Il bello della poesia è che può essere fiore
ma anche sasso nella scarpa.
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Più incisiva di un’ascia
La poesia è capace di spaccare il mare gelato
Il silenzio colpevole
La faccia guasta dell’errore
La maschera patetica della menzogna
Spaccare e cancellare
Dimenticare e sanare
Dare all’assenza
La possibilità ambigua e irrisoria
Di essere al mondo
Con lacrime e paure
Con le nostre piccole miserie
Il sasso che dolora nella scarpa.Tahar Ben Jelloun (Fès, Marocco, 1944), da Poesie dipinte (n. 71), in Dolore e luce nel mondo, La nave di Teseo, 2021, traduzione di Cettina Caliò
∞ ascoltando Nick Drake – Introduction https://www.youtube.com/watch?v=jciIE7lh4hw