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21 gennaio 2024

Età percepita

 



Tu quanti anni ti senti?
(Rispondi senza ascoltare i messaggi che ti invia la  schiena… )

***

Diciassette

indecisa come davanti alla vetrina
dei dolci, mi chiedo
devo provare a dimenticare
o continuare a ricordarla,
la mia vera età? Forse conviene
ricordarla: se dico di avere
i diciassette anni che mi sento,
potrei anche esser presa per matta.
E ti giuro, ho diciassette anni,
però del tutto matta non lo sono

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine editoriali, 2023

°ascoltando Max Gazzè – Buon Compleannohttps://www.youtube.com/watch?v=IctSIsCuNlY

 

2 giugno 2023

“In pendio”

 



Va bene, sto invecchiando, però non perderò mai…
(ognuno continui la frase con ciò che è sicuro di non perdere mai)

***

 

Che bello sapere di non essere più giovane,
mi succede di dirmi
nei pochi momenti in cui
mi ricordo
di non essere più giovane.

Si tratta di quei momenti in cui
scivolo come su una buccia di banana
sul marciapiede ricoperto dalla melma del futuro
e presa dalla disperazione vorrei fermarmi,
perché tutto è incomprensibile se non accetto l’idea che la strada
è sempre più pericolosamente in pendio.

Ana Blandiana (Timișoara, 1942), da La mia patria A4- Nuove poesie,
traduzione di Mauro Barindi

°ascoltando Paul Simon – Still Crazy After All These Yearshttps://www.youtube.com/watch?v=Q5Eoax6I-O4&t=36s


12 dicembre 2022

Purtroppo o per fortuna

 


…  Anzi, purtroppo e per fortuna, non ho più vent’anni. E tu?

***

Non ho più vent’anni!
Con questa esclamazione
la mia voce unisce gli spazi tra di loro
come il balzo di una superba pantera!
Non ho più vent’anni!
Mi levo, sempre più sicura di me,
sempre più graziosa,
dalla schiuma delle approssimazioni.
I miei pensieri non sono più appesi
a fili esili come ragnatele.
Ho perduto la sventatezza sterile
e il panico nel contemplare l’infinito.
Non ho più vent’anni!
I miracoli si sono amplificati,
ad ogni istante affronto
il volto invisibile del mondo
fino a quando ghirlande di significato
non illuminano la mia festa!
Con sorriso trionfale
sfido il tempo
e il suo diamante aguzzo
che scolpisce il mio sembiante.

Nina Cassian (Galati, 1924 –  2014), da C’è modo e modo di sparire, traduzione di Anita Bernacchia e Ottavio Fatica

°ascoltando  The Byrds – Turn! Turn! Turn! – https://www.youtube.com/watch?v=W4ga_M5Zdn4


28 aprile 2022

Fugge? (Tuttavia…)

 


Tuttavia qualcosa rimane sempre con noi
(e probabilmente non dipende da come ci vestiamo)

***

 

Atto di adorazione per la giovinezza

Credevi di andartene, giovinezza
come un ospite ingrato
che esce da una casa senza salutare
come scompare la brina da un prato
di montagna col passare del mattino.

Invece ti ho ancora vicino.

Credevi di fare al furba, di fottermi
dopo avermi tanto piagato
con la tua nevrastenia torbida
con il tuo desiderio inappagato
con la tua timidezza vergine

che sempre mi storceva la bocca.
Invece sei ancora qui, nonostante
i capelli, i peli che appassiscono
le unghie che si sfarinano e cadono
le ossa che faticano, ti tocca

restare ancora con me.

Ramo d’ulivo, stelo di papavero
sei mistero, anima, sorpresa
sei la bellezza vagabonda, illusa,
piazze di una città sconosciuta
percorse all’alba in fretta senza meta.

Credevi di andartene, ma io
ti ospito troppo bene in un cuore
feroce e ragazzo, che niente ha domato,
che conosce troppo bene la tua carezza
e come rinasci fenice dalle tue ceneri.

Resta qui, che io ti veneri.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da Ferite e rifioriture, Mondadori 2006

°ascoltando Eric Burdon & The Animals – When I Was Young https://www.youtube.com/watch?v=Ekfw2EW9qEo&t=8s


31 dicembre 2021

Buone stelle!

 


Oggi solo una parola:

auguri!

***

 

Anno vecchio, anno nuovo

preferisco le stelle,
ma non le vedo
tra gli artificiali
fuochi

come un gatto
mi spavento del rumore
e di questi comandati balli
vestiti da sera,
travestiti da allegria.

Perché festeggiamo in una notte
quello che detestiamo ogni giorno?
Il tempo che passa
lo vorrei celebrare
potendo dire che nel cielo
vedo solo
soltanto le stelle

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015

 

♥ ascoltando The Fifth Dimension – Aquarius – Let The Sunshine In https://www.youtube.com/watch?v=vbCH5lnZ6sA


12 maggio 2019

Unica certezza

 

Una certezza: il tempo che passa.
Passa sulla vita che stiamo vivendo e su quelle che avremmo potuto vivere.

***

Insisto

La mia vita: tanti giorni
non vissuti a Cuzco
né a Siena né a Grenoble,
tanti aeroplani a siglare il cielo
sui quali non viaggiavo, tante voci
il cui calore non toccò il mio cuore.
Solo il tempo, vuoto,
solo il tempo, steppa
disperata, solo
vedere i martedì, i mercoledì, i giovedì,
vedere come si succedono, implacabili,
i tubetti di Colgate.

Miguel d’Ors, da Es cielo y es azul (1984), traduzione di Stefano Bernardinelli (in Poesia n. 339, Luglio/Agosto 2018)

*ascoltando Nick Drake – One Of These Things Firsthttps://www.youtube.com/watch?v=TOv5NAhLbms


29 aprile 2019

Nascosti sotto il tempo


Quanto tempo ti è caduto addosso? 

Eppure tu ci sei ancora,  sotto i frammenti.

***

Addosso al viso mi cadono le notti
e anche i giorni mi cadono sul viso.
Io li vedo come si accavallano
formando geografie disordinate:
il loro peso non è sempre uguale,
a volte cadono dall’alto e fanno buche,
altre volte si appoggiano soltanto
lasciando un ricordo un po’ in penombra.
Geometra perito io li misuro
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
Ma veramente aspetto
in segretezza di distrarmi
nella confusione perdere i calcoli,
uscire di prigione
ricevere la grazia di una nuova faccia.

Patrizia Cavalli, da Il cielo, in Patrizia Cavalli, Poesie (1974-1992), Einaudi, Torino, 1992

*ascoltando Pink Floyd – The Great Gig In The Sky https://www.youtube.com/watch?v=iw8wlede_fk

 



20 febbraio 2018

Ipnosi

 


Verso la fine di febbraio  è già possibile cogliere qualche  sfumatura della luce di marzo. E noi qui, incantati (ipnotizzati?)  dal tempo che passa e ritorna senza chiederci permesso.

***

 

Tornano le stagioni, gli anni cambiano
senza bisogno di consigli o aiuto.
Senza pensarci, la luna ha il suo ciclo:
piena, crescente, ancora piena.
La candida luna entra nel cuore del fiume;
le azalee in fiore stordiscono l’aria;
in piena notte una pigna cade a terra;
il nostro bivacco smuore sui monti vuoti.
Acute stelle balenano tra i rami frementi;
il lago è un nero abisso nella notte cristallina;
alta in cielo, l’oscura punta di un picco
innevato taglia in due la Corona Boreale.
Oh, cuore, strano cuore
intransigente e corruttibile, siamo distesi
qui, incantati dalla luce stellare sull’acqua
e questi momenti che dovrebbero essere
eterni ci scivolano accanto insensibili come l’acqua.
 

*

The seasons revolve and the years change
With no assistance or supervision.
The moon, without taking thought,
Moves in its cycle, full, crescent, and full.
The white moon enters the heart of the river;
The air is drugged with azalea blossoms;
Deep in the night a pine cone falls;
Our campfire dies out in the empty mountains.
The sharp stars flicker in the tremulous branches;
The lake is black, bottomless in the crystalline night;
High in the sky the Northern Crown
Is cut in half by the dim summit of a snow peak.
O heart, heart, so singularly
Intransigent and corruptible,
Here we lie entranced by the starlit water,
And moments that should each last forever
Slide unconsciously by us like water.

 
Kenneth Rexroth, da Another Spring, in  The Phoenix and the Tortoise, traduzione di Francesco Dalessandro

°ascoltando Peter Green  – Slabo Day https://www.youtube.com/watch?v=INOVuZQsxKQ


Ipotesi di percorso

  (Perdersi tra l'argento degli ulivi mi sembra un bellissimo programma) ***   Dobbiamo cercare sepolture nel volo delle rondini i...