I sonagli a vento di madreperla… quelli che si appendono ai balconi: producono un suono dolcissimo, starei ad ascoltarlo per ore. La stessa musica dolce sembra uscire da questi versi di Alfonsina Storni. Versi che però sono attraversati anche da una grande tristezza (Alfonsina si suicidò proprio gettandosi in mare).
Voglio comunque leggere questa poesia come se descrivesse un rifugio calmo, magico e amico…
Io sul fondo del mare
In fondo al mare
c’è una casa
di cristallo.
A una strada
di madreperle
conduce.
Un grande pesce d’oro,
alle cinque
mi viene a salutare.
Mi porta
un ramo rosso
di fiori di corallo.
Dormo in un letto
un poco più azzurro
del mare.
Un polipo
mi fa l’occhietto
attraverso il cristallo.
Nel bosco verde
che mi circonda
– din don… din dan… –
dondolano e cantano
le sirene
di madreperla verdemare.
E sulla mia testa
ardono, al crepuscolo,
le ispide punte del mare.°°°
Yo en el fondo del mar
En el fondo del mar
hay una casa
de cristal.
A una avenida
de madréporas
da.
Un gran pez de oro,
a las cinco,
me viene a saludar.
Me trae
un rojo ramo
de flores de coral.
Duermo en una cama
un poco más azul
que el mar.
Un pulpo
me hace guiños
a través del cristal.
En el bosque verde
que me circunda
-din don… din dan…-
se balancean y cantan
las sirenas
de nácar verdemar.
Y sobre mi cabeza
arden, en el crepúsculo,
la erizadas puntas del mar.Alfonsina Storni (Argentina, 1892 –1938), traduzione di Alessio Brandolini
°ascoltando Vangelis – La petite fille de la mer https://www.youtube.com/watch?v=a01L_Web_z0 e Mercedes Sosa – Alfonsina y el mar (canzone scritta per ricordare la poetessa argentina) https://www.youtube.com/watch?v=cNMhgC1yg_U