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20 agosto 2024

Che cosa cambieresti?

 

"Che cosa cambieresti di quello che sei?"
A questa domanda molti potrebbero rispondere nulla, molti invece tutto.
Poi c’è chi cammina incerto tra il tutto e il nulla (e forse è quello che sta peggio).

***

Come nuova

Voglio andarmene dalla  mia mano,
dai miei due occhi che mi guardano allo specchio.
Dalla gamba destra,
dalla gamba sinistra,
da tutto il resto.
Categoricamente esigo
di essere altrove.
Estaticamente esigo di essere diversa.
Voglio rifarmi nuova,
da sola rifarmi nuova.
Vivere non devo,
ma rifarmi da sola come nuova,
sì.

Anna Świrszczyńska (1909, Varsavia – 1984, Cracovia), in “Poesia”, n. 344, gennaio 2019, Crocetti Editore, traduzione di Giorgio Origlia

°ascoltando  Edoardo Bennato – Un Giorno Credi https://www.youtube.com/watch?v=KHW5lhtkM9U

 

15 marzo 2024

Verso la primavera

 


Opera di Anna Maria Scocozza, “Forza fiorile. Tu che seme sei?”, cartone e lampadina alogena, 2024; immagine tratta da Siamo fatte di carta – Arte, poesia e rinascita al femminile, di Anna Maria Scocozza e Floriana Porta, Ventura Edizioni, 2024

… sediamoci  sulla terra e aspettiamo di rinascere.

***

La terra ha occhi nudi,
mani nodose
e piedi che non fanno rumore.
 
Nella sua divina bellezza
tutto si placa.

 

Floriana Porta, da Siamo fatte di carta – Arte, poesia e rinascita al femminile, di Annamaria Scocozza (creazioni) e Floriana Porta (poesie), Ventura Edizioni, 2024, p. 144; in foto opera di Anna Maria Scocozza, Forza fiorile. Tu che seme sei?, cartone e lampadina alogena, 2024 (immagine dal testo, p.158)

 

°ascoltando  René Aubry – Guitare Bambou – https://www.youtube.com/watch?v=7W-WFmT51w4

9 febbraio 2024

Taxi!

 

(…Tàaaxiii!)

Ho chiamato un taxi

ho chiamato un taxi
− sto aspettando; anche tu? − per tornare
al punto di partenza non m’importa
se  uno giallo o un black cab o uno spaziale
l’ho chiamato − deve arrivare − lo pagherò
per tornare lassù con il mio groviglio
di ora lo so con la mia cartellina di ecco perché
là dove l’io è cominciato: ché ora farei meglio
ora forse sarei l’io giusto sulla giusta strada
con le risposte pronte e i nervi saldi
– anche una borsetta d’autostima, piccola –
ho chiamato un taxi – maledizione, quanto ci vuole? –
 
ho chiamato un taxi
spero di non aver sbagliato numero

©irene.marchi.’24

°ascoltando  René Aubry – Replay  –  https://www.youtube.com/watch?v=rjcpgWa6SqQ


25 aprile 2022

Chiedilo a un fiore

 


Chiedilo a un fiore
che cos’è la libertà.

Mi adagio nel mattino
di primavera. Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio o se rinasco.

Sandro Penna (Perugia, 1906-1977), da Poesie, prose e diari / Sandro Penna, Mondadori, 2017

 

°ascoltando Bella Ciao (Francesco il mercante -Street musician) https://www.youtube.com/watch?v=P9nF8H41bOI


15 aprile 2022

L’altra dimensione


STE_2007

Alberi, vento, fiori. E nient’altro.

 

Dimenticare città, nomi, desideri
di uomo: voglio solo fiorire, rivivere, io
non più io, ibisco, acacia,
conca aperta e tremante di un anemone.

Avere piedi e nodi d’erba, io
non più io, mani guantate
di germogli, ciglia nuove blu, di
scorza il torace, spezzato e vivo.

Ho dimenticato tutto, scrivo
perché dimenticare è un dono: non
desidero più che alberi, alberi, prode
di vento, onde che vanno e tornano, l’eterno

rinascere sterile e muto delle

cose

«Marzo è stato freddo e triste, ma
poi l’Aprile, praterie, portenti
di scarlatto lieve, ciliege, e le prime

rose» 

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da L’Oceano e il ragazzo, Rizzoli, Milano, 1983 

°ascoltando The Beatles – Strawberry Fields Forever https://www.youtube.com/watch?v=10LSq_J5ol4


6 gennaio 2021

Hai freddo?


Ovunque ti trovi, spero tu non abbia freddo

***

Nevica

Se questa carezza
bianca
penetrasse ogni buio
vorrei imparare
a rinascere albero.
I miei capelli
danzerebbero piano
e miei pensieri
con loro,
silenziosi e chiari
finalmente.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 202

 °ascoltando Bert Jansch – In the bleak midwinterhttps://www.youtube.com/watch?v=g6pAyGN44ew (Testo: In the bleak midwinter/Long long ago/Earth stood hard as iron/Water like a stone/Snow had fallen/Snow on snow, snow on snow/In the bleak midwinter/A long long time ago/What can I give Him/Poor as I am?/If I were a shephard/I would give a lamb/And if I were a wise man/I’d duly play my part/What can I give him?/I will give my heart/ Earth stood hard as iron/Frosty winds did blow/In the bleak midwinter/A long long time ago)



 

6 febbraio 2020

Obiettivi e competenze

 


Come gli esami, anche i colloqui di vita-lavoro (con sé stessi) non finiscono mai.

***

Curriculum vitae

con passo lento ho portato
e ancora porto la mia ombra
– frastagliata sì, ma rigorosa –
lungo  questa strada, e quello che voglio
–  ho scritto voglio e non vorrei:
lo vedi come sono decisa e sicura?–
è imparare i segreti delle foglie

che cadono

e poi, coraggiose, rinascono

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022


°ascoltando James Taylor –  Never Die Young https://www.youtube.com/watch?v=n18qlq5uNpk

11 ottobre 2019

Il giardino

 

Ognuno di noi ha un “giardino interiore” che è stato trascurato, dimenticato o volutamente abbandonato.
E tu, quale tuo giardino vorresti far rinascere?

***

Rinascita

Da anni più nessuno si è occupato del giardino. Eppure
quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali – tanto che la donna uscì di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio – di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile. E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò, la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno in punto, vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento, sulle labbra.

3 giugno 1969 Karlòvasi – Samo

Ghiannis Ritsos, da Pietre Ripetizioni Sbarre, traduzione di Nicola Crocetti, Crocetti Editore, 2004

°ascoltando The Beatles – Strawberry Fields Forever https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=strwbrry+fields+toutube

 

28 novembre 2018

Punto e a capo

 




Se devi andare via da quello che sei stato, vai via. Il tuo vecchio io ha sofferto troppo?
Allora lascialo andare, non c’è più. Taglia la tua parte troppo pesante. E ricomincia da quello che senti buono. Punto e a capo.
Oggi nasci di nuovo, deve essere così.

***

 

Non ci sono più
sono andata via
silenziosissima.
La mia vita
è spoglia di me.
E tutto brilla.

Chandra Livia Candiani, da Dov’è il mondo?, in Fatti vivo, Einaudi, 2017

*ascoltando Johnny Thunder – I’m Alive
https://www.youtube.com/watch?v=SJ_wzLVhJSs


2 settembre 2018

Trasparente ma non troppo

 


Ti sei mai sentit* come in questi versi: “pronta alla scomparsa… impressa dalla trasparenza… così inutile l’anima mia.. e poi? Poi sono sgusciata fuori… sono nata.” Che cos’è che ti ha fatto (ri)nascere, che ti ha fatto sentire meno trasparente?

***

Così pronta alla scomparsa
ero
così peso piuma
e scusarsi a fior di pelle
con ogni pulviscolo d’aria
per occupazione indebita,
così impressa dalla trasparenza
ero
da far vetro
tersissimo
a mattini smaglianti
e odore di onda
tra corpi puntellati.
Così strettamente inutile
l’anima
mia
da tenerla verdeggiante al fianco
nel lungo corso dei cosiddetti
incontri
senza alcuno scardinamento
del discorso.
«E poi? E poi?»
Poi
sono sgusciata fuori
in scorza dura
pelle di mondo,
faccio un silenzio
addosso al male,
un mantello
d’insolente bellezza
terrestre.
Non posso comandare
questo flusso
è opera grande
di nitida resa
a corrente maestosa,
sono parola alla luce
sono nata.

 

Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile, Einaudi, 2014

°ascoltando  Pearl Jam – I Am Mine https://www.youtube.com/watch?v=PVho74SDOis


Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...