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18 ottobre 2024

Treapia naturale

 

 

                                       
(Terapia naturale per guarire da una brutta paura)

***


 

Ipnosi

 

fatti ipnotizzare da un fiore
– scegli tu il suo colore – guardalo
da vicino e sempre più vicino
guardalo vivere e carezzarti
mentre cadi nel tuo sonno e perdi
la paura di essere un errore
guardalo perché ogni venatura
di petalo respira anche per te

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando  Damien Rice – Hypnosis https://www.youtube.com/watch?v=4TXy2i036LU


4 aprile 2024

Infinite sfumature di buio

 




Leggere i quotidiani ormai è diventato un incubo: la realtà è terrificante.

Buio pesto.

***

In questa oscurità

 

Nessun dolore si arresta ascoltando
nessuna ferita guardando
nessun incidente leggendo
c’è chi si rallegra del dolore altrui
chi si rattrista della felicità altrui
e alcuni dormono anche da svegli
nel tumulto del proprio animo.

Il cielo guarda
la terra ascolta tutto
il tempo scrive la storia.

Perché siamo diventati impassibili cantando un canto di pietà?
Perché accettiamo che si faccia la guerra sventolando bandiere di pace?
Perché facciamo distruggere le foreste decantando gli spazi verdi?
Perché ci siamo messi a uccidere baciando l’amore?
Perché abbiamo indossato maschere?
Accampiamo scuse alla vita
la avveleniamo,
pur sapendolo, possiamo salvarci
in questa oscurità da una fine certa?

Mohan Rana (Delhi, 1964), traduzione di André Naffs- Sahely, in  Dimmi un verso anima mia – Antologia della poesia universale, Crocetti Editore, 2023

 

°ascoltando System of a Down – Protect the Land – https://www.youtube.com/watch?v=f_7V4SQzY4g


27 ottobre 2023

Oggetti smarriti

 


(Mi spaventano – anche – i programmi a lungo breve termine)

***

Anche tu?

ho smarrito il coraggio
di pensare a dopodomani
ché già questo pomeriggio
mi pare un programma azzardato
eppure – e questo è buffo –
ho cassetti pieni di cose che
chissà un giorno potranno servire
 
forse, allora, il coraggio
per il tempo a venire,
se cerco bene e ancora
cerco, magari lo ritrovo 
 

©IreneMarchi2023

°ascoltando The Beatles – Here comes the sunhttps://www.youtube.com/watch?v=fKLV8GCrveQ&t=3s

 

24 ottobre 2023

Da qualche parte

 


(Speriamo)

Se anche la sera è fredda e triste
e scroscia la pioggia,
canto per questo giorno la mia canzone,
non so chi stia in ascolto.
 
Se anche il mondo rimane senza fiato per la guerra e la paura, 
 
da qualche parte insiste
in segreto a bruciare, benché nessuno lo veda
l’amore.

Hermann Hesse (1877-1962), da Poesie d’amore, Mondadori, 2011, traduzione di Anna Ruchat

°ascoltando  Pink Floyd – Obscured by Cloudshttps://www.youtube.com/watch?v=16V-wNwlTw0


30 agosto 2023

Momentaneamente assente

 


Posti dove si ferma il tempo  (qualunque sia il colore delle pareti e delle poltrone).

***

 
Off
 
in ogni sala d’aspetto
– ospedale, medico, avvocato… –
mi spengo, fraternizzo con le pareti
 
ogni volta mi faccio pietra
per non sentirmi davvero il numero
che tengo tra le mani:
 
tutti in fila, ordinati,
per fingere di planare composti
nel caos
nell’imprevisto
nello sbandare a caso della vita

©IreneMarchi2023

°ascoltando Explosions in the Sky – Time Stops
https://www.youtube.com/watch?v=2YGZ-_aD888&t=18s

 

15 luglio 2022

Il lupo passa (e va)

 

Ill. di Valeria Puzzovio, da Il ciclo del lupo, Pietre Vive Editore, 2022


Quale nome ha l’ultimo lupo che hai guardato passare?

***

Non faccio che pensare al lupo
E a cosa pensavo mentre lui passava
Pensavo di dover ricostruire casa
La trave pericolante
La pioggia dal tetto
Il cedimento del solaio
Ricostruire
Qualcosa tra fatica e coraggio
Qualcosa da lupo
Poi lui mi ha guardata
Dileguandosi in un attimo

Anna Correale, da Il ciclo del lupo – Le cycle du loup, illustrato da Valeria Puzzovio, Pietre Vive Editore, 2022

°ascoltando The Rasmus – No Fear – https://www.youtube.com/watch?v=qMYxkh224Tg


10 novembre 2021

Affettuosi nomignoli?



Shel Silvestrein, da
Strada con uscita – Poesie e disegni

 

E se dessimo un soprannome buffo e un po’ canzonatorio alle nostre paure più grandi?
Ridere di ciò che ci spaventa (sì, anche di quella paura che sentiamo sempre alle nostre spalle e di cui intravediamo perfino l’ombra)  potrebbe essere d’aiuto?
Appena trovo il nome più adeguato, io voglio assolutamente provare: se funziona  e  se quel mostro-paura non mi  avrà divorato in un boccone… tornerò a raccontare come è andata. Stay tuned!

***

Il peggiore

Parlando di racconti sanguinari,
di vampiri e di lupi mannari,
c’è un mostro che agli altri non è pari
ma in cattiveria li sorpassa tutti:
grosso un quintale, alto metri tre,
è il Glurpi-Slurpi-Turpi-Murtirutti
che è proprio dietro a te.

Shel Silvestrein, da Strada con uscita – Poesie e disegni di Shel Silvestrein, Salani Editore, 1994, traduzione di Danilo Bramati e Luigi Spagnol


°ascoltando Baustelle – Panico! https://www.youtube.com/watch?v=ZnBL7s9-4pw


3 ottobre 2021

Questione di rime

 


Ti piace o ti terrorizza
il verso libero e anarchico degli eventi della vita?

***

La ripetizione

Perché ai piccoli e ai grandi, nella vita
e nei versi, piace la ripetizione?
Perché vogliamo che ‘ancora’
rimi con ‘ora’? Non è solo questione
di suoni. Abbiamo bisogno
di consolazione: sapere oscuramente
che tutto resti o torni al suo posto,
che il mondo non frani nel burrone,
che oggi, domani e dopodomani
non divideremo il tavolo
con la Disperazione.

Mario Andrea Rigoni (Asiago, 1948), da Colloqui con il mio demone, Elliot Edizioni, 2021

 

 

°ascoltando Yann Tiersen – Le Moulin https://www.youtube.com/watch?v=TZiBdW9VPqY


21 luglio 2021

Chi muove gli ingranaggi?

 



 

(Spero di sbagliarmi)

Money

più dei grandi consigli non richiesti
e del cambio degli armadi,
più delle cene della classe
delle tasse, dei pomeriggi persi
dimenticati dentro a un centro
commerciale, più della mia tenace
insicurezza, HO PAURA – confesso –
della sorridente indifferenza
così sicura, lei,  nei portafogli
e nei grafici svelti del profitto

sì, di questo ho paura: del motore
del mondo – che no, non è l’amore

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Pink Floyd – Money https://www.youtube.com/watch?v=-0kcet4aPpQ


29 giugno 2021

Di draghi e altre paurose fantasie (più meno reali)



“Le fiabe sono più che vere: non perché ci dicono che i draghi esistono, ma perché ci dicono che possono essere sconfitti”. Citazione riportata da Neil Gaiman nell’epigrafe del romanzo Coralin, e da lui attribuita a G. K. Chesterton

Che forma ha la tua grande paura? e come la affronti?

***

La grande paura

La storia della mia persona
è la storia di una grande paura
di essere me stessa,
contrapposta alla paura di perdere me stessa,
contrapposta alla paura della paura.
Non poteva essere diversamente:
nell’apprensione si perde la memoria,
nella sottomissione tutto.
Non poteva
la mia infanzia,
saccheggiata dalla famiglia,
consentirmi una maturità stabile, concreta.
Né la mia vita isolata
consentirmi qualcosa di meno fragile
di questo dibattermi tra ansie e incertezze.
All’infanzia sono sopravvissuta,
all’età adulta sono sopravvissuta.
Quasi niente rispetto alla vita.
Sono sopravvissuta, però.
E adesso, tra le rovine del mio essere,
qualcosa, una ferma utopia, sta per fiorire.

Piera Oppezzo (1934 – 2009), in Donne in poesia, Savelli, 1976

°ascoltando MUSE – The Dark Side https://www.youtube.com/watch?v=e0UWT0dFSQE


29 aprile 2021

Che ti ha detto?

 


Il tempo (con i suoi tempi) qualcosa lo dice a tutti.

A te che cosa ha detto?

∼∼∼

Time has told me***

il tempo mi ha detto
che anche il sole, di notte, ha paura
e in un solo rimpianto affondiamo
giù – e più giù – che in un mare di pianto

– e poi – il tempo mi ha detto
che il coraggio s’impara cadendo
mentre le rose con tante, troppe spine
insegnano – forse – a non sanguinare

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022

*** Il titolo è “rubato” alla canzone Time Has Told Me di Nick Drake (bella da ascoltare e da leggere), quindi grazie!


18 febbraio 2021

Adesso vola!

 

Non permettere a nessuno di incatenarti a terra.
Ma soprattutto non permetterlo a te stess*

***

Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
arriva al cielo la nostra statura.

L’eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c’incurvassimo di cubiti
per la paura di essere dei re.

***

We never know how high we are
Till we are asked to rise
And then if we are true to plan
Our statures touch the skies –

The Heroism we recite
Would be a normal thing
Did not ourselves the Cubits warp
For fear to be a King

Emily Dickinson (Amherst, Massachussets, 1830-1886)

 

ascoltando Rodrigo y Gabriela – Electric Soul   https://www.youtube.com/watch?v=cbr03QhtWj4&feature=emb_title

 

18 dicembre 2020

Ci siamo?



Ci siamo? O siamo solo temporanee illusioni?

***

 

Penso a come dire questa fragilità che è guardarti,
stare insieme a cose come bottoni o spille,
come le tue dita, i tuoi capelli lunghi marrone.
Ma d’aria siamo quasi, in tutte le stanze
dove ci fermiamo davanti a noi un momento
con la paura che ci ha assottigliati in un sorriso,
dopo la paura in ogni mano, o braccio, passo,
che ogni mano, o braccio, passo, non ci siano.

Mario Benedetti (Udine, 1955-2020), da Tutte le poesie, Garzanti, 2017

 

°ascoltando Jethro Tull – Elegy https://www.youtube.com/watch?v=-mH-ty_fQxk


19 novembre 2020

Ricorda che…

 


Illustrazione di Martina Heiduczek https://www.instagram.com/martina_illustrates/

Se sfogliamo i vecchi album di foto, però (attenzione)  quelli con le foto dei momenti da dimenticare, quelli delle foto senza la giusta luce (beh, talvolta era proprio buio), forse si attenua un po’ la paura delle fotografie future… (siamo sopravvissuti, dopotutto, nonostante quei brutti album!).

***

Sono stata una ragazza nel roseto
una ninfa. Quasi fantasma che stava
scomparendo
sono stata una ragazza di sedici anni
distesa. Ho attraversato il deserto
rapidamente, quasi volando,
una statua di pietra del Budda
dormiente, un Budda di cenere
sono stata. Una donna appesa.
Sono stata un uomo duro e forzuto.
Una eccentrica con un pesce in bocca
e poi il bambino dell’imperatore
del giardino orientale. Un albero
forse. Un topo. Un elefante
una lepre. Sono stata campo
di battaglia e una preghiera. Un papavero.
Un intero pianeta. Forse una stella
un lago. Acqua sono stata,
questo lo so. Sono stata acqua
e vento. Una pioggia su qualcosa
che ero stata tempo addietro.
Un giuramento. Un’attesa.
La corsa della gazzella. E proiettile
sono stata, freccia perfetta scagliata,
catacomba. Un credo – un lamento.
Un bastimento fra onde altissime.
Forse anche il mare.
E dunque – di cosa dovrei avere paura
adesso.

Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951), da Le giovani parole, Einaudi, 2015


°ascoltando Davy Graham – Anji  https://www.youtube.com/watch?v=qXhWgbmc9yU


7 ottobre 2020

La prossima volta

 




La prossima volta è un posto pieno di coraggio (… fino alla prossima volta).

***

 

Il resto

Eri tu
in cassa
al supermercato.
Il nastro nero
avanzava ho pensato
cosa dico?

 
Ciao lavori qui
adesso? E come
stai? È passato tanto
tempo, eppure io
ti penso e ora
che ti vedo
so che tremo ancora
e tu
come ti senti?

 
Dodici euro e venti.
Vuoi i bollini fai la raccolta?
No grazie. Magari
la prossima
volta.

 
Chiara Carminati, da Viaggia verso – Poesie nelle tasche dei Jeans (con illustrazioni di Pia Valentinis), Bompiani, 2018

23 luglio 2019

Alcune cose da imparare (fuori tema)

 

(…) Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare. Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce. Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri mi stanno facendo e quello che posso fare io. Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere. Non voglio essere buona, voglio essere sveglia. Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila. Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio. Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera. Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me. Non voglio insegnare, voglio accompagnare. Non è che voglio così, è che non posso fare altro (…).

Chandra Livia Candiani, da Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione, Torino, Einaudi 2018, p. 75

*ascoltando Alanis Morissette – You Learn https://www.youtube.com/watch?v=GFW-WfuX2Dk



22 novembre 2018

 


Un po’ di paura ci fa da mantello, da riparo.

Non troppa, solo un po’ (a noi che siamo briciole).

***

Vai da sola.
Vai da sola nel mondo grande
abbi paura
portala con te
che ti tiene a terra
ti arma le spalle fa barriera
di parole da brucare
piano al sopraggiungere delle ore
in cui gli umani fanno schiera
si annidano per la notte,
tu mastica piano parole prime
abbi paura e stai in bilico
sul sorriso, come fa l’ombra con le case,
da lì osserva in pace l’altro
che fa città fa chiarità notturna
che sta al caldo anche senza veste
che conteggia i volti
per la cena. Tu stai sola
e parla con i platani dei viali
digli tutto quello che diresti
a orecchie umane,
meglio conservano i segreti
i vegetali meglio li assumono
in corteccia e linfa
a fare di te amica di terra
creatura di fango
lasciata seccare al bordo
della notte. Sì lasciati incrinare
piano piano argilla di paura
e sputo di mano esperta
che dalla crepa entra il soffio
e ti chiama viva.
Dai da mangiare agli uccelli
non dimenticarlo mai:
sei una briciola.

Chandra Livia Candiani, da Chi cade, in Fatti vivo, 2017, Einaudi

*ascoltando  Cat Stevens – Wild World https://www.youtube.com/watch?time_continue=8&v=k_0U3DlLFSU



18 maggio 2018

Troppe domande


Chiedersi quanto durerà un amore 

non è un po’ in contraddizione con l’amore stesso?

***

Tulipani

Di tulipani un giardino sognavo
mesi fa. Li piantai, e in attesa vegliavo.
Vidi i germogli, e il verde che piano cedeva ai colori.
Tutto, ma proprio tutto, come nei miei desideri.

Mi domando ogni giorno quanto potran durare.
Li guardo triste, i miei bei tulipani.
Il timore di perderli mi fa desiderare
che appassiscano presto – già domani.

Wendy Cope, da Guarire dall’amore, Crocetti, 2011, traduzione di Silvio Raffo


*ascoltando Fabrizio De André – La canzone dell’amore perduto https://www.youtube.com/watch?v=1NXzQmgIqZ4


22 febbraio 2018

Sull’orlo

 


(Sull'orlo di che cosa?)

 

Sull’orlo

Sono alta;
durante la guerra
arrivai a pesare quaranta chili.
Sono stata sull’orlo della tubercolosi,
sull’orlo del carcere,
sull’orlo dell’amicizia,
sull’orlo dell’arte,
sull’orlo del suicidio,
sull’orlo della misericordia,
sull’orlo dell’invidia,
sull’orlo della gloria,
sull’orlo dell’amore,
sull’orlo della spiaggia,
e, poco a poco, mi sono rifugiata nel sogno,
e sono qui che dormo sull’orlo,
sull’orlo del risveglio.

***

Al borde

Soy alta;
en la guerra
ilegué a pesar cuarenta kilos.
He estado al borde de la tuberculosis,
al borde de la cárcel,
al borde de la amistad,
al borde del arte,
al borde del suicidio,
al borde de la misericordia,
al borde de la envidia,
al borde de la fama,
al borde del amor,
al borde de la playa,
y, poco a poco, me fue dando sueño,
y aquí estoy durmiendo al borde,
al borde de despertar.

Gloria Fuertes, (Madrid, 1917-1998)

°ascoltando Led Zeppelin – When the Levee Breaks
https://www.youtube.com/watch?v=4VZtQPdSIsk.


10 febbraio 2018

P di Paura




Cold in hand blues

E cosa dirai?
Mi limiterò a dire qualcosa.
E cosa farai?
Mi nasconderò nel linguaggio
E perché?
Ho paura.

Alejandra Pizarnik (Buenos Aires, 1936 –1972), da L’inferno musicale, 1971

 ***

Paura

Nuda come uno sterpo
nella piana notturna
con occhi di folle scavi l’ombra
per contare gli agguati.
Come un colchico lungo
con la tua corolla violacea di spettri
tremi
sotto il peso nero dei cieli.

Milano, 19 ottobre 1932

Antonia Pozzi da Parole, 1939

°ascoltando Pink Floyd – Lost For Words https://www.youtube.com/watch?v=zPwucFar9kM