Verso la fine di febbraio è già possibile cogliere qualche sfumatura della luce di marzo. E noi qui, incantati (ipnotizzati?) dal tempo che passa e ritorna senza chiederci permesso.
***
Tornano le stagioni, gli anni cambiano
senza bisogno di consigli o aiuto.
Senza pensarci, la luna ha il suo ciclo:
piena, crescente, ancora piena.
La candida luna entra nel cuore del fiume;
le azalee in fiore stordiscono l’aria;
in piena notte una pigna cade a terra;
il nostro bivacco smuore sui monti vuoti.
Acute stelle balenano tra i rami frementi;
il lago è un nero abisso nella notte cristallina;
alta in cielo, l’oscura punta di un picco
innevato taglia in due la Corona Boreale.
Oh, cuore, strano cuore
intransigente e corruttibile, siamo distesi
qui, incantati dalla luce stellare sull’acqua
e questi momenti che dovrebbero essere
eterni ci scivolano accanto insensibili come l’acqua.
*
The seasons revolve and the years change
With no assistance or supervision.
The moon, without taking thought,
Moves in its cycle, full, crescent, and full.
The white moon enters the heart of the river;
The air is drugged with azalea blossoms;
Deep in the night a pine cone falls;
Our campfire dies out in the empty mountains.
The sharp stars flicker in the tremulous branches;
The lake is black, bottomless in the crystalline night;
High in the sky the Northern Crown
Is cut in half by the dim summit of a snow peak.
O heart, heart, so singularly
Intransigent and corruptible,
Here we lie entranced by the starlit water,
And moments that should each last forever
Slide unconsciously by us like water.
Kenneth Rexroth, da Another Spring, in The Phoenix and the Tortoise, traduzione di Francesco Dalessandro
°ascoltando Peter Green – Slabo Day https://www.youtube.com/watch?v=INOVuZQsxKQ
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