Non solo ali piumate e vesti bianche: ci sono angeli che vestono in modo meno classicangiolesco o che sono decisamente stravaganti. Ricordi che cosa indossava l’ultimo angelo (perché ne sei cert*: era/è un angelo) che hai incontrato?
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Angeli
Gli angeli li incontro di rado
non so perché sempre in tram:
difficile prevedere
su quale linea, in che orario.
Ci sono i corrotti del sabato sera,
riccioli ossigenati, labbra viziose,
senza pensiero gli occhi sfrontati.
Vestiti unisex come loro conviene,
gli stivaletti viola o d’argento,
salgono e scendono a frotte
scontrando le ali gualcite
da poveri uccelli che non volano più.
Ci sono quelli di una sera qualunque,
angeli tristi e solitari
seduti nell’angolo di un tram semivuoto:
messaggeri che tacciono
sapendo quanto pesano
le parole che sono
costretti a portare:
non sai a chi, non sai dove.
Alberto Vigevani (Milano, 1918-1999), da L’esistenza – Tutte le poesie 1980-1992, Einaudi, 2010
°ascoltando Sebastian Rochford, Kit Downes - Silver Light - https://www.youtube.com/watch?v=IQUXveCEdzI