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5 maggio 2019

Un tipo di amicizia

 


Possibile? Impossibile?
Probabilmente quasi rara (come fa intendere il poeta).

***

Lovers go home

Adesso che ho inaugurato il giorno
tornando al tuo sguardo
e mi hai trovato bene
e ti ho trovato ancora più bella
ora che finalmente
è abbastanza chiaro
dove sei e dove
sono

per la prima volta so
che avrò la forza
per costruire con te
un’amicizia così delicata
che dal vicino
territorio dell’amore
quel disperato
cominceranno a guardarci
con invidia
e finiranno con l’organizzare
viaggi
per venirci a chiedere
come facciamo.

*

Lovers go home

Ahora que empecé el día
volviendo a tu mirada
y me encontraste bien
y te encontré más linda
ahora que por fin
esta bastante claro
donde estas y donde
                           estoy

se por primera vez
que tendré fuerzas
para construir contigo
una amistad tan piola
que del vecino
territorio del amor
ese desesperado
empezarán a mirarnos
con envidia
y acabaran organizando
excursiones
para venir a preguntarnos
cómo hicimos.

Mario Benedetti (Paso de los Toros, 1920 – Montevideo, 2009), da Poemas de otros (Poesie di altri), 1974

*ascoltando Lucio Battisti – Una donna per amico https://www.youtube.com/watch?v=jHm1hET_zC4


6 agosto 2018

Amica, amico


Che cos’è un amico?

***

Amico

Ci conosciamo da poco
inauguriamo la parola “amico”.

Amico è un sorriso
di bocca in bocca
uno sguardo pulito
una casa, anche modesta, che si offre
un cuore pronto a pulsare
nella nostra mano!

Amico (si ricordano, voi costì,
scrupolosi detriti?)
Amico è il contrario di nemico!

Amico è l’errore corretto,
non l’errore perseguitato, esplorato;
è la verità condivisa, praticata.

Amico è la solitudine sconfitta.

Amico è una grande impresa
un lavoro senza fine
uno spazio utile, un tempo fertile,
amico sarà una gran festa, lo è già.

Alexandre O’Neill (Lisbona, 1924-1986), da Portogallo, mio rimorso, Einaudi, 1966, traduzione di Joyce Lussu.

°ascoltando With A Little Help From My Friends cantata da Joe Cocker (Woodstock, 1969) https://www.youtube.com/watch?v=rPw1SicSwBY


30 marzo 2018

Domande

 


Ma è tutto così semplice nei rapporti fra la gente? si chiede la poetessa polacca alla fine di questa poesia. Proprio nulla di semplice in realtà, e quando pensi di avere imparato qualcosa ti rendi conto di essere ancora lì, al primo giorno di scuola.

***

Domande poste a me stessa

Qual è il contenuto del sorriso
e d’una stretta di mano?
Nel dare il benvenuto
non sei mai lontana
come a volte è lontano
l’uomo dall’uomo
quando dà un giudizio ostile
a prima vista?
Ogni umana sorte
apri come un libro
cercando emozione
non nei suoi caratteri,
non nell’edizione?
Con certezza tutto,
afferri della gente?
Risposta evasiva la tua,
insincera,
uno scherzo da niente –
i danni li hai calcolati?
Irrealizzate amicizie,
mondi ghiacciati.
Sai che l’amicizia va
concreata come l’amore?
C’è chi non ha retto il passo
in questa dura fatica.
E negli errori degli amici
non c’era colpa tua?
C’è chi si è lamentato e consigliato.
Quante le lacrime versate
prima che tu portassi aiuto?
Corresponsabile
della felicità di millenni –
forse ti è sfuggito
il singolo minuto
la lacrima, la smorfia sul viso?
Non scansi mai
l’altrui fatica?
Il bicchiere era sul tavolo
e nessuno lo ha notato,
finché non è caduto
per un gesto distratto.

Ma è tutto così semplice
nei rapporti fra la gente?

Wisława Szymborska, da Domande poste a me stessa, 1954, traduzione di Pietro Marchesani

*ascoltando  Ben Harper – Fight Outta You https://www.youtube.com/watch?v=l7CtrYVJrp4s



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