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13 aprile 2025

La timidezza delle chiome

 

La timidezza delle chiome  è un fenomeno  che consiste nello sviluppo di una volta arborea in cui le chiome dei diversi alberi non si toccano (riguarda solo alcune piante, quando si trovano a crescere in condizioni di sovraffollamento). Questo comportamento, che crea un particolare effetto a mosaico (visto dal basso o dall’alto), anche se ben documentato, manca ancora di una spiegazione univoca e definitiva. Ma é bello pensarlo come una forma di rispetto reciproco, di attenzione, un dare spazio all’altro senza oscurarlo. (Quanto da imparare!)

***

 

 

 

non ti ruberò
la luce           né il respiro

del sole ti porterò via

con te aspetterò che il tempo
ci disegni sulla pelle
amara la sua carezza

e sarà dolce sfiorarti soltanto

 ©i.m.2025

 

°ascoltando Children of Gaia  - di Alessandro Bianchi ·  Luca Antolini · Lorenzo Confetta- https://www.youtube.com/watch?v=0U6fW-IHmQk

2 aprile 2025

“Non rumori ma voci”

 

(Camminando tra gli alberi)

***

 

Non rumori ma voci

pervadono il giardino

cadenze di pioggia veloci

piccoli voli passaggi

spirituali del vento sulla scena

degli alberi sui loro

gestuali retaggi.

L’alto prato frusciante di segreti

erbe d’oblio e d’amore in sé nasconde

più sapienti e odorose quando appare

moltogemmata la notte

che nei suoi cupi smalti nella lenta

ruota di stelle inghiotte

gli sguardi e indolore fa il pensiero.

 

Gabriella Leto (Roma, 1930-2019), da Nostalgia dell’acqua, Einaudi, 1990

°ascoltando  Diatom Deli - Sunday’s Dying Light - https://www.youtube.com/watch?v=j8ukt6tMfo0

23 dicembre 2024

Cara Terra…

 

 

  (Una richiesta)

***

 

terra, fai di noi alberi
e le radici si incontrino invisibili e profonde
cielo, fai di noi alberi
e i rami si tendano oltre le ferite dei tronchi
venti, date agli alberi di diventare bosco
dove l’uno sia rifugio all’altro
sole, schiudi i nostri occhi
incalzaci a far foglie a svernare poi ancora a far foglie
tutto il resto sapremo sbrigarlo noi

Inese Zandere (Lettonia,1958), da  Mantojumi, Neputns 2021, traduzione di Margherita Carbonaro

°ascoltando  Caroline Shaw/Attacca Quartet -  The Beech Tree (Plan & Elevation: V) - https://www.youtube.com/watch?v=T9ZfTQoDPZA

 

21 settembre 2024

Quello che non si vede

 

 


 

Ill. di Anne Crausaz, da L'imagier des senses, 2022, éditions askip


(La parte che di noi non mostriamo, ma che ci tiene vivi, non ha molto bisogno dell'ennesimo paio di scarpe nuove, né del cellulare da polso: ha bisogno di…  — continua tu con quello che vuoi).

***

 

Guardando querce e sughere,

peri selvatici, frassini,

olivastri, tu pensi che l’albero

sia tutto lì, davanti a te: la base,

il tronco, la chioma luminosa.

Ma un’altra chioma esiste,

umida sotterranea verminosa –

un’arborea realtà occulta,

riparata, che gemella alla prima

reclama acqua anziché luce.

 

Non accade forse lo stesso nella nostra vita?

Per la metà che affiora e dinamica

si muove scambia produce, un’altra

metà restia a mostrarsi

risulta decisiva: è lei a pompare

il sangue (buono o cattivo)

che rende una creatura,

                                         viva.

 

Franco Marcoaldi, da La trappola, Einaudi, 2012

 

°ascoltando Pink Floyd - Signs of Life - https://www.youtube.com/watch?v=ajp4InLnhGw&t=102s

26 gennaio 2024

Parlano

 


(Parlano. Ma che cosa dicono?)

***

 

 

Vorranno pur dire qualcosa queste foglie
così lente a morire che insistono
a stare sui rami d’inverno i viali
in città ricolmi di gialli gloriosi di ruggini
caldi, il cielo che non trova dove infilarsi
le chiome compatte che il vento non smaglia
la pioggia non buca vorranno pur dirmi qualcosa.

Giusi Quarenghi, da Di più temo la luce, in Basuràda, Book Editore, 2017

°ascoltando  Bert Jansch – The Gardenerhttps://www.youtube.com/watch?v=8W3Tdgxxp5g

 


2 gennaio 2024

Le parole del poi

 



(Se sbagliamo spesso le parole del prima,
speriamo almeno di non sbagliare quelle del poi)

***

Poi

Nasciamo tutti innocenti
per questo, poi, la terra ci accoglierà

così, quando (poi) non ci sarò
cercami laggiù tra quegli alberi
nelle parole che si scambiano le foglie:
se qualcosa di me resterà, andrà lì a respirare
e, quelle, saranno le mie parole più belle

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

 

° ascoltando If These Trees Could Talk – “The Here and Hereafterhttps://www.youtube.com/watch?v=pUXbrvRawA0&t=2s


30 gennaio 2023

Ti sembra poco?

 



Guarda bene. Ti sembra poco?

***

 

Quello che c’è sotto il cielo

Fermati a quello che c’è sotto il cielo.
Gli astri, lasciali ruotare lassù.
Non può bastarti un filo

d’erba e d’acqua, il vento,
questo miracolo del vento tra i pini,
le fiamme dei falò che divampano

e i rami spezzati che diventano
purpurei, friabili, di cenere,
questo immenso miracolo del fuoco,

le nuvole, le rose, le api,
i corpi che si cercano con non meno
luce in sé che le albe… ti sembra poco?

Giuseppe Conte, da Poesie 1983-2015, Mondadori, 2015

°ascoltando  Bandabardò – Lo Sciopero del Sole https://www.youtube.com/watch?v=KYY1kJbtmtQ&t=91s