Ognuno ha (o forse sarebbe più esatto dire non ha) la propria definizione, la propria idea di amore. Qui sotto un punto di vista, un’idea: l’amore necessita anche di operosità.
Sei d’accordo?
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L’amore è diverso
da quello che credevo,
più vicino a un’ape operaia
a un tessitore
che a un acrobata ubriaco,
più simile a un mestiere
che a un sentire.
Io amavo
un po’ con la memoria astrale
e un po’ con giustizia poetica,
ma l’amore
è più vicino a una scienza
che a una poesia,
ha delle sue regole di risonanza
e altre di respingenza,
ha angoli di incidenza
per profili alari e luce,
ma non ha regole per il buio
e l’assenza di ali.
L’amore è molto simile
all’insonnia,
non devi soffrirla
solo ospitarla,
lasciare che ti squassi
faccia di te un sistema nervoso
senza isolamento,
una corda tesa
di strumento musicale ignoto.
Essere temi musicali
non è una vocazione
ma una disciplina di spoliazione,
è farsi ossi
limati
dalle onde
goccia che si disfa
nel galoppante mare.Chandra Livia Candiani, da Fatti vivo, Einaudi 2017
°ascoltando Ivano Fossati – La costruzione di un amore
https://www.youtube.com/watch?v=o6PgXkjWGzk