Consiglio un libro di poesie? No, consiglio un d i s c o di poesie. Di un p o e t a schivo e ”schivato” in vita, e solo dopo parecchi anni dalla sua morte finalmente riconosciuto e apprezzato. Parlo di Nick Drake e del suo album Pink Moon (del 1972, l’ultimo dei tre registrati in vita). Un disco essenziale, minimalista: musica e poesia fatte soltanto di voce e chitarra (e minimi accenni di pianoforte), registrato in due sole sessioni notturne. Una musica-poesia senza tempo, senza orpelli, profonda e assolutamente vissuta (e sofferta), come solo la vera poesia.
Riporto il testo del brano che chiude, anche idealmente, l’album: From the morning. Un testo che rischiara, che parla di alba (dopo il lungo buio) e si fa quasi esortazione: vai a giocare il gioco che hai imparato/ dal mattino.
From the morning
A day once dawned, and it was beautiful
A day once dawned from the ground
Then the night she fell
And the air was beautiful
The night she fell all around
So look, see the days
The endless coloured ways
Go play the game that you learnt
From the morning
And now we rise
And we are everywhere
And now we rise from the ground
And see she flies
She is everywhere
See she flies all around
So look, see the sights
The endless summer nights
And go play the game that you learnt
From the mornin'
Nick Drake (1948-1974), dall'album Pink Moon, 1972
Dal mattino
Una volta un giorno albeggiò, ed era bellissimo
Una volta un giorno albeggiò dalla terra
Poi cadde la notte
E l’aria era bellissima
La notte cadde tutt’intorno
E allora vedi, guarda i giorni
Le infinite strade colorate
E vai a giocare il gioco che hai imparato
Dal mattino
E ora sorgiamo
E siamo ovunque
E ora sorgiamo dalla terra
E guardala volare
Lei è ovunque
Guardala volare tutt’intorno
E allora vedi, guarda ciò che si apre alla visione
Le notti d’estate senza fine
E vai a giocare il gioco che hai imparato
Dal mattino
°ascoltando Nick Drake, From the Morning - https://www.youtube.com/watch?v=xPe5ZQx0OpQ
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