È inutile dire di no, l’amore, o il pensiero dell’amore, ha sempre un certo potere su di noi. Poi tutto quello che ci è stato costruito attorno (regali più o meno importanti, cene chedevonoessereassolutamenteromantiche ed enormi cuori di plastica nelle vetrine…) è condivisibile o meno. Certo che se regalassimo una poesia a chi vogliamo bene, ma una poesia tutta nostra, trovata da noi proprio per quella persona, sarebbe un pensiero davvero particolare. Io la mia l’ho fatta sfruttando una tecnica di scrittura creativa che è davvero accattivante. Si chiama Blackotut Poetry o tecnica della cancellatura (mi ha così colpita, questa tecnica per sottrazione*, che l’ho usata per la copertina di un mio libro): data una qualsiasi pagina di libro o anche quotidiano, si anneriscono (basta anche un tratto di matita, se non cerchiamo l’effetto di impatto visivo e se non vogliamo rovinare le pagine) tutte le parole che non ci interessano, mentre restano solo le parole che in qualche modo ci hanno colpito e sono funzionali alla creazione di un nuovo pensiero che abbia un senso per noi (rispettando l’ordine in cui si trovano e senza aggiunta di altro) a cui poi dare un titolo.
Metto qui sotto un esempio di un pensiero/poesia trovato con questa tecnica utilizzando una pagina da Il Piccolo Principe
Risultato: “Io possiedo questo uomo: io possiedo un fiore.
Posso cogliere le stelle”.Lascio qui sotto un’altra pagina potenzialmente poetica, sempre da Il Piccolo Principe, per chi volesse fare un esperimento. Buon divertimento!
*Esempi famosi di testi creati tramite cancellature sono le opere di Emilio Isgrò e il lavoro di Anna Rosa Faina Gavazzi, artista di cui molti ricorderanno “Expédition nocturne n° 1”, l’opera cancellata che si trovava alle spalle di Philippe Daverio nella trasmissione Passepartout. Di Blackout Poetry sono molto conosciuti anche i libri di Austin Kleon.