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16 novembre 2021

Sotto la pioggia


(Non servono ombrelli)

 

Il segreto degli abbracci
Sotto la pioggia
È una promessa
Per i giorni
Dove i ricordi sbagliano porta.

Edna St. Vincent Millay, (Rockland – Maine, 1892 -1950), da Edna St.Vincent Millay – Poesie, traduzione di Silvio Raffo, Crocetti Editore

°ascoltando Yann Tiersen – Le Matin https://www.youtube.com/watch?v=6Q71FZzZ61o&t=16s


15 maggio 2021

Le risposte dei fiori


Hai mai fatto una domanda a un fiore o a un albero?

Ti hanno risposto?

***


Dimmi, geranio del giardino
sai dove se n’è andata l’anima?
Il corpo assente
e le mie mani non riescono a ricamare i suoi ricordi.
Non so dove tu sia, anima mia
spero solo che tu vada di buon passo.
Non parlare con l’usignolo
perderesti il volo nell’ombra.
Non è ancora tempo
di incontrare l’albero dell’inizio.

Carmen Cristina Wolf (Caracas, 1950), da Atavíos, Editorial El Pez Soluble,  traduzione di Silvano Bottaro

 

°ascoltando Joe Satriani – Wind In The Trees https://www.youtube.com/watch?v=0TO4ejwSzus

 

7 maggio 2021

Il tempo

 

Sarà anche un gran signore, ma intanto ride di noi e se ne va.

***

Che scriva lettere, che semini,
che bruci il pacciame a primavera,
mi pare che il tempo sia in mio potere,
e invece se la ride di me!
Ma non appena l’anelito della poesia
si posa sul piatto della bilancia
all’improvviso
divengono inaffidabili
financo gli orologi più precisi.
Il bocciolo sogna del futuro,
dalle pagine spira il passato
e sfugge, a me che l’inseguo,
il folle tempo sconfinato.

Tat’jana Bek (poetessa russa, 1949-20005), traduzione di Evgenij Solonovi e Gario Zappi

 

°ascoltando Fairport Convention – Who Knows Where The Time Goes?


19 aprile 2021

Car* fotograf*…

 

Se tu volessi far catturare in una foto il tuo essere più autentico,
che cosa chiederesti al/alla fotograf*?

***

 

Richiesta

Desidero una fotografia
come questa – vede? – come questa
in cui per sempre me la rida
come un vestito d’eterna festa.
Siccome ho la fronte buia
versi luce sulla mia testa.
Lasci questa ruga che mi presta
una certa aria di saggezza.
Non metta fondali di foresta
né di fantasia arbitraria.
No… in questo spazio che ancora resta
ponga una sedia solitaria.

Cecília Meireles (Rio de Janeiro 1901-1964)

♥ ascoltando Paul Simon – Kodachrome https://www.youtube.com/watch?v=qrRRhoS3KFk


16 marzo 2021

“Cantami, o Diva…”



Qual è la musa della tua creatività?

***

 

Dovrò dare una paghetta alla mia musa,
perché non smetta mai di amusarmi.
Se non mi amusa più che scusa trovo
per le mie commediole e pei miei drammi?

Patrizia Cavalli, da In questa chiara confusione, in Vita meravigliosa, Einaudi, 2020

°ascoltando Joe Satriani – Mind Storm https://www.youtube.com/watch?v=sRDY3xHMoKc


 

12 marzo 2021

Definisci “bellezza”

 



Bellezza

Limpida,
l’acqua che scorre tra i sassi e il muschio
lambendo meandri e felci.
Impetuoso,
il fiume che precipita in cascate
sul palato della terra assetata.
Torrenziale,
la pioggia che spegne le braci della morte.
Pura,
la vita ostinata e piccina
al riparo sotto il manto di neve.

Carmen Yañez, da Senza Ritorno, Guanda Editore, 2020

°ascoltando Josephine Foster – Little Life https://www.youtube.com/watch?v=iNewbeHiaW0


28 febbraio 2021

Fili di possibilità

 


Camminare in un bosco e ritrovarmi tra fili di raso colorati (mossi dal vento) era una possibilità che non avevo proprio contemplato. Eppure…

***

I piedi hanno un grande arco
per disegnare il bordo del mondo
seguono le tracce dell’invisibile
lo disegnano.
Si stanno sempre avvicinando.
Pensano.
Lo spazio è zeppo di possibilità,
che tu dorma o sia sveglio
fermo o in movimento
l’aria ha le ruote e i piedi
ne seguono i profili,
lasciando la terra
ritrovando la terra.
Non domandarti mai dove vai
solo fallo bene.

Chandra Livia Candiani, da La domanda della sete, Einaudi, 2020

°ascoltando Buffy Sainte-Marie – Starwalker https://www.youtube.com/watch?v=eU0fS0GA6Ek

 

18 febbraio 2021

Adesso vola!

 

Non permettere a nessuno di incatenarti a terra.
Ma soprattutto non permetterlo a te stess*

***

Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
arriva al cielo la nostra statura.

L’eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c’incurvassimo di cubiti
per la paura di essere dei re.

***

We never know how high we are
Till we are asked to rise
And then if we are true to plan
Our statures touch the skies –

The Heroism we recite
Would be a normal thing
Did not ourselves the Cubits warp
For fear to be a King

Emily Dickinson (Amherst, Massachussets, 1830-1886)

 

ascoltando Rodrigo y Gabriela – Electric Soul   https://www.youtube.com/watch?v=cbr03QhtWj4&feature=emb_title

 

6 febbraio 2021

Solo due lettere?

 

Che cosa separa il mondo del possibile da quello dell’impossibile?

***

L’impossibile

Non obbedire  a chi ti dice di
rinunziare all’impossibile!
L’impossibile solo rende possibile la vita dell’uomo.
Tu fai bene a inseguire il vento con un secchio.
Da te, e da te soltanto, si lascerà catturare.


Margherita Guidacci (Firenze, 1921-1992), da Le poesie, a cura di Maura Del Serra, Firenze, Le Lettere, 1999

°ascoltando Joe Satriani – If I Could Fly https://www.youtube.com/watch?v=FclrtPUquhQ


5 febbraio 2021

Dove?

 

Balliamo sul nel mondo.

 

Dov’è che balliamo la ronda?

Dov’è che balliamo la ronda?
Si fa sulla riva del mare?
Il mare con mille onde danza
tra i fiori delle arance amare.
 
Si fa alle pendici dei monti?
Il monte lo saprà gridare.
È come se tutte volessero
le pietre del mondo cantare.
 
Si fa invece nel bosco?
La voce alla voce s’appare,
e canti di bimbi e d’uccelli
si andranno nel vento a baciare.
 
Si faccia la ronda infinita!
La andremo nel bosco a intrecciare,
facciamola ai piedi dei monti
e in tutte le spiagge del mare!

***

¿En dónde tejemos la ronda?

¿En dónde tejemos la ronda?
¿La haremos a orillas del mar?
El mar danzará con mil olas
haciendo una trenza de azahar.
 
¿La haremos al pie de los montes?
El monte nos va a contestar.
¡Será cual si todas quisiesen,
las piedras del mundo, cantar!
 
¿La haremos, mejor, en el bosque?
La voz y la voz va a trenzar,
y cantos de niños y de aves
se irán en el viento a besar.
 
¡Haremos la ronda infinita!
¡La iremos al bosque a trenzar,
la haremos al pie de los montes
y en todas las playas del mar!

Gabriela Mistral (Cile, 1889-1957), da Sillabe di fuoco, traduzione di Matteo Lefèvre, Bompiani, 2020

°ascoltando Rodrigo y Gabriela – Tamacun https://www.youtube.com/watch?v=vyOSXRCJlIg&feature=emb_title



4 febbraio 2021

Il volo delle parole

 

Riesci a visualizzare il percorso di una parola, da chi la pronuncia a chi la riceve? Mi piacerebbe che si visualizzassero sempre di più percorsi morbidi e dolci, invece di frecce pungenti, ma temo che l’aria sia percorsa molto spesso da tante, troppe, frecce invisibili (e non sto parlando delle frecce di Cupido).

***

Un innesco di fuoco la parola
un’accensione simile al passo
quando un piede lascia la terra
quando una sillaba lascia il silenzio
quando il passo è sospeso
quando il silenzio è rotto
quando la terra è ritrovata
quando la parola pronunciata tace.
In mezzo la sospensione e l’attesa,
il volo. Forse.

Chandra Livia Candiani, da I nascosti, in La domanda della sete. 2016-2020, Einaudi, 2020

°ascoltando The Album Leaf – Broken Arrow https://www.youtube.com/watch?v=UkKcEia0-N8


23 gennaio 2021

Cercare, trovare, e tutto quello che c’è in mezzo

 


Cercare solo per cercare o cercare per trovare?
Chi cerca non vuole realmente trovare e chi trova non cercava?
Che cosa c’è nello spazio tra il cercare e il trovare?

***

Mi è stato detto di cercarti
e io stessa non volevo che cercare.
E non ho mai pensato
a cosa fare di te
nel caso ti trovassi.
Ti affiderei alla terra come un seme?
Ti nutrirei come un animale domestico
soppesando il valore della pelliccia, della carne,
della lana, del latte?
O, al contrario, mi lascerei sbranare
come da una fiera?
O come in una foresta
mi smarrirei, sgomenta in te?
O come in un burrone
mi lascerei cadere senza saperne il fondo?
O come dentro un mare
nei pesci mi seppellirei?
Mi è stato detto di cercarti,
non di trovarti.

Ana Blandiana (Timisoara, 1942), da Un tempo gli alberi avevano gli occhi, Donzelli Editore, a cura di Biancamaria Frabotta e Bruno Mazzoni

°ascoltando Joep Beving – Midwayer https://www.youtube.com/watch?v=2ls_LTGBTcE

 

13 gennaio 2021

Qualcosa che non “quadra”

 


Piet Mondrian, Broadway Boogie Woogie, 1942

Forse non tutto ciò chenon quadra” viene per nuocere
(anche perché la vita non scorre su un parallelografo)

***

Quadrati e angoli

Case tutte in fila, case tutte in fila,
case tutte in fila,
quadrati, isolati quadrati,
case tutte in fila.
La gente ha ormai l’anima quadrata
idee messe in riga
e alla schiena un angolo.
Io stessa  ieri
ho versato una lacrima,
mio Dio, quadrata.

♦♦♦

Cuadrados y ángulos

Casas enfiladas, casas enfiladas,
casas enfiladas,
cuadrados, cuadrados, cuadrados,
casas enfiladas.
Las gentes ya tienen el alma cuadrada,
ideas en fila
y ángulo en la espalda;
yo misma he vertido
ayer una lágrima,
Dios mío, cuadrada.

(1918)

Alfonsina Storni (Argentina, 1892-1932), da Una lacrima quadrata, traduzione di Lucia Valori,  Officina Editoriale Ilfilodipartenope

♦ascoltando Daft Punk – Robot Rock https://www.youtube.com/watch?v=sFZjqVnWBhc


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  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...