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26 maggio 2024

Maestri: il mare

 


 

Che cosa ti ha insegnato il mare?

Che cosa vorresti ti insegnasse?

***

               

Onda onda
risacca mare
imparo a salvare
a lasciare a lasciare
onda onda risacca mare
per sempre
restare per sempre
partire
onda goccia che batti
la roccia
onda onda risacca mare
niente tutto e niente pensare
acqua profonda acqua sprofonda
onda onda risacca mare
imparo a scordare
mi scordo d’imparare
onda onda risacca mare
che tu possa
mare
mantenere la promessa
onda onda
risacca mare
insegnami a respirare
insegnami mare

Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Edizioni, 2020

°ascoltando – Nine Inch Nails – La Mer https://www.youtube.com/watch?v=dcIOInVS7jo&t=2s

12 dicembre 2023

Esercizi difficili

 


(Forse la cosa più difficile da imparare)

***

Esercizi di non attaccamento

dal fiore del tarassaco imparare:
lasciare andare, non trattenere
affidare al mondo con leggerezza
la parte più viva
di sé e nudi restare
continuare
come chi sa che nulla gli appartiene
e tutto può volare via

©IreneMarchi2023

°ascoltando Fleetwood Mac – Albatrosshttps://www.youtube.com/watch?v=QooCN5JbOkU


25 ottobre 2023

Imparare a…

 


(Che cosa pensa un fiore, verso sera?)

 

Verso sera

essere come un fiore
ridere con voce chiara
anche se la sera
ha il lamento della nebbia
e domani sembra tra mille anni
domani sembra la guerra
 
essere come un fiore
curvare i petali
scivolare nel sonno e poi
domani è già adesso,
la nebbia è solo vapore
ride, il fiore, con voce chiara

©IreneMarchi2023

°ascoltando Vashti Bunyan – Rose Hip Novemberhttps://www.youtube.com/watch?v=6en1BTlY0Kw


17 giugno 2023

Arrancando

 



Dove cerchi la tua poesia? Dove cerchi la tua musica?

***

Da tempo la vita mi ha insegnato
che musica e poesia
sono al mondo le cose più belle
che la vita può darci.
Oltre all’amore, ovviamente.
In una vecchia crestomazia
stampata all’epoca dell’Imperalregia Libreria,
nell’epoca in cui viveva Vrchlicky,
cercai una trattazione di poetica
e stili di poesia.
Poi misi una rosellina in un bicchiere,
accesi una candela
e cominciai a scrivere i primi versi miei.
Divampi pure la fiamma di parole
e arda,
magari mi bruci le dita!
Una sorprendente metafora val più
che anello d’oro al dito.
Ma nemmeno il Rimario di Puchmajer
a niente mi servì.
Invano raccolsi i pensieri
e spasmodicamente chiusi gli occhi
per udire il primo meraviglioso verso.
Nell’oscurità invece di parole
scorsi un sorriso di donna e una chioma
svolazzante nel vento.
Fu il mio destino.
Dietro di lui ho arrancato
senza respiro per tutta la vita.

 Jaroslav Seifert   (Praga, 1901 – 1986), da Le opere, traduzione di M. Leskovjan – F. Della Seta, Utet, 1987

°ascoltando Lucio Dalla – Tu Parlavi Una Lingua Meravigliosa 


28 agosto 2022

Chi impara che cosa?

 

Riesci a individuare (come fanno i due poeti in questi versi) alcuni dei “maestri” più importanti della tua vita?

 ***

Canzone

Leo Cruz fa delle bellissime ciotole bianche;
penso che dovrei fartene avere qualcuna
ma non si sa come
di questi tempi

Lui mi sta insegnando
i nomi delle erbe del deserto
ho un libro
dato che vedere le erbe è impossibile

Leo pensa che le cose fatte dall’uomo
siano più belle
di ciò che esiste in natura

E io dico di no.
E Leo dice
aspetta e vedi.

Facciamo progetti
di camminare per i sentieri insieme.
Quando, gli chiedo,
quando? Mai più:
ecco ciò che non diciamo.

Lui mi sta insegnando
a vivere nell’immaginazione:

un vento gelido soffia
mentre attraverso il deserto;
vedo la sua casa in lontananza;
del fumo sale dal camino

Quello è il forno, penso io;
solo Leo fa porcellane nel deserto

Ah, dice lui, stai sognando di nuovo

E io allora dico, sono contenta di sognare
che il fuoco sia ancora vivo

Louise Glück, poesia inedita donata alla rivista “Poesia” – Crocetti Editore, presente nel n.6/2021 (marzo-aprile, p.24), traduzione di Peg Boyers e Anna De Biasio

***

A scrivere ho imparato dagli amici,
ma senza di loro. Tu m’hai insegnato
a amare, ma senza di te. La vita
con il suo dolore m’insegna a vivere,
ma quasi senza vita, e a lavorare,
ma sempre senza lavoro. Allora,
allora io ho imparato a piangere,
ma senza lacrime, a sognare, ma
non vedo in sogno che figure inumane.
Non ha più limite la mia pazienza.
Non ho pazienza più per niente, niente
più rimane della nostra fortuna.
Anche a odiare ho dovuto imparare
e dagli amici e da te e dalla vita intera.

Beppe Salvia (Potenza, 1954-1985), da Cuore, Interno Poesia, 2021

°ascoltando Alanis Morissette – You Learnhttps://www.youtube.com/watch?v=GFW-WfuX2Dk

 


9 ottobre 2021

Ti vuoi (un po’) bene?

 

Eh… non tutti nascono imparati

***

Come si fa dopo un periodo così così
(anche con un così solo)

Partire dalle persone
che ti amano
anche una
una sola
perché tu
non lo sai fare.

Bisogna pure
che qualcuno
te lo impari!

Vasco Mirandola, da Volevo solo scriverti accanto, AnimaMundi Edizioni, 2021

°ascoltando Chris Martin – Fix You (acoustic) https://www.youtube.com/watch?v=vnGmG9CZBDg


9 maggio 2020

“L’acqua è insegnata dalla sete”…

 


… e così la preoccupazione può insegnare la tranquillità,
il buio insegna a riconoscere la luce
e la bugia sa indicarci la verità?
Forse allora dovremmo ringraziarli, questi nostri maestri.

***

 

L’acqua è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani traversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglia.
L’amore da un’impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve.

 
In lingua originale:
 
Water, is taught by thirst.
Land – by the oceans passed.
Transport – by throe –
Peace – by it’s battles told –
Love, by memorial mold –
Birds, by the snow.

Emily Dickinson (1830 − 1886), Poesia n° J135,  traduzione di Giuseppe Ierolli

 

*ascoltando Alanis Morissette – Thank You  https://www.youtube.com/watch?v=OOgpT5rEKIU


11 settembre 2017

Imparare dai fiori

 



Imparare dai fiori perché non conoscono la guerra

***

Per i bambini

Le alte montagne, le creste
delle statistiche
sono sotto i nostri occhi.
La salita ripida
di ogni cosa, va su,
su, mentre tutti noi andiamo giù.

Nel prossimo secolo,
o in quello successivo,
dicono,
ci saranno valli, pascoli
in cui ci incontreremo in pace,
se ce la facciamo.

Per scalare queste cime,
un consiglio per te,
per te
e per i tuoi figli:

state assieme,
imparate dai fiori,
siate lievi.

Gary Snyder, da L’isola della Tartaruga (Turtle Island, 1975), traduzione italiana di Julio Monteiro Martins

°ascoltando Eddie Vedder – Rise https://www.youtube.com/watch?v=NpmGOhys1wQ;

 

Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...