Edward Hopper, Lettrice in treno, 1965 Cose in comune
Esserci conosciuti
un autunno su un treno vuoto;
la luminosa, per quanto crudele,
promessa del desiderio.
La cicatrice della malinconia
e il vecchio affetto con cui comprendiamo
le ragioni del lupo.
La luna che accompagna il treno di notte
da Barcellona a Parigi.
Un coltello di luce per i crimini
che dobbiamo commettere per amore.
Il nostro destino maledetto e innocente.
La voce del mare, che ti dirà sempre
dove sono, perché è il nostro confidente.
Le poesie, che sono lettere anonime,
scritte dove non immagini,
alla stessa ragazza che un autunno
conobbi su un treno vuoto.*
Cosas en común
Habernos conocido
un otoño en un tren que iba vacío;
La radiante, aunque cruel
promesa del deseo.
La cicatriz de la melancolía
y el viejo afecto con el que entendemos
los motivos del lobo.
La luna que acompaña al tren nocturno
Barcelona-París.
Un cuchillo de luz para los crímenes
que por amor debemos cometer.
Nuestra maldita e inocente suerte.
La voz del mar, que siempre te dirá
dónde estoy, porque es nuestro confidente.
Los poemas, que son cartas anónimas
escritas desde donde no imaginas
a la misma muchacha que un otoño
conocí en aquel tren que iba vacío.Joan Margarit (Sanaüja, Catalogna, 1938)
°ascoltando Daniele Silvestri – Le cose in comune - https://www.youtube.com/watch?v=u9bB1FKa8LI