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20 novembre 2017

Acrobati (senza rete)

 

Marc Chagall – “The Horse Circus”


Non siamo forse tutti acrobati? Rincorriamo perennemente l’equilibrio tra l’essere e il voler essere. E sotto di noi non c’è mai la rete.

***

L’acrobata

Da trapezio a
a trapezio, nel silenzio dopo
dopo un rullo di tamburo di colpo muto, attraverso
attraverso l’aria stupefatta, più veloce del
del peso del suo corpo che di nuovo
di nuovo non ha fatto in tempo a cadere.

Solo. O anche meno che solo,
meno, perché imperfetto, perché manca di
manca di ali, gli mancano molto,
una mancanza che lo costringe
a voli imbarazzati su una attenzione
senza piume ormai soltanto nuda.

Con faticosa leggerezza,
con paziente agilità,
con calcolata ispirazione. Vedi
come si acquatta per il volo? Sai
come congiura dalla testa ai piedi
contro quello che è? Lo sai, lo vedi

con quanta astuzia passa attraverso la sua vecchia forma e
per agguantare il mondo dondolante
protende le braccia di nuovo generate?

Belle più di ogni cosa proprio in questo
proprio in questo momento, del resto già passato.

Wisława Szymborska, da Wisława Szymborska – Opere, a cura di Pietro Marchesani, Milano, Adelphi, 2008

°ascoltando Daniele Silvestri – Acrobati -  https://www.youtube.com/watch?v=80pk9nYE4jU


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