Visualizzazione post con etichetta poesia italiana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta poesia italiana. Mostra tutti i post

14 marzo 2023

Cose che non sapevamo

 



Che cosa pensavi di sapere… e invece non sapevi affatto?

Personalmente non sapevo, non so e non saprò mai, trilioni di cose (più una).
***

Non sapevo che il buio
non è nero
che il giorno
non è bianco
che la luce
acceca
e il fermarsi è correre
ancora
di più

Goliarda Sapienza, da Ancestrale, La vita felice, 2013

°ascoltando Muse – Interludehttps://www.youtube.com/watch?v=D7oEceXen4I&t=2s


12 marzo 2023

Camminando verso un altro aprile

 



Sei versi incoraggianti (per ragazze e ragazzi di ogni età):

Non credere che tutto sia finito,
ragazzo. Spera, fatti una ragione
della tua pena. Per il nostro cuore
non c’è una primavera sola. Torna
agli anni alti l’aprile, un altro aprile.
Non disperarti oggi.
 

Franco Fortini (Firenze, 1917-1994), da L’ospite ingrato – primo e secondo, Marietti, 1985

 

°ascoltando Willie Nelson feat. Sinéad O’Connor –Don’t Give Up  (cover) –  https://www.youtube.com/watch?v=gO6fAJcN89k


25 luglio 2022

Fissando una stella


Prova a fissare (per alcuni minuti e senza distrarti) una stella:
che pensieri vengono a farti compagnia?

***

 

invece è una stella quella che sembra
un aereo. Fissa splende stasera
davanti al balcone di casa mentre
fumo la sigaretta di fine giornata.
Sai che se la continuo a guardare
di colpo m’assale come una fretta
di morire?
Così, per capire che succede
là dietro quando tutto fa buio.
Cosa si vede, in cosa si crede.

Marco Balzano, da Nature umane, Einaudi, 2022

 

°ascoltando Pink Floyd – Night Light https://www.youtube.com/watch?v=3YyGkAJ6C6A



3 maggio 2022

Sogni a puntate

 


 Hai mai fatto un sogno talmente bello da volerlo continuare la notte successiva?

***

per caso mentre tu dormi
per un involontario movimento delle dita
ti faccio il solletico e tu ridi
ridi senza svegliarti
così soddisfatta del tuo corpo ridi
approvi la vita anche nel sonno
come quel giorno che mi hai detto:
lasciami dormire, devo finire un sogno

Antonio Porta (Vicenza, 1935-1989), da Come può un poeta essere amato? (Diario ’81-’82), in Invasioni, Mondadori, 1984

°ascoltando Bandabardò – Sogni grandiosi https://www.youtube.com/watch?v=Dthf8mLCKLI


10 dicembre 2021

Disastri stellari

 



 

Ho fatto un disastro: sbadatamente ho rovesciato sui fogli tutta la boccetta dell’inchiostro di china.
Però, in quel cielo nero, ho visto una stella.
Cadente.
Dicono che si avverino i desideri.
Qual è stata una cosa bella che è nata da un tuo piccolo disastro?

***

Direzione opposta

E vidi, io vidi una stella
al di sopra dei tetti
attraversare i banchi di nebbia.
La vidi discendere
e prendere terra
in direzione opposta alla mia.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da Fresco sul bruciato, in La giornata è finita, Mondadori, 1963


9 dicembre 2021

In alto e anche in basso

 

 


… né scrivania né carta…

***

La Poesia

La Poesia non è pazienza
e non è impazienza.
La Poesia non è scrivania
e tanto meno carta.
La Poesia è speranza.
Amata o disamata
produce gelo fuoco
e un certo vuoto
nel quale uno si riconosce
e un altro fugge.
La Poesia non è lana
per la testa fredda
e solo riscalda
la mano aperta.
La Poesia è un ponte
che sta per cadere
e mai non cade.
La Poesia è in alto
e anche in basso
dove crescono semi
fiumi e vermi.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da L’ombra e il suo moto, in La giornata è finita, Mondadori, 1963


2 novembre 2021

Piccole luci

 


Piccole, sì: le lucciole sono insetti piccolissimi,
ma chi non ne ha nostalgia ora che non si vedono quasi più?

***

La lucciola

La Luna piena minchionò la Lucciola:
— Sarà l’effetto de l’economia,
ma quel lume che porti è debboluccio…
— Sì, – disse quella – ma la luce è mia!

Trilussa (Roma, 1871-1950), da Tutte le poesie -Trilussa, a cura di Pietro Pancrazi

°ascoltando Odetta – This Little Light of Mine https://www.youtube.com/watch?v=J2kDsqGeoLU


15 settembre 2021

Lentamente (e con più attenzione)

 

Io cammino, ma a volte cado: mi frana la terra sotto i passi
(devo fare più attenzione a dove metto i piedi).

***

 

Lentamente lentamente
un piede lascia la terra
si alza lo seguono
tutti i distacchi della mia vita
il sapore della legge
degli addii.
Un piede avanza
per metà sono uccello
per metà sono albero
il piede ritrova la terra
si posa e con lui tutti
i contatti della mia vita
fluttuano febbrili nel sangue:
io cammino.

Chandra Livia Candiani, da Il corpo battello, in La domanda della sete. 2016-2020, Einaudi, 2020

♥ ascoltando Glen Hansard – “My Little Ruinhttps://www.youtube.com/watch?v=jrVF50I_9YU&t=65s

 

15 giugno 2021

Cose che si imparano (2)

 



Imparare
 
Saper andare via
è un’arte
che s’impara col tempo
oppure devi essere un gatto:
con un balzo

– elegantissimo e muto –

torni a essere randagio.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando Mina – Non gioco più https://www.youtube.com/watch?v=X6Ke4XriXTQ


23 aprile 2021

Qualcosa da dichiarare?

 


Di contrabbando.
Probabilmente tutti ci portiamo dietro almeno un pensiero di contrabbando. Ma dichiariamo sempre “niente” (la tassa, comunque, la paghiamo).

***

Niente

È questo che porti arrotolato
con cura, piegato
in quattro, alla rinfusa
sgualcito spiegazzato
ficcato ovunque
negli angoli più oscuri,
niente da dichiarare
niente
devi dire niente.
Il doganiere non ti capirebbe.
La memoria è sempre un contrabbando.

Bartolo Cattafi (Barcellona –Sicilia- 1922,1979),  dalla monografia di Paolo Maccari, Spalle al muro. La poesia di Bartolo Cattafi, Firenze, SEF, 2003

°ascoltando Leonard Cohen Traveling Light


8 aprile 2021

La lista della spesa

 


Com’è, di solito, la tua lista della spesa? Ordinata o disordinata, chiara o incomprensibile? E dove la scrivi: sul retro di un volantino? su piccoli foglietti colorati? su vecchie buste da lettera? Ancora: ti ricordi di portarla con te o fai come me e la dimentichi sul tavolo di cucina?

O forse non la scrivi perché detesti le liste di qualsiasi tipo?

O al posto della lista disegni una mappa per non perderti?

Ok, basta domande.

 ***

Dentro il carrello del supermercato
ci sono due biglietti scritti a mano:
è sporco quel carrello,
dice una vecchia ammodo
e non lo vuole.
Uno è verde, da un blocchetto autoadesivo,
a stampatello – i giovani
che non sanno più usare la scrittura:
SACCHETTI PATTUMIERA –
RISO PADANO – PIZZA – BOOK IN BUSTA –
SALVASLIP ROSA –  1 VINO.
L’altro, a righe, strappato a un quadernino
a spirale, è a metà in corsivo:
3 seppioline 1 latte
cipolle Kinder cereal 1 cece 1 abrasivo.
Mi sembra di vedere una cucina,
in una via adiacente, in un interno,
la luce dal cortile, poi la sera,
tutta una vita altrui,
e mi sgomento.

Anna Maria Carpi (Milano, 1939), da Compagni Corpi, Scheiwiller, 2005

⇒ascoltando The Clash – Lost in the Supermarket https://www.youtube.com/watch?v=hZw23sWlyG0

 

7 gennaio 2021

Tesori sotterranei


Questa poesia arriva come una carezza rassicurante.
(Vorrei tatuarla sul polso per poterla leggere tutte le volte che guardo l’orologio. E anche qualche volta di più).

***

 

Nessuno può derubarci della gioia
la nostra gioia sotterranea
come tenera acqua
come vena di roccia

Lalla Romano (1906-2001), da Giovane è il tempo (1974), in Lalla Romano, Opere, Vol. I, I Meridiani Mondadori

 

°ascoltando Tangerine Dream – Dolphin Dance https://www.youtube.com/watch?v=Qkg2hn_DegI



6 gennaio 2021

Hai freddo?


Ovunque ti trovi, spero tu non abbia freddo

***

Nevica

Se questa carezza
bianca
penetrasse ogni buio
vorrei imparare
a rinascere albero.
I miei capelli
danzerebbero piano
e miei pensieri
con loro,
silenziosi e chiari
finalmente.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 202

 °ascoltando Bert Jansch – In the bleak midwinterhttps://www.youtube.com/watch?v=g6pAyGN44ew (Testo: In the bleak midwinter/Long long ago/Earth stood hard as iron/Water like a stone/Snow had fallen/Snow on snow, snow on snow/In the bleak midwinter/A long long time ago/What can I give Him/Poor as I am?/If I were a shephard/I would give a lamb/And if I were a wise man/I’d duly play my part/What can I give him?/I will give my heart/ Earth stood hard as iron/Frosty winds did blow/In the bleak midwinter/A long long time ago)



 

1 gennaio 2021

Anno (nuovo), per favore…

 



Illustrazione di Alessandra Olanow

“Consenti il volo alle cose perdute” mi piace molto come richiesta. Sì, perché spesso ciò che è perduto resta comunque a fare male finché non si trova il coraggio di lasciarlo andare veramente.
In ogni caso, Anno Nuovo, per favore, sii buono…

***

Anno, portami lontano
dalle cose ripetute
fa che non sia vano
il restare solo
e consenti il volo
alle cose perdute.

1° Gennaio 1935

Carlo Levi (Torino, 1902- 1975), da Carlo Levi – Poesie inedite. 1934-1946, Carlo Mancosu editore

°ascoltando Steve Vai – Whispering A Prayerhttps://www.youtube.com/watch?v=GsbGFFVj9HY


19 dicembre 2020

Estranei

 



Non siamo forse tutti un po’ sconosciuti (e non solo con gli estranei)?

***

Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.

Vincenzo Cardarelli (Tarquinia, 1887-1959), da Poesie, Mondadori 1976



15 dicembre 2020

What is “la pace”? ¿Dónde está “the peace”? Quand vient “a paz”?

 

Quale lingua parla la Pace?

***

 

Filastrocca della pace

La pace è una bambina
Che non chiede cose matte
Solo alzarsi la mattina
Non col sangue, col latte
Peace is nothing but a nina
Que no pide crazy things
Just awaking la manana
Not with sangre but with milk

Bruno Tognolini (Cagliari, 1951), da Cinquantuno filastrocche, 2002