Visualizzazione post con etichetta imparare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta imparare. Mostra tutti i post

26 maggio 2024

Maestri: il mare

 


 

Che cosa ti ha insegnato il mare?

Che cosa vorresti ti insegnasse?

***

               

Onda onda
risacca mare
imparo a salvare
a lasciare a lasciare
onda onda risacca mare
per sempre
restare per sempre
partire
onda goccia che batti
la roccia
onda onda risacca mare
niente tutto e niente pensare
acqua profonda acqua sprofonda
onda onda risacca mare
imparo a scordare
mi scordo d’imparare
onda onda risacca mare
che tu possa
mare
mantenere la promessa
onda onda
risacca mare
insegnami a respirare
insegnami mare

Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Edizioni, 2020

°ascoltando – Nine Inch Nails – La Mer https://www.youtube.com/watch?v=dcIOInVS7jo&t=2s

28 agosto 2022

Chi impara che cosa?

 

Riesci a individuare (come fanno i due poeti in questi versi) alcuni dei “maestri” più importanti della tua vita?

 ***

Canzone

Leo Cruz fa delle bellissime ciotole bianche;
penso che dovrei fartene avere qualcuna
ma non si sa come
di questi tempi

Lui mi sta insegnando
i nomi delle erbe del deserto
ho un libro
dato che vedere le erbe è impossibile

Leo pensa che le cose fatte dall’uomo
siano più belle
di ciò che esiste in natura

E io dico di no.
E Leo dice
aspetta e vedi.

Facciamo progetti
di camminare per i sentieri insieme.
Quando, gli chiedo,
quando? Mai più:
ecco ciò che non diciamo.

Lui mi sta insegnando
a vivere nell’immaginazione:

un vento gelido soffia
mentre attraverso il deserto;
vedo la sua casa in lontananza;
del fumo sale dal camino

Quello è il forno, penso io;
solo Leo fa porcellane nel deserto

Ah, dice lui, stai sognando di nuovo

E io allora dico, sono contenta di sognare
che il fuoco sia ancora vivo

Louise Glück, poesia inedita donata alla rivista “Poesia” – Crocetti Editore, presente nel n.6/2021 (marzo-aprile, p.24), traduzione di Peg Boyers e Anna De Biasio

***

A scrivere ho imparato dagli amici,
ma senza di loro. Tu m’hai insegnato
a amare, ma senza di te. La vita
con il suo dolore m’insegna a vivere,
ma quasi senza vita, e a lavorare,
ma sempre senza lavoro. Allora,
allora io ho imparato a piangere,
ma senza lacrime, a sognare, ma
non vedo in sogno che figure inumane.
Non ha più limite la mia pazienza.
Non ho pazienza più per niente, niente
più rimane della nostra fortuna.
Anche a odiare ho dovuto imparare
e dagli amici e da te e dalla vita intera.

Beppe Salvia (Potenza, 1954-1985), da Cuore, Interno Poesia, 2021

°ascoltando Alanis Morissette – You Learnhttps://www.youtube.com/watch?v=GFW-WfuX2Dk

 


15 giugno 2021

Cose che si imparano (2)

 



Imparare
 
Saper andare via
è un’arte
che s’impara col tempo
oppure devi essere un gatto:
con un balzo

– elegantissimo e muto –

torni a essere randagio.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando Mina – Non gioco più https://www.youtube.com/watch?v=X6Ke4XriXTQ


6 febbraio 2020

Obiettivi e competenze

 


Come gli esami, anche i colloqui di vita-lavoro (con sé stessi) non finiscono mai.

***

Curriculum vitae

con passo lento ho portato
e ancora porto la mia ombra
– frastagliata sì, ma rigorosa –
lungo  questa strada, e quello che voglio
–  ho scritto voglio e non vorrei:
lo vedi come sono decisa e sicura?–
è imparare i segreti delle foglie

che cadono

e poi, coraggiose, rinascono

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022


°ascoltando James Taylor –  Never Die Young https://www.youtube.com/watch?v=n18qlq5uNpk

24 settembre 2019

Un filo per ogni ferita

 


Anche se può sembrare impossibile, 

prima o poi ogni ferita si cicatrizza  dovrebbe cicatrizzarsi.

***

 

Le cicatrici

Non c’è cicatrice, per quanto brutale paia,
che non racchiuda bellezza.
Una precisa storia si narra in essa,
un qualche dolore. Ma anche la sua fine.
Le cicatrici, allora, sono le cuciture
della memoria,
una finitura imperfetta che sana
danneggiandoci. La forma
che il tempo trova
di non dimenticare mai le ferite.

*

Las cicatrices

No hay cicatriz, por brutal que parezca,
que no encierre belleza.
Una historia puntual se cuenta en ella,
algún dolor. Pero también su fin.
Las cicatrices, pues, son las costuras
de la memoria,
un remate imperfecto que nos sana
dañándonos. La forma
que el tiempo encuentra
de que nunca olvidemos las heridas.

Piedad Bonnett (Colombia, 1951),  da Explicaciones no pedidas, Visor, 2011

 

*ascoltando Leonard Cohen – Come Healing - https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=AA9VExCEV_k



23 luglio 2019

Alcune cose da imparare (fuori tema)

 

(…) Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare. Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce. Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri mi stanno facendo e quello che posso fare io. Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere. Non voglio essere buona, voglio essere sveglia. Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila. Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio. Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera. Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me. Non voglio insegnare, voglio accompagnare. Non è che voglio così, è che non posso fare altro (…).

Chandra Livia Candiani, da Il silenzio è cosa viva. L’arte della meditazione, Torino, Einaudi 2018, p. 75

*ascoltando Alanis Morissette – You Learn https://www.youtube.com/watch?v=GFW-WfuX2Dk



6 aprile 2019

Giochi che insegnano




Io ti sbircio
come una scacchiera
di battaglia navale
non so ancora dove
mi affonderai
segnerai una fenditura
con la biro nera
degli occhi
o mi porterai in salvo
su una terra consegnata
un tema della luce
senza crepe: tu m’insegni
il filo la tela
la presa l’abbandono
tenere restare stringere
essere vecchi, piccoli piccoli
tacere buttarsi
contatto immaginazione. Io
imparo, io mi allaccio.

Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore, Einaudi, 2014

*ascoltando Jimmy Smith – The Cathttps://www.youtube.com/watch?v=PaKLB71QE4k


4 ottobre 2018

Tutto insegna


tutto serve

Quindi tutto serve: affanni veri e affanni falsi… tutto insegna.

***

 

Tutti i miei falsi amori e falsi affanni
mi hanno portata a questa verità.
Ho cinque dieci trenta cinquant’anni:
è un’assemblea di tutte le mie età.
Cara ferocia, crudeltà magnanima:
nel sangue, in ogni stilla stride l’anima.

Patrizia Valduga, da Poesie erotiche, Einaudi, 2018

°ascoltando Alanis Morissette – You Learn https://www.youtube.com/watch?v=GFW-WfuX2Dk



21 dicembre 2015

Errori

 




«È vivo, può sbagliare… » sono le ultime parole della prima poesia che  è riportata qui sotto. Infatti commettere errori è una caratteristica di cui non ci si può liberare del tutto. Nessuno ci riesce. L’importante sarebbe  riuscire a imparare dai propri sbagli o addirittura vedere anche il bello (?) che ne può derivare. 

Numero sbagliato

Nella pinacoteca squillò il telefono,
squillò a mezzanotte tra i quadri alle pareti;
poteva svegliare i dormienti, se c’erano,
ma qui abitano solo insonni profeti,
soltanto re sbiancano al chiarore lunare,
del tutto indifferenti a quel che c’è da guardare
e, vivace all’aspetto, la moglie del notaio
osserva l’aggeggio che squilla sul caminetto.
ma no, non mette via il suo bel ventaglio,
come gli altri resta appesa, colta sul non fatto.
Superbamente assenti, con ricche vesti o senza,
trattano quell’allarme con noncuranza,
in essa c’è, lo giuro, assai più humor nero
che se dalla cornice scendesse un condottiero
(a cui solo il silenzio fa fischiare le orecchie).
E il fatto che qualcuno continui a richiamare,
provando in buona fede all’apparecchio
un numero inesatto? È vivo, può sbagliare.

Wislawa Szymborska, da Opere, Adelphi, 2008, traduzione a cura di Pietro Marchesani

***

 

Pioggia  

Mi sono svegliato stamattina con
una gran voglia di restare a letto tutto il giorno
a leggere. Ho cercato di combatterla per un minuto.

Poi ho guardato fuori dalla finestra alla pioggia.
E mi sono arreso. Mi sono affidato totalmente
alla custodia di questa mattinata piovosa.

Rivivrei la mia vita un’altra volta?
Rifarei gli stessi imperdonabili errori?
Sì, se appena potessi, sì. Li rifarei.

Raymond Carver, da Orientarsi con le stelle – Tutte le poesie (All of us), Minimum Fax, traduzione di Riccardo Duranti e Francesco Durante

*ascoltando Cat Stevens – The Wind https://www.youtube.com/watch?v=W4-IZTZkTY8

, , , , , , ,

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...