Li-ber-tà
***
Sui quaderni di scolaro
sui miei banchi e gli alberi
sulla sabbia sulla neve
scrivo il tuo nomesu ogni pagina che ho letto
su ogni pagina che è bianca
sasso sangue carta o cenere
scrivo il tuo nomesulle immagini dorate
sulle armi dei guerrieri
sulla corona dei re
scrivo il tuo nomesulla giungla ed il deserto
sui nidi sulle ginestre
sulla eco dell’infanzia
scrivo il tuo nomesui miracoli notturni
sul pan bianco dei miei giorni
sulle stagioni fidanzate
scrivo il tuo nomesu tutti i miei lembi d’azzurro
sullo stagno sole sfatto
e sul lago luna viva
scrivo il tuo nomesulle piane e l’orizzonte
sulle ali degli uccelli
e sul mulino delle ombre
scrivo il tuo nomesu ogni alito di aurora
sulle onde sulle barche
sulla montagna demente
scrivo il tuo nomesulla schiuma delle nuvole
sui sudori d’uragano
sulla pioggia spessa e smorta
scrivo il tuo nomesulle forme scintillanti
le campane dei colori
sulla verità fisica
scrivo il tuo nomesui sentieri risvegliati
sulle strade dispiegate
sulle piazze che dilagano
scrivo il tuo nomesopra il lume che s’accende
sopra il lume che si spegne
sulle mie case raccolte
scrivo il tuo nomesopra il frutto schiuso in due
dello specchio e della stanza
sul mio letto guscio vuoto
scrivo il tuo nomesul mio cane ghiotto e tenero
sulle sue orecchie dritte
sulla sua zampa maldestra
scrivo il tuo nomesul decollo della soglia
sugli oggetti familiari
sulla santa onda del fuoco
scrivo il tuo nomesu ogni carne consentita
sulla fronte dei miei amici
su ogni mano che si tende
scrivo il tuo nomesopra i vetri di stupore
sulle labbra attente
tanto più su del silenzio
scrivo il tuo nomesopra i miei rifugi infranti
sopra i miei fari crollati
sulle mura del mio tedio
scrivo il tuo nomesull’assenza che non chiede
sulla nuda solitudine
sui gradini della morte
scrivo il tuo nomesul vigore ritornato
sul pericolo svanito
sull’immemore speranza
scrivo il tuo nomee in virtù d’una parola
ricomincio la mia vita
sono nato per conoscerti
per chiamartiLibertà.
Paul Éluard (Sain-Denis, Francia, 1895-1952), traduzione di Franco Fortini
*ascoltando Litfiba – Il vento https://www.youtube.com/watch?v=PbUmLxZXadg
Nessun commento:
Posta un commento