Due poesie con acqua e sapone (e una buona dose di malinconia).
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La saponetta
Tu pensavi che cosa mi regalerà
finalmente è venuto Natale
eccomi qui alla porta, e tutto
è Natale scrupolosamente
l’esatto sogno dei bambini
col gelo col grigio col vento
che fa turbinare quei cosi
di ghiaccio e di neve e le famiglie
che si chiudono come valve
tram fermi automobili poche
eccomi qui da te col regalo
io che te lo avevo promesso
ciao ciao ho avuto la forza
di arrivare fin qui se non altro.
Ma dico: quando l’avrai consumato
e resterà un fogliettino
un fagiolo un cece un nulla
e ti scivolerà fra le dita
precipitando giù nel lavandino
dico, amore, per un istante almeno
ti ricorderai di me?Dino Buzzati, da Il capitano Pic e altre poesie, 1965
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Dicono
Dicono che un buon bagno
cancella tutto.
Io è da anni che mi bagno
mi strofino
mi arrosso
e non ho potuto strapparmi
le tue mani.*
Dicen
Dicen que un buen baño
lo borra todo.
Yo tengo años de bañarme
frotartme
enrojecerme
y no he podido arrancarme
tus manos.Lucía Rivadeneyra (Morelia, Michoacán, 1957), da
Antología general de la poesía mexicana: Poesía del México actual-Seleccíon y notas de Juan Domingo Argüelles
*ascoltando Buckethead – Padmasana https://www.youtube.com/watch?v=5Nj1D2y-PY8