielo sempre diverso)

***

Canzone

Le nuvole sono legate alla terra ed al vento.
Fin che ci saran nuvole sopra Torino
sarà bella la vita. Sollevo la testa
e un gran gioco si svolge lassù sotto il sole.
Masse bianche durissime e il vento vi circola
tutto azzurro – talvolta le disfa
e ne fa grandi veli impregnati di luce.
Sopra i tetti, a migliaia le nuvole bianche
copron tutto, la folla, le pietre e il frastuono.
Molte volte levandomi ho visto le nuvole
trasparire nell’acqua limpida di un catino.
Anche gli alberi uniscono il cielo alla terra.
Le città sterminate somiglian foreste
dove il cielo compare su su, tra le vie.
Come gli alberi vivi sul Po, nei torrenti
così vivono i mucchi di case nel sole.
Anche gli alberi soffrono e muoiono sotto le nubi
l’uomo sanguina e muore, – ma canta la gioia
tra la terra ed il cielo, la gran meraviglia
di città e di foreste. Avrò tempo domani
a rinchiudermi e stringere i denti. Ora tutta la
vita son le nubi e le piante e le vie, perdute nel cielo.

Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908-1950) da Poesie del disamore e altre poesie disperse, Einaudi, 1968

°ascoltando Avishay Cohen Trio – Below – https://www.youtube.com/watch?v=IpzObDBSecQ


9 gennaio 2022

Tu lo sai?

 



(Io ancora no)

Tu lo sai?

Forse dalle nuvole, talvolta
̶   li hai visti i raggi di luce scendere leggeri?  ̶
puoi raccogliere
piccoli frammenti di coraggio:
ne basterebbe  uno
a illuminare
                la nostra infinita salita.
Ne basterebbe uno.
Tu lo sai
                dove vanno a cadere?

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando Eva Cassidy – Over The Rainbow https://www.youtube.com/watch?v=2rd8VktT8xY


24 settembre 2021

Sai nuvolare?



Fatti nuvola

Il tempo t’insegnerà
a essere nuvola:
cambierai forma nel vento
senza aspettareil tramonto
per sentirti colore.

Fatti nuvola
per sfiorare gli alberi
per vedere meglio ogni cosa
per sorridere nel buio

e fatti nuvola – se vuoi –
anche per piangere.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020

 

Ripropongo una mia poesia “nuvolosa” ringraziando di cuore Antonio Stangherlin e Catia Carlon che hanno realizzato questo delicatissimo video:

 

(chitarra e video di Antonio Stangherlin, voce di Catia Carlon,  musica di J.M.Zenamon: SOÑANDO –Dreaming–  testo di Irene Marchi)



 


3 marzo 2021

Senza frontiere

 


(Le nuvole non conoscono le frontiere)

***

 

Frontiere di paglia

 

La terra non sa di avere limiti.
La terra sa che nel muoversi
inghiotte il tempo nello spazio
ignorando le frontiere.
Si obnubila quando i venti la spazzano
non sa più dove inizia e finisce.
È felice di essere rotonda e nuotare
mentre le nubi cancellano le immaginarie
      linee che gli uomini inventarono
      per la guerra.

Carmen Yañez, da Senza  Ritorno, Guanda Editore, 2020

 

°ascoltando Buffy Sainte Marie – Universal Soldier https://www.youtube.com/watch?v=zYEsFQ_gt7c


20 febbraio 2021

Domani e poi domani e poi domani ancora…

 



Aspetta

Se non ce la fai più
siediti sull’erba
e aspetta,
potrebbe raggiungerti
– bagnato di nuvole –
quel raggio di sole.
Al risveglio, comunque,
ti abbraccerà
la rugiada.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando Ólafur Arnalds –Tomorrow’s Song   https://www.youtube.com/watch?v=SGCQKquVSUM&feature=emb_title


12 novembre 2020

Una favola antica

 


Il cielo è sempre un bel libro da leggere (e rileggere)

***

 

Ogni pino al crepuscolo
alberga l’uccello
della sua voce
perpendicolare e immobile
la foresta
indifferente alla storia
senza lacrime come la pietra
ripete
con tremula eccitazione
l’antica favola
del sole che muore.

John Berger, da E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto, traduzione di Maria Nadotti, Il Saggiatoere Editore, 2020

 


°Ascoltando Bert Jansch – Avocet https://www.youtube.com/watch?v=laROagHBwbs


11 settembre 2020

… “da un’altra parte il cielo”

 




Le parole

Annodammo la nostra infanzia ai capelli delle nuvole
e non fu la pioggia, fummo la pioggia;

la mano dell’uomo ci sradicò dall’aria
e lungo i canyon della nostra pelle
attecchì il pensiero;

le nuvole furono scrittura,
la nostra voce un nodo sciolto,
noi da una parte, da un’altra parte il cielo.

Pierluigi Cappello  (Gemona del Friuli, 1967 – 2017), da Un prato in pendio, Rizzoli, 2018

*ascoltando Mark Knopfler – In The Sky https://www.youtube.com/watch?time_continue=9&v=Ie3-IVOh7uo&feature=emb_title


25 giugno 2020

Il tango delle gocce e altre storie


Dalla raccolta di poesie per bambini (ma non solo) di Pierluigi Cappello…
ssshh… leggiamo sottovoce per non rovinare la magia…

***

La pioggia

Questa pioggia è da ascoltare,
è il concerto delle gocce:
fatto in battere o in levare
suona note dolci o chiocce.
Fruscian gocce sopra il prato,
tamburellano le foglie
ridon tutte sul selciato
piange il vetro che le accoglie.
Sembra quasi dire il cielo
sono triste e allora piango,
ma incompenso, in parallelo,
ogni goccia balla il tango,
molte scendon le grondaie
tristi alcune, alcune gaie.

°°°
La nuvola e il sole

Sta fermo e annoiato
e il cielo è il suo letto:
è il sole dorato
che gonfia il suo petto
davanti alla faccia
di quel grande re
gli piaccia o non gli piaccia
si chieda il perché
la nuvola passa
si ferma e lì sta
sta ferma lì bassa
e al sole non va;
poi riapre il suo uscio
ma senza parole:
la nuvola è un guscio
e dentro c’è il sole.

°°°
Le lucciole

Un puntino, più un puntino,
poi pian piano un altro ancora,
tutti accesi, nel giardino,
finchè il buio si colora:

luccioline, fiammicelle,
in crescendo, poi in calando,
si travestono di stelle
a mezz’aria, palpitando.

Sembra luce che sospiri
al profondo cielo vasto
come astronomo che ammiri
delle stelle il lento fasto.

E se poi le luccioline
se ne vanno ad una ad una
come luci chiacchierine,
figliolette della luna

resti tu come incantato,
resta il buio innamorato.

Pierluigi Cappello, da Ogni goccia balla il tango. Rime per Chiara e altri pulcini, Rizzoli, 2014

*ascoltando Leonard Cohen – Lullaby https://www.youtube.com/watch?v=18OUIM-4DMM


16 giugno 2020

Inaspettatamente


 

Una carezza

Questa mattina
per un momento
qualcosa si è posato sui miei occhi,
sulle mie dita
è scivolato un riflesso di cielo.
Allora ho capito,
era la carezza di una nuvola.
Non l’aspettavo
ma è arrivata.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020

 

*ascoltando Little Wing (interpretata da Gil Evans) https://www.youtube.com/watch?v=FUQM06Mbjys


19 aprile 2020

With a little help from… the rain

Una poesia popolare giapponese (citata da Roland Barthes in Frammenti di un discorso amoroso) ci sprona con queste parole:

Così è la vita:
Cadere sette volte
E rialzarsi otto

(perché si cade… e ci si rialza).

 ***


Tieniti pronto

Quando la pioggia
– inevitabile –
bagnerà il centro
del tuo dolore
regalati un grido
                           vivo
lascia andare

 bagnerà il centro
del tuo dolore
regalati un grido
                           vivo
lascia andare
ogni lacrima,
stenditi nel fango
un’ultima volta.
Tu guarda le nuvole
e tieniti pronto.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020

°ascoltando Ezio Bosso – Music for Weather Elements: Rain, In Your Black Eyes https://www.youtube.com/watch?v=_vcSUaWOMI4


4 aprile 2020

Risorse naturali

 



Aspetta

Se non ce la fai più
siediti sull’erba
e aspetta,
potrebbe raggiungerti
– bagnato di nuvole –
quel raggio di sole.
Al risveglio, comunque,
ti abbraccerà
la rugiada.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando Jeff Beck – Morning Dew  https://www.youtube.com/watch?v=_AsHvTZASFk


2 aprile 2020

Che cosa fai lì?

 

canta

Dov’è la tua voce?

***

 

Perché non canti?

Vorrei chiederti perché
non liberi il suono delle nuvole
tra i tuoi pensieri cadute:
dove hai chiuso le note
che ti sfiorano da sempre?
Perché non canti?
Ricordati dell’albero
che dà voce al vento,
e della neve che è musica
nei suoi cristalli di silenzio.
Non nasconderti,
dov’è la tua voce?

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando Cat Stevens –  If You Want To Sing Out, Sing Out https://www.youtube.com/watch?v=1UbyQ2aoZAo


4 dicembre 2019

Invisibilità

 

Quante volte abbiamo desiderato di essere invisibili?
E quante volte abbiamo desiderato di non esserlo?

(Due brevi righe per tutti quelli che si sentono in qualche modo invisibili)

***

 

Sono qui

Ho chiesto alla brina
che mi vestisse di nuvole

dolcissima
lei mi ha accontentata
e ora chiedo a voi,
nuvole bianche di vento,

sono qui, esisto: mi vedete?

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°Ascoltando Wolf Hoffmann – Blues For Elise https://www.youtube.com/watch?v=v8QtrY3iIg0


24 ottobre 2018

Parlare con le nuvole


Non prendertela con me se parlo con le nuvole”.
Henry David Thoreau

Parlare con le nuvole è da tipi strani? Secondo me no (e non lo dico per non essere catapultata nel gruppo dei tipi strani – ammesso che esista, questo gruppo, o ammesso che esista la normalità). Secondo me parlare con le nuvole è un bel modo per chiarirsi le idee. (E le nuvole non rideranno mai di noi).

***

 

Punta sulle nuvole
sugli alberi e su altre cose mute,
non tue, non vicine,
non addestrate a compiacerti,
punta sulla luce, cercala sempre,
infine punta sulla tua follia,
se ce l’hai, se non te l’hanno rubata
da piccolo.

Franco Arminio, da Per tornare assieme nella casa del mondo (manifesto per il nuovo anno), 2017/2018, AnimaMundi Edizioni.

*ascoltando Peter Green –The supernatural https://www.youtube.com/watch?v=YoasUjXBkm8

 

19 febbraio 2018

Ricette poetiche

 


Tre etti di libertà e due di fantasia, un bicchiere di pioggia viola, una manciata di nuvole (meglio se quelle del tardo pomeriggio) e un pizzico di follia (meglio se inguaribile): mescola con leggerezza e fai lievitare le parole nell’aria.

***

 

Prendete una parola? prendetene due
fatele cuocere come se fossero uova
scaldatele a fuoco lento
versate la salsa enigmatica
spolverate con qualche stella
mettete pepe e fatele andare a vela.

Ora dove ve n’andrete?
A scriver davvero? A scriver?

Raymond Queneau (Le Havre, 1903 – Parigi, 1976), da Il cane con il mandolino, 1965

 *

La materia della poesia

                                      Per Salah Stétié

C’è una sostanza delle cose che non
si perde quando le ali della bellezza
la toccano. La perdiamo di vista, talvolta,
girando gli angoli della vita; ma
lei ci insegue con il suo desiderio
di permanenza, e viene a contaminarci
con l’infezione divina di una febbre di
eternità. I poeti lavorano
questa materia. Le loro dita estraggono
il caso da dentro chi va
loro incontro, e sanno che l’improbabile
si trova nel cuore dell’istante,
nell’incrocio di sguardi che
la parola della poesia traduce. Leggo
ciò che scrivono; e dalla fiamma che
i loro versi alimentano si leva
un fumo che il cielo disperde, in
mezzo all’azzurro, lasciando appena un
eco di ciò che è essenziale, e permane.

Nuno Júdice, da La materia della poesia, 2015, traduzione Chiara De Luca, Ed. Kolibris

°ascoltando Peter Green – The Supernatural https://www.youtube.com/watch?v=YoasUjXBkm8


Ipotesi di percorso

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