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4 luglio 2024

Di luna e di sole

 


(Di luna e di sole, in percentuali variabili)

***

 
La mia timida ombra lunare volentieri
parlerebbe con la mia ombra solare da lontano
nella lingua dei folli;
nel mezzo io, sfinge illuminata,
mettendo pace, a destra e a sinistra
l’una e l’altra ombra ho generata.

Muzot, metà febbraio 1922

Rainer Maria Rilke, da Poesie 1907-1926, a cura di Andreina Lavagetto, Einaudi, 2014

 

°ascoltando Brian Eno – Emerald and Stone  – https://www.youtube.com/watch?v=32LYH714EmM

30 settembre 2023

Noi e la nostra (parte in) ombra


Che cosa dice la tua ombra?

 

Sotto la palpebra

Sono perseguitata da alcune parole che si scrivono da sole
le trovo quando rileggo le mie righe e so che non sono stata io
forse qualcun altro, sconosciuto, invisibile, ha scritto
senza il mio permesso questa parola che resta a me sconosciuta,
e mi chiedo, chi mai abita sotto la mia palpebra o sotto la mia unghia
e a ogni lettera mi scrive parole dirette soltanto a me?
Sono sicura che, se le raccogliessi, se le mettessi in fila l’una dopo l’altra,
nascerebbe la storia di qualcun altro, forse di colui che si nasconde.

Gilda Vălcan (Romania, 1973), da Io sono ombra-Poesie scelte, p. 61, traduzione tratta da www.orizzonticulturali.it

 

***

Sub pleoapă

Sînt bîntuită de unele cuvinte care se scriu singure
le găsesc cînd îmi recitesc rîndurile și știu că nu eu
poate altcineva, neștiut, nevăzut, a scris
fără voia mea acest cuvînt ce-mi rămîne necunoscut,
și mă întreb, cine oare îmi locuiește sub pleoapă sau sub unghie
și-mi scrie la fiecare scrisoare cuvinte adresate doar mie?
sînt sigură că, dacă le-aș aduna, le-aș înșirui unul după altul,
s-ar naște povestea altcuiva, poate a celui care se ascunde.

 

°ascoltando New Trolls – “Shadows (per Jimi Hendrix)”, da “Concerto Grosso”(1971) – https://www.youtube.com/watch?v=6tTAo7gnMgc


 




23 luglio 2023

Cose che fanno luce

 


Che cos’è che ti illumina?

(…)

Credo di aver avuto 32 anni ben strani.
E non è stato per me, per niente.
Non una scelta di due strade; se ci  fossero state,
senza dubbio le avrei scelte entrambe.
Mi piace pensare che è stato il caso a farmi comportar bene.
La chiave, forse, è nella mia affermazione spavalda:
“Sono un buon esempio dell’esistenza di una cosa chiamata anima.”
Amo la poesia perché mi fa amare
e mi dona la vita.
E di tutti i fuochi che muoiono in me,
ce n’è uno che brucia come il sole;
può darsi che non illumini la mia vita privata,
i miei rapporti con gli altri,
o il mio contegno con la società,
ma mi dice che la mia anima ha un’ombra.

Gregory Corso, da Scritto alla vigilia del mio 32° compleanno, in Long Live Man (Lunga vita all’uomo), 1962

°ascoltando Niccolò Fabi – L’uomo che rimane al buio – https://www.youtube.com/watch?v=3BEAg_VgaMs&t=9s


20 giugno 2022

L’altra casa

 

Dov’è la tua (tua) casa?

***

Adesso io ho una nuova casa, bella
anche adesso che non v’ho messo mano
ancora. Tutta grigia e malandata,
con tutte le finestre rotte, i vetri
infranti, il legno fradicio. Ma bella
per il sole che prende ed il terrazzo
ch’è ancora tutto ingombro di ferraglia,
e perché da qui si può vedere quasi
tutta la città. E la sera al tramonto
sembra una battaglia lontana la città.
Io amo la mia casa perché è bella
e silenziosa e forte. Sembra d’aver
qui nella casa un’altra casa, d’ombra,
e nella vita un’altra vita, eterna.

Beppe Salvia (Potenza, 1954-1985), da Sillabe, in Cuore, Interno Poesia, 2021

°ascoltando Yann Tiersen – Penn ar Lannhttps://www.youtube.com/watch?v=gR4KZjXhoV0


20 maggio 2022

L’ospite ombroso


C’è una parte fatta d’ombra, dentro di noi, e ogni tanto ci parla.

Tu la ascolti o la eviti?

L’ospite

Molto prima di sera
da te torna chi ha scambiato il saluto con il buio.
Molto prima del giorno
si sveglia
e ravviva il sonno, prima di andare
un sonno, risuonante di passi:
tu lo senti misurare lontananze
e là lanci la tua anima.

Paul Celan (Ucraina, 1920-Parigi, 1970), traduzione di Elisa Biagini, in Antonella Anedda, Elisa Biagini, Poesia come ossigeno – Per un’ecologia della parola, Chiarelettere Editore, 2021, (“Domande”, p. 122)

°ascoltando  Vangelis – La petite fille de la mer https://www.youtube.com/watch?v=m0syKkF4-Qw


23 agosto 2021

Un po' d'ombra

 


All’ombra di alcune parole (buone) si può anche sonnecchiare

***

 

Ogni parola è una nota di musica
Un poco di colore sulla tela
Polvere sulle spalle delle statue
Profumo sulle ali delle farfalle
Ogni parola è una foglia che cade
L’albero è il libro della vita
I suoi rami sono capitoli
Il suo tronco è la linfa del tempo
Ogni poesia è una fantasia
Dove parole colori e foglie
Danzano su un tavolo in Toscana
Un giorno d’estate
Dove la poesia regala l’ombra
Ai gatti che sonnecchiano.

Tahar Ben Jelloun (Fès, Marocco, 1944), da Poesie dipinte (n. 68), in Dolore e luce nel mondo, La nave di Teseo, 2021, traduzione di Cettina Caliò

♣ ascoltando Glen Hansard – Good Life Of Song https://www.youtube.com/watch?v=wLTXAXilNAQ


 

5 novembre 2019

Ti sto parlando, ombra!

 


Ma siamo proprio sicuri che (almeno) la nostra ombra ci conosca totalmente?

***

Mi hai creduto pazza
nel sentirmi parlare a voce alta e ridere
ballando sull’asfalto bagnato dalla pioggia
appena atterrata

ho trovato un interlocutore interessante
che era disposto ad ascoltarmi e
permetteva di toccarlo fin con le scarpe.
Era la mia ombra.

Natalia Bondarenko (Kiev, 1961), da Terra Altrui, 2012

*ascoltando Mike Oldfield – Shadow On The Wall
https://www.youtube.com/watch?time_continue=14&v=_euDhMDDRq4


4 luglio 2018

Voglia di leggerezza

 

Padova – Murales nei pressi di Piazza dei Signori (di Kenny Random)


Forse la nostra ombra lo conosce il segreto della leggerezza nei pensieri.

***

Che cosa chiederesti

Che cosa chiederesti
                                     alla tua ombra
prima del tramonto?
«Sostienimi!» vorrei chiederle io,
«Sostieni il peso
– non tutto! Anche solo di una parte dei pensieri –
sostieni il mio cielo
                                  quando cade a pezzi
sostieni la mia terra
                                   quando trema
sostieni il respiro
                               quando sembra stancarsi.
Sostienimi: tu hai la leggerezza che mi manca».
 
Irene Marchi, da La parte in ombra, Edizioni Ensemble, 2018

* ascoltando Keane – My Shadow https://www.youtube.com/watch?v=lnO2AJiMUZ0


9 gennaio 2018

Non troppo azzurro


Un cielo completamente limpido è bello, certo, ma un cielo con le nuvole non sarà mai uguale a un altro.  Poi, a pensarci bene, un cielo tuttoazzurro ti fa quasi sentire in colpa, se non ti senti  azzurro come lui, mentre le nuvole ti consentono anche un po’ d’ombra.

***

Nuvole

Dovrei essere molto veloce
nel descrivere le nuvole –
già dopo una frazione di secondo
non sono più quelle, stanno diventando altre.
La loro caratteristica è
non ripetersi mai
in forme, sfumature, pose e disposizione.
Non gravate della memoria di nulla,
si librano senza sforzo sui fatti.
Ma quali testimoni di alcunché –
si disperdono all’istante da tutte le parti.
In confronto alle nuvole
la vita sembra solida,
pressoché duratura e quasi eterna.
Di fronte alle nuvole
perfino un sasso sembra un fratello
su cui si può contare,
loro invece sono solo cugine lontane e volubili.
Gli uomini esistano pure, se vogliono,
e poi uno dopo l’altro muoiano,
loro, le nuvole,
non hanno niente a che vedere
con tutta questa faccenda
molto strana.
Al di sopra di tutta la tua vita
e della mia, ancora incompleta,
sfilano fastose così come già sfilavano.
Non devono insieme a noi morire,
né devono essere viste per fluttuare.

Wislawa Szymborska, da La gioia di scrivere – Tutte le poesie (1945-2009), traduzione di Pietro Marchesani, Adelphi

°ascoltando  Pink Floyd – Obscured By Clouds https://www.youtube.com/watch?v=16V-wNwlTw0

 

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...