Non siamo forse tutti un po’ sconosciuti (e non solo con gli estranei)?
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Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.Vincenzo Cardarelli (Tarquinia, 1887-1959), da Poesie, Mondadori 1976
- ascoltando Deep Purple – Perfect Strangers https://www.youtube.com/watch?v=gZ_kez7WVUU