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6 ottobre 2022

In cerca di trasparenza



Trasparenza: una parola bellissima (ma poco “vissuta”?).

 

Vi invito alla trasparenza
vi invito all’istante di verità
Che vale una vita come la nostra
vi chiedo
Osservate l’infinito delle costellazioni
osservate il lungo cammino
della nostra specie intelligente
immergetevi nel dedalo senza uscita
dell’uomo
ma meditate infine
fermate la macchina infernale
dell’accumulazione
infrangete il tempo
del progresso senza memoria
ricordatevi della vostra infallibile ferita
accettate questo piccolo lotto di smarrimento
Così
voliamo in soccorso del futuro

***

Je vous invite à la transparence
je vous invite à l’instant de vérité
Que vaut une vie comme la nôtre
je vous le demande
Observez l’infini des constellations
observez le long cheminement
de notre espèce intelligente
plongez dans le dédale sans issue
de l’homme
mais méditez enfin
arrêtez la machine infernale
de l’accumulation
brisez le temps
du progrès sans mémoire
souvenez-vous de votre infaillible blessure
acceptez ce petit lot de désarroi
Tels
volons au secours du futur

Abdellatif Laâbi (1942, Fés) – da Poesia della migrazione,  A ricomporre il colore dei suoi occhi. Poesie e altri testi scelti, 1966-2014, traduzione di Chiara De Luca

°ascoltando Radiohead – Karma Police https://www.youtube.com/watch?v=1uYWYWPc9HU&t=7s



13 gennaio 2020

Trasparenza

 


Essere trasparenti è indice di fragilità o di forza?

***

Senza Titolo

Levigare le parole
fino alla trasparenza
fino al limite sottile
di fragilità e di rischio
per sentirle finalmente suonare
al tocco delle dita
o tagliarvisi le labbra
o raccoglierne i cocci muti
e riprovare.

Gianmaria Testa, da Da questa parte del mare, Einaudi, Torino 2016, p. 89

*ascoltando Gianmaria Testa – Come di pioggia https://www.youtube.com/watch?time_continue=43&v=wgR2yMlctxo&feature=emb_title


2 settembre 2018

Trasparente ma non troppo

 


Ti sei mai sentit* come in questi versi: “pronta alla scomparsa… impressa dalla trasparenza… così inutile l’anima mia.. e poi? Poi sono sgusciata fuori… sono nata.” Che cos’è che ti ha fatto (ri)nascere, che ti ha fatto sentire meno trasparente?

***

Così pronta alla scomparsa
ero
così peso piuma
e scusarsi a fior di pelle
con ogni pulviscolo d’aria
per occupazione indebita,
così impressa dalla trasparenza
ero
da far vetro
tersissimo
a mattini smaglianti
e odore di onda
tra corpi puntellati.
Così strettamente inutile
l’anima
mia
da tenerla verdeggiante al fianco
nel lungo corso dei cosiddetti
incontri
senza alcuno scardinamento
del discorso.
«E poi? E poi?»
Poi
sono sgusciata fuori
in scorza dura
pelle di mondo,
faccio un silenzio
addosso al male,
un mantello
d’insolente bellezza
terrestre.
Non posso comandare
questo flusso
è opera grande
di nitida resa
a corrente maestosa,
sono parola alla luce
sono nata.

 

Chandra Livia Candiani, da La bambina pugile, Einaudi, 2014

°ascoltando  Pearl Jam – I Am Mine https://www.youtube.com/watch?v=PVho74SDOis


Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...