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1 dicembre 2018

Equilibri precari

 

Non è sempre facile mantenere l’equilibrio: spesso il carico è davvero troppo impegnativo. A volte cade qualcosa, a volte cadiamo noi, (niente paura) è tutto normale.

***

Le braccia cariche

Ogni pacchetto che mi chino a raccogliere,
qualche altro ne perdo dalle braccia o d’in grembo,
e tutto il mucchio vacilla, bottiglie, panini,
estremi troppo difficili a reggersi in una,
eppure niente voglio lasciare indietro.
Con tutto quello che ho per reggere, mani
e mente e cuore, se occorre, farò del mio meglio
per conservare il castello in equilibrio sul petto.
Mi piego giù sulle gambe per impedirlo, ma crolla;
e poi mi siedo nel mezzo di tutta quella rovina.
Avrei voluto mollarlo lungo la strada il mio carico
e vedere se potevo aggiustarmelo meglio.

                        *

The armful

For every parcel I stoop down to seize
I lose some other stuff off my arms and knees
And the whole pile is slipping, bottle, buns-
Extremes too hard to comprehend at once,
Yet nothing I should care to leave behind.
With all I have to hold with hand and mind
and heart, if need be, I will do my best
To keep their building balanced at my breast,
I crouch down to prevent them as they fall;
Then sit down in the middle of them all.
I had to drop the armful on the road
And try to stack them in a better load.

Robert Frost (San Francisco, 1894 – Boston, 1963)

 

*ascoltando Patrizia Laquidara – L’equilibrio è un miracolo https://www.youtube.com/watch?v=Z8NX5YUdI1Q


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