Ancora alcuni suggerimenti per vivere il tempo che abbiamo… proprio come se fosse il nostro!
Guarda.
Sei in un posto qualsiasi
e ti raggiunge un albero,
un muro, un viso.
Il centro del mondo è poco lontano da te,
è nelle vie secondarie, ti aspetta
dove non ti aspetti niente.
Prendi una forchetta in mano
come se fosse un momento solenne,
porta il bicchiere alla bocca
come se fosse un gesto sacro,
sorridi perché ogni sorriso apre
una piega nel muro della vecchiaia.
Fai cose coraggiose,
ti fa ringiovanire.
E poi torna, pensa che sei contento,
fallo sapere ai tuoi errori
che li vedi, li riconosci
e li guardi con clemenza.
Guarda dentro e guarda fuori,
guardare è una culla.*
Io dico che si deve partire da un punto qualunque,
per esempio dal fatto che alle nove del mattino
puoi andare in un paese vicino
e sentire quello che dicono al bar
un muratore, un vecchio ammalato, un postino.
Quello che conta è capire che la giornata,
una giornata qualsiasi, è il tuo splendore.
Abbi cura di andare in giro,
non restare fermo come uno straccio
sotto il ferro da stiro.
Franco Arminio, da Cedi la strada agli alberi – Poesie d’amore e di terra, Chiarelettere, 2016
°ascoltando Pink Floyd – Shine On You Crazy Diamond