Quale sarà il rimedio giusto?
Foglietto illustrativo
Sono un tranquillante,
Agisco in casa,
funziono in ufficio,
affronto gli esami,
mi presento all’udienza,
incollo con cura le tazze rotte –
devi solo prendermi,
farmi sciogliere sotto la lingua,
devi solo mandarmi giù
con un sorso d’acqua.So come trattare l’infelicità,
come sopportare una cattiva notizia,
ridurre l’ingiustizia,
rischiarare l’assenza di Dio,
scegliere un bel cappellino da lutto.
Che cosa aspetti –
fidati della pietà chimica.Sei un uomo (una donna) ancora giovane,
dovresti sistemarti in qualche modo.
Chi ha detto che la vita va vissuta con coraggio?Consegnami il tuo abisso –
lo imbottirò di sonno.
Mi sarai grato (grata) per la caduta in piedi.Vendimi la tua anima.
Un altro acquirente non capiterà.Un altro diavolo non c’è più.
Wislawa Szymborska, da La gioia di scrivere – Tutte le poesie (1945-2009), traduzione di Pietro Marchesani
*
Scrivi, scrivi;
se soffri, adopera il tuo dolore:
prendilo in mano, toccalo,
maneggialo come un mattone,
un martello, un chiodo,
una corda, una lama;
un utensile, insomma.
Se sei pazzo, come certamente sei,
usa la tua pazzia: i fantasmi
che affollano la tua strada
usali come piume per farne materassi;
o come lenzuoli pregiati
per notti d’amore;
o come bandiere di sterminati
reggimenti di bersaglieri.Giorgio Manganelli, da Poesie, Crocetti, 2006
*ascoltando Pink Floyd – Comfortably Numb https://www.youtube.com/watch?v=_FrOQC-zEog