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29 ottobre 2023

“Vorrei”

 




Vorrei che tu fossi felice, cipollina, vorrei
che tu non conoscessi il cane nero della sventura,
quando sarai uscita dal blu dell’infanzia.
Vorrei che tu non debba portare bazooka,
che tu non debba tremare nel folto di un bombardamento,
che tu non debba pagare per le mie colpe
né vergognarti di me, del mio cicaleggio
e dei miei vani versi e della mia professura.
Vorrei che tu non fossi mai grama o malata
o maldestra come Scardanelli,
vorrei vivere nella tua voce, nei tuoi gesti, nei tuoi occhi,
anche quando mi avrai dimenticato.

Angelo Maria Ripellino (Palermo, 1923 – 1978), da Notizie dal diluvio, Einaudi, 1969

(vorrei che si fermassero le armi Israele – Territori palestinesi occupati: appello urgente per un cessate il fuoco – Amnesty International Italia )

 


21 marzo 2020

Nonostante tutto

 


 

Nonostante tutto, è di nuovo primavera.

(Nonostante tutto, proviamo a non farci male.)

***

 

Un soffio

Vorrei essere
un profumo
leggero, tra i frammenti
di nuvole e cielo

solo un soffio
– vorrei essere –
di musica, presente
anche nel silenzio.
Ma in quello che posso essere
vorrei soltanto non farti male.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020


*ascoltando Brian Eno & Harold Budd – First Light –  https://www.youtube.com/watch?v=GXUA6WaT5j0


19 aprile 2018

Voce del verbo… “vorrei”

 

Ognuno ha i propri vorrei: alcuni sono chiarissimi, altri sono così nascosti che non sappiamo nemmeno di averli. Vorrei è una parola davvero difficile (soprattutto se le uniche  fate disponibili sono quelle disegnate sulla scatola dei biscotti).

***

 

Pianura

Certe sere vorrei salire
sui campanili della pianura,
veder le grandi nuvole rosa
lente sull’orizzonte
come montagne intessute
di raggi.

Vorrei capire dal cenno dei pioppi
dove passa il fiume
e quale aria trascina;
saper dire dove nascerà il sole
domani
e quale via percorrerà, segnata
sul riso già imbiondito,
sui grani.

Vorrei toccare con le mia dita
l’orlo delle campane, quando cade il giorno
e si leva la brezza:
sentir passare nel bronzo il battito
di grandi voli lontani.

Antonia Pozzi, da Parole,  Milano, Garzanti, 1998

 *

 

Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita.

Sandro Penna, distico di chiusura di Poesie, 1939

 

°ascoltando  Niccolò Fabi – I Wish https://www.youtube.com/watch?v=OhgFbFirM3I


Chi mente?

     Capita che a volte non si capisca chi manipoli di più la realtà:  la memoria che parla a noi   o noi che vogliamo credere a lei?  ***  ...