5 ottobre 2017

 

Perché scrivere o leggere poesie? A che serve una poesia? … ? e altre domande che rincorrono l’utilità o l’inutilità della poesia. Una poesia serve parecchio a chi la scrive, per esempio. Agli altri forse un po’ meno… ma a volte basta solo un verso per accendere una luce nel ricordo o nella speranza o nella curiosità o, perché no, per suscitare una gustosa risata (ridere fa bene!). In questo caso (se ti si accende una luce, se ridi, se piangi, se ti arrabbi, se ti indigni, se chiedi scusa, se cambi strada, musica, pensiero, …) non sarai stato solo tu ad aver letto quella poesia, ma sarà stata anche la poesia che ha letto le tue emozioni.

                                                                                 ***

 

Lavorare con la carta

Di ogni poesia
puoi farti una rondine.

L’importante è che sia piegata ad arte.

Proprio di ogni poesia, sai,
anche se non riuscita.

Poi col pensiero vai e mettici il cielo.

Jürgen Theobaldy, da Tutto sempre di nuovo, 2000, Traduzione di Gio Batta Bucciol
 

 

Alternativa episodica del poeta

Stavo per scrivere una poesia
invece ho fatto una torta ci è voluto
più o meno lo stesso tempo
chiaro la torta era una stesura
definitiva una poesia avrebbe avuto
un po’ di strada da fare giorni e settimane e
parecchi fogli stropicciati

la torta aveva già una sua piccola
platea ciarlante che ruzzolava tra
camioncini e un’autopompa sul
pavimento della cucina

questa torta piacerà a tutti
avrà dentro mele e mirtilli rossi
albicocche secche tanti amici
diranno ma perché diavolo
ne hai fatta una sola

questo non succede con le poesie

a causa di una inesprimibile
tristezza ho deciso di
dedicare la mattinata a un pubblico
ricettivo non voglio
aspettare una settimana un anno una
generazione che si presenti il
consumatore giusto

Grace Paley (1922 – 2007), da Begin Again: Collected Poems
 

 

Ad alcuni piace la poesia

Ad alcuni piace la poesia
ad alcuni cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza ma alla minoranza.
Senza contare le scuole dove è un obbligo
e i poeti stessi
ce ne saranno forse due su mille.
Piace
mi piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro
piace una vecchia sciarpa
piace averla vinta
piace accarezzare un cane.
La poesia
ma cos’è mai la poesia?
Più d’una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so,
non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano.

Wislawa Szymborska, in Wislawa Szymborska – Opere, Adelphi, 2008, a cura di Pietro Marchesani

 

°ascoltando  Max Gazzè – Poeta minore


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