Al mondo ci sono anche le persone timide. Pare di no, dato che spesso tendono a nascondersi e non parlano/urlano molto, ma ci sono. Pensiamo a un mondo senza timidi: tutti a parlare nello stesso momento, per esempio, … e chi starebbe più zitto ad ascoltare? Ma al mondo ci sono anche i timidi. E (secondo me) va benissimo così.
***
Timidezza
Appena seppi, solamente, che esistevo
e che avrei potuto essere, continuare,
ebbi paura di ciò, della vita,
desiderai che non mi vedessero,
che non si conoscesse la mia esistenza.
Divenni magro, pallido, assente,
non volli parlare perché non potessero
riconoscere la mia voce, non volli vedere
perché non mi vedessero,
camminando, mi strinsi contro il muro
come un’ombra che scivoli via.
Mi sarei vestito
di tegole rosse, di fumo,
per restare lì, ma invisibile,
essere presente in tutto, ma lungi,
conservare la mia identità oscura,
legata al ritmo della primavera.Pablo Neruda, tratta da Memorial de l’Isla Negra
(Qui sotto, dato che non ho ancora trovato altre poesie che parlino di timidezza, ne metto una mia – io infatti sono timida, anzi sono davveroparecchiotimida. Scusate per l’accostamento alla poesia di un grande poeta come Neruda)
Pioggia leggera
Mi annoia
lʼonnipresente solare persona
la persona solare non sbaglia,
non muore, non deve!
Sempre il sole non ci può essere,
ma guai alla timida pioggia
che accompagna la riservata personalità,
«Comʼè schiva!
Come? É sparita?
Pazienza,
in fondo era troppo riservata».Irene marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015
°ascoltando Il timido ubriaco – Max Gazzè
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