4 dicembre 2015

Poetico o non poetico?


Lawrence Ferlinghetti in Cos’è la poesia – Sfide per giovani poeti 

 

Di cosa dovrebbero parlare le poesie? Esistono argomenti poetici e argomenti non poetici? Basta riempire una dozzina di righe con fiori primaverili, malinconie struggenti e lune piene per fare una poesia? Mentre spazzatura e  ‘cose sgradevoli’ non possono portare un testo a essere definito poetico? Leggendo  questo testo di William Carlos Williams (proposto da Donatella Bisutti in La poesia salva la vita, Mondadori, 1992, p. 7) si può tranquillamente dire che  non è così: anche ‘cose brutte, sporche e cattive’ possono essere i tasselli di una poesia:

Tra Muri

dell’ospedale l’ala

posteriore

dove nulla

crescerà

giacciono scorie

tra cui splendono i rotti

cocci d’una verde

bottiglia

Tutto (il bello, il brutto, l’allegro, il triste, l’utile, l’inutile ecc.) in realtà può diventare argomento di una poesia: l’importante è come una cosa viene dapprima vista e poi raccontata dal poeta. Se il poeta sarà capace di guardare e dipingere in modo diverso, particolare e meravigliato quell’oggetto del suo scrivere, allora anche il lettore potrà percepire quella meraviglia o quel pensiero differente…  e poesia poterebbe essere.
Di Pablo Neruda esiste per esempio un’ Ode ai calzini  (riportata da Alfonso Berardinelli e Hans Magnus Enzensberger in Che noia la poesia. Pronto soccorso per lettori stressati, Einaudi, 2006, p. 80)

[…] due calzini morbidi come lepri.

C’infilai dentro i piedi

come in due guaine

tessute con il filo del

crepuscolo e vello di pecora[…]

L’oggetto di una poesia  può essere ogni cosa purché vista  in modo nuovo:  «La poesia  è come un paio di occhiali da infilare con attenzione per vedere, della realtà, quello che di solito non vediamo. A questo riguardo siamo tutti un po’ miopi» afferma sempre Donatella Bisutti in La poesia salva la vita.
Quindi, come commenta anche lo stesso Berardinelli: «Nessuno può fare prescrizioni alla lirica; è forse la forma di espressione umana più libera che esista».

Perché il poeta…

è maestro d’ontologia

che interroga costantemente la realtà

e la reinventa

Lawrence Ferlinghetti in Cos’è la poesia – Sfide per giovani poeti


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