Vorrei che tu fossi felice, cipollina, vorrei
che tu non conoscessi il cane nero della sventura,
quando sarai uscita dal blu dell’infanzia.
Vorrei che tu non debba portare bazooka,
che tu non debba tremare nel folto di un bombardamento,
che tu non debba pagare per le mie colpe
né vergognarti di me, del mio cicaleggio
e dei miei vani versi e della mia professura.
Vorrei che tu non fossi mai grama o malata
o maldestra come Scardanelli,
vorrei vivere nella tua voce, nei tuoi gesti, nei tuoi occhi,
anche quando mi avrai dimenticato.Angelo Maria Ripellino (Palermo, 1923 – 1978), da Notizie dal diluvio, Einaudi, 1969
(vorrei che si fermassero le armi Israele – Territori palestinesi occupati: appello urgente per un cessate il fuoco – Amnesty International Italia )