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12 luglio 2024

“Squasi nient”

 




Ma che cosa siamo, dunque, al di là del nostro crederci qualcosa?
“Sèm poca roba”.

***

 

Sèm poca roba, Diu, sèm squasi nient,
forsi memoria sèm, un buff de l’aria,
umbría di òmm che passa, i noster gent,
forsi ‘l record d’una quaj vita spersa,
un tron che de luntan el ghe reciàma,
la furma che sarà d’un’altra gent…
Ma cume fèm pietâ, quanta cicoria,
e quanta vita se porta el vent!
Andèm sensa savè, cantand i gloria,
e a nüm de quèl che serum resta nient.

***

Siamo poca roba, Dio, siamo quasi niente,
forse memoria siamo, un soffio d’aria,
ombra degli uomini che passano, i nostri parenti,
forse il ricordo d’una qualche vita perduta,
un tuono che da lontano ci richiama,
la forma che sarà di altra progenie…
Ma come facciamo pietà, quanto dolore,
e quanta vita se la porta il vento!
Andiamo senza sapere, cantando gli inni,
e a noi di ciò che eravamo non è rimasto niente.

 

Franco Loi (Genova, 1930- 2021), da Liber, Garzanti, 1988, e in Dopo la lirica. Poeti italiani 1960-2000, Einaudi, 2005, pp.224-225

°ascoltando René Aubry – Signeshttps://www.youtube.com/watch?v=eXTkOpa09lg

4 luglio 2024

Di luna e di sole

 


(Di luna e di sole, in percentuali variabili)

***

 
La mia timida ombra lunare volentieri
parlerebbe con la mia ombra solare da lontano
nella lingua dei folli;
nel mezzo io, sfinge illuminata,
mettendo pace, a destra e a sinistra
l’una e l’altra ombra ho generata.

Muzot, metà febbraio 1922

Rainer Maria Rilke, da Poesie 1907-1926, a cura di Andreina Lavagetto, Einaudi, 2014

 

°ascoltando Brian Eno – Emerald and Stone  – https://www.youtube.com/watch?v=32LYH714EmM

28 febbraio 2024

... mezzo gaudio?

 



Non è così un po’ per tutti, la vita?

***

Da ieri da sempre
 
Da ieri da sempre da quando
rappresento una parte nella vita
(vaga incomprensibile parte
come quei personaggi minori
che nei lunghi romanzi non si sa
mai bene come vadano a finire)
da sempre da allora
io vo inseguendo qualcuno o qualcosa
che non vuole saperne di me

Daria Menicanti, da Il concerto del grillo, Mimesis, 2013

°ascoltando God Is An Astronaut – Forever Losthttps://www.youtube.com/watch?v=27NKNgV9_k8&t=7s

20 gennaio 2024

Il mio gatto è come un blues

 




“Quali sono i suoni che più mi piace ascoltare?” si chiede il poeta. Personalmente quelli che più amo sono il fraseggio dei merli nelle prime ore della mattina e la musica dei sonagli a vento leggerissimi. E poi, soprattutto, le fusa dei gatti: il loro ritmico ron-ron regala conforto, fa dondolare e vibrare come il gioco di “chiamata e risposta” di un blues, è consolante come poche altre cose.
Tu, quali suoni ami ascoltare?

***

I suoni che amo ascoltare

Quali sono i suoni che più mi piace ascoltare?
Suoni fievoli e stridenti, lamentosi e gai;
Il pigolare del cane della prateria è musica per le mie orecchie;
Ascolto sorridendo lo stridio della ghiandaia.
Quali sono i suoni che più mi piace ascoltare?
Suoni fiochi e consolanti, suoni pieni di allegria;
Lo squittir dello scoiattolo tra le brune foglie autunnali;
Il beccare d’un picchio nella cavità di un tronco d’albero;
Il tremulo verso di un piviere addolorato;
L’urlo dei gabbiani sul gelido mare invernale.
Quali sono i suoni che più mi piace ascoltare?
Suoni bassi e ritmati, suoni che squillano chiari;
L’abbaiare dei segugi nell’aria tersa e fredda;
Il fragore di rapide e cascate;
Il frinir dei grilli onnipresente;
Il riecheggiar selvaggio del richiamo dei coyote;
Sulle montagne, là dove il silenzio è cantante –
Impercettibile, il frullar morente di un’ala palpitante.

Everett Ruess (Stati Uniti, 1914-1934), dal Programma per il 1931 della spedizione di artisti e avventurieri, traduzione di Angelo Airò Farulla, in “Poesia”, Novembre/Dicembre 2022, anno III, n. 16, pp. 40-41

°ascoltando Eric Clapton – Blues in ‘A’https://www.youtube.com/watch?v=TxO_Fi3V73o

 

29 ottobre 2023

“Vorrei”

 




Vorrei che tu fossi felice, cipollina, vorrei
che tu non conoscessi il cane nero della sventura,
quando sarai uscita dal blu dell’infanzia.
Vorrei che tu non debba portare bazooka,
che tu non debba tremare nel folto di un bombardamento,
che tu non debba pagare per le mie colpe
né vergognarti di me, del mio cicaleggio
e dei miei vani versi e della mia professura.
Vorrei che tu non fossi mai grama o malata
o maldestra come Scardanelli,
vorrei vivere nella tua voce, nei tuoi gesti, nei tuoi occhi,
anche quando mi avrai dimenticato.

Angelo Maria Ripellino (Palermo, 1923 – 1978), da Notizie dal diluvio, Einaudi, 1969

(vorrei che si fermassero le armi Israele – Territori palestinesi occupati: appello urgente per un cessate il fuoco – Amnesty International Italia )

 


24 ottobre 2023

Da qualche parte

 


(Speriamo)

Se anche la sera è fredda e triste
e scroscia la pioggia,
canto per questo giorno la mia canzone,
non so chi stia in ascolto.
 
Se anche il mondo rimane senza fiato per la guerra e la paura, 
 
da qualche parte insiste
in segreto a bruciare, benché nessuno lo veda
l’amore.

Hermann Hesse (1877-1962), da Poesie d’amore, Mondadori, 2011, traduzione di Anna Ruchat

°ascoltando  Pink Floyd – Obscured by Cloudshttps://www.youtube.com/watch?v=16V-wNwlTw0


7 gennaio 2022

Perdere il nome

 



Il nome con cui nasciamo rimane insieme a noi o lo perdiamo durante il viaggio? Quando ci chiamano per nome, ci riconosciamo?

***

Ballata del mio nome

Il nome mio che ho perduto,
dove vive, dove fiorisce?
Nome d’infanzia, goccia di latte,
ramo di mirto così leggero.
Senza di me andava gioioso
o senza la mia adolescenza
e con lui più non cammino
per i campi e per i prati.
Il mio pianto non lo conosce
e non lo ha bruciato il mio sale;
capelli bianchi non mi ha visto,
né la mia bocca afflosciata,
e non mi parla se mi incontra.
Ma mi dicono che cammina
lungo i crepacci del mio monte
a tarda sera silenzioso,
senza corpo, con la mia anima.

Gabriela Mistral (Cile, 1889-1957), in Sillabe di fuoco, Bompiani, 2020, traduzione di Matteo Lefèvre


 

°ascoltando America – A Horse With No Namehttps://www.youtube.com/watch?v=na47wMFfQCo


1 luglio 2021

Una scienza esatta?

 

Consigli su come farsi notare, consigli (anzi, di più: strategie) su come conquistare, come farsi desiderare, come non farsi ingannare, come capire se, capire quando e per quanto.  Tra giornali e internet è possibile accedere a un’infinità di articoli, video e indicazioni (di presunti esperti) riguardanti  la sfera dell’amore. Pare che questo amore non abbia nulla di misterioso, ma sia totalmente frutto della chimica e dei nostri bisogni inconsci (più o meno da correggere): le due persone interessate sembrerebbero addirittura  la variabile meno importante. In pratica ci viene spiegato che l’amore non ha assolutamente nulla di “magico” (e i romantici se ne faranno una ragione…).

Tu propendi per la scuola di pensiero della strategia o, come la poetessa, per quella della schiettezza?

***

Per conquistare e conservare l’amore

Per conquistare e conservare l’amore
gli esperti astute tattiche consigliano:
rivelare ai tuoi occhi d’improvviso
l’ago che punta diritto al tuo nord;

se voglio te, celare la paura
che tu mi lasci, o farti sospettare
la mia bussola volta ad altre rotte,
un po’ arrendermi, e accettare assai.

Ma essendo come la mia madre terra
sincera, generosa e poco scaltra,
preferisco che mi ami per il mio

schietto valore, magari anche per poco,
non per filtri e magie, per quanto possano
legarti a me, come vorrei, per sempre.

***

No lack of counsel from the shrewd and wise

No lack of counsel from the shrewd and wise
How love may be acquired and how conserved
Warrants this laying bare before your eyes
My needle to your north abruptly swerved;

If I would hold you, I must hide my fears
Lest you be wanton, lead you to believe
My compass to another quarter veers,
Little surrender, lavishly receive.

But being like my mother the brown earth
Fervent and full of gifts and free from guile,
Liefer would I you loved me for my worth,

Though you should love me but a little while,
Than for a philtre any doll can brew, —
Though thus I bound you as I long to do.

Edna St. Vincent Millay (Rockland, 1892-1950), da Poesie, a cura di Silvio Raffo, Crocetti Editore, 2020

°ascoltando Queen – Crazy Little Thing Called Love https://www.youtube.com/watch?v=zO6D_BAuYCI